mercoledì 31 dicembre 2008

Impossibile non farlo.

il mal di gola mi ha dato tregua e non potevo non correre oggi !!

In velocità il riassunto. 8 km velocini, con dislivello, molta soddisfazione, poca gente in giro. Si ero in uno di quei momenti in cui i runners si sentono di aver la strada per loro. Un estasi.

Adesso doccia e stasera .... capuzzi e muset !

Buon 2009 a tutti.

Intanto ho deciso i propositi per il 2009 (podistici).
Li metto in un prossimo post.


BUON 2009

domenica 28 dicembre 2008

Mattinata "Fresca"



Incontro ore 0900, località Capolinea autobus n.6.
Dopo giorni di freddo intenso e bora speravo si calmasse l'ondata di gelo che ci attanaglia ma non è stato così. Comunque gli accordi telefonici erano già presi e quindi in teoria ero atteso alle ore 9 in quel di Barcola. Prima di partire mando un messaggio a Sandro chiedendo se davvero si vuol partire da lì anche in condizioni di bora così intensa ... e .. si, tutto il gruppo si ritrovava lì e quindi almeno come punto d'incontro ci si sarebbe trovati dove deciso.
Cosa mettersi ? Opto per tre strati ... si ammetto che forse sono eccessivi ma credetemi, l'idea di andar fuori con pochissimi gradi sopra lo zero ma con folate di vento che possono essere INTENSE non era esattamente una cosa che al mattino appena sveglio ti fa calore pensare.
Quindi .. maglietta aderente, maglia maniche lunghe e giacca antivento. Un pantalone aderente, una fascietta per coprire la gola, cappello e guanti (o meglio UN guanto ed una calza .. visto che ho perso un guanto).
Sul luogo del rendez vous ci troviamo e gli altri son che battono le mani e cercano di muoversi e a veder la scena dalla macchina, uno che non è un runner avrebbe detto che siam davvero fuori di testa. Comunque GRUPPONE, e tutto fatto da runner che vanno forte, o quantomeno corrono da anni ed anni. SI parte e dopo esser partiti lenti già capisco che ci sarà da faticare. Il ritmo è di poco sopra ai 5, ci si ferma per la pipì di qualcuno e si riparte. Stiamo dsul marciapiede opposto al lato mare anche perché un runner oggi ci ha fatto sapere che prendeva secchiate d'acqua di mare sull'altro lato. Credetemi, oggi non era una bella cosa prendere secchiate d'acqua di mare. Si fa tutto il rettilineo di Barcola e poi si prosegua per il Castello di Miramare, da lì siamo saliti per il parco fino a raggiungere la strada costiera, a quel punto siamo entrati in Via del Pucino e ... siamo saliti .. siamo saliti fino ad Aurisina, ma loro son arrivati prima di me che ansimavo dietro e mi sono riagganciato a loro al ritorno. A quel punto abbiamo fatto la strada a ritroso con il vento in faccia a rallentarci.
Alla fine 19.5 km per me e 20 km per loro.
Capolinea 6 - Castello Miramare - Via de Pucino - Aurisina e ritorno in 1:43:30
media di 5:17 a km
Parecchia fatica muscolare alla fine e polpacci decisamente duri.

Son soddisfazioni (finché ce la si fa).

giovedì 25 dicembre 2008

Corsa Della Vigilia


Ieri pomeriggio, messi i bimbi a nanna e la moglie a nanna sono uscito per fare una corsa. Dapprima volevo andare da qualche parte in auto per correr ma poi ho deciso di partir da casa - visti gli impegni era molto più pratico così.
Allora ho fatto un percorso che già da un po' di tempo volevo fare. Son uscito e son andato in salita fino all'università e poi da lì dopo esser proseguito ancora ho preso Via Dei Baiardi ! (una salita continuata e dura, ma da dopo la maratona non avevo più fatto un allenamento muscolarmente impegnativo).
Ho rallentato parecchio il ritmo ma l'ho corsa tutta. Una volta arrivato su ho proseguito fino all'obelisco di opicina (ancora in leggera salita ma a confronto era una passeggiata). All'Obelisco ho invertito la rotta e sono ridisceso ma questa volta ho fatto il percorso lungo.
In tutto un po' più di 13 km che si son risolti in un bel progressivo. Son molto contento dell'allenamento fatto ieri. Poi una volta a casa .. preparazione per la serata a casa dei miei con apertura regali per i bambini.

Tanti Auguri a Tutti !

mercoledì 17 dicembre 2008

Gif Sur Yvette - Paris - France


Gif Sur Yvette - Synchrotron Soleil - Paris, Francia - (8 km run)

Ieri e' iniziato l'esperimento sulle cobaltiti Misfit qui nel sincrotrone francese. Ci hanno dato 6 giorni di fascio di elettroni tutto per noi WOW WOW WOW che felicità ... 24 ore al giorno da coprire lavorando per 6 giorni .. sono o non sono fortunato ?

ok comunque ieri son stati sulla beamline dalle 07 di mattina fino all'una di notte, poi stamattina sono venuto in lab alle 06:30, ho lavorato fino alle 12:30 circa. A quell'ora siamo andati a mangiare e poi son tornato a prendere qualche ora di sonno. Ora, come fa un povero runner a correre il minimo sindacale in questi casi ? LE TOGLIE AL SONNO, semplice.
Così sono andato in stanza e mi son vestito per uscire a correre sotto una pioggerellina sottilissima mista a neve. Un freddo BESTIA.
Metto l'immagine del percorso, niente di incredibile se non che mi son tolto lo sfizio di girare come un elettrone intorno all'acceleratore (vedi edificio rotondo in basso nell'immagine). Poi sono uscito dal lab (badge alla mano sennò i francesi non ti fanno rientrare). Avrei voluto andare verso un campo di golf ma alla rotonda mi sono diretto a sudest. Poi ho seguito la statale e ad un certo punto dopo il km 3 ho deciso di tagliare per i campi (PESSIMA IDEA). In corrispondenza del km mi sono inzuppato i piedi di fango GELIDO prima di risalire a lato della statale N18. Da lì in poi bel percorso. Specialmente la parte che costeggia il Centre Etudes Nucleaire de Saclay ed il golf club li' vicino. Ho cercato di andare un po' in progressivo dal km 4 in poi (la parte corribile in modo umano senza dover stare attento a non infangarsi). ho finito con in 5:28 / 5:10 / 4:48 / 4:40 al km che mi han dato soddisfazione.
Poi ho lavato la roba in camera - doccia .. e nanna ... e adesso dalle 6 PM sino a domattina verso le 7 AM si LAVORA !

In Ritardo, report Corsa di Natale

A Trieste alle 10:30 da Piazzo Unità d’Italia parte la Corsa di Natale.

Una 5k cittadina che sta lentamente diventando un po’ una classica non competitiva Triestina. Non ho saputo resistere e infatti, dopo la Milano Marathon non avevo più partecipato a nessuna competizione ancora, pertanto un poco fremevo di stare dietro ad una linea di partenza e fare una garetta con gli amici.

Purtroppo il tempo al mattino al risveglio non era esattamente quello che si spera di trovare per una gara podistica. Cielo grigissimo e pioggerellina sottile ma insistente. Insomma quel tipo di pioggia che ti dice … “Io oggi continuerò a cadere tutto il giorno, non ci sperare”. Vabbè, mi dico, almeno non ci sono troppi dubbi so cosa indossare. Piovendo e non facendo troppo freddo, opto senza pensarci due volte per una maglietta maniche corte, pantaloncini corti, e canottiera sociale con pettorale sopra. In testa mi piazzerò un bel cappello da Babbo Natale e mi lascio l’opzione di avere o non avere i guanti.
All’arrivo in Piazza la situazione sembra abbastanza desolata e desolante, mi appresto a pagare l’iscrizione e mi metto in fila per il pettorale e lentamente si cominciano a vedere podisti che si mettono in fila con me e si mettono anche loro in fila sotto la pioggia. Dopo il pettorale vado verso la macchina e mi fermo per prendere un “capo in B” (ovvero per i non triestini .. un caffè macchiato servito in un bicchierino). Approfitto dei servizi igienici del Caffè Audace e vado verso la macchina. Gli amici si cambiano anche loro approfitto per studiare le loro tenute e mi sembra di essere L’UNICO che indosserà maniche e pantaloni corti, infatti della centinaia di podisti che vedo non UNO ha rinuciato alle maniche lunghe. Ok … resto della mia decisone. mi tolgo i pantaloni della tuta e la felpa e li lascio in macchina e inizio un primo riscaldamento indossando il giaccone ed in maniche corte sotto. OK.

A 20 min dallo sparo tolgo il giaccone lo lascio in macchina, metto il cappello di babbo Natale invece di quello impermeabile e .. inizio il riscaldamento finale. Corsa lentissima .. qualche allungo .. solito amato tram tram pre-gara. Occhiate divertite dei passanti e intanto vedo qualcun altro che utilizza una tenuta come la mia .. ok .. tutto scemo non devo esser.

Smette di piovicchiare, corricchio verso la galleria e prendo un po’ di calduccio, scaldo i muscoli che non voglio siano umidi prima di partire, e poi vado verso la partenza che intanto è diventata MOLTO allegra e giocosa con molti gruppetti che si son vestiti di rosso senza rinunciare a voler fare il tempo. Bellissimo, incomincio a sentire che può essere una gara quasi vera, e, siccome per la pioggia ho rinunciato a a correr con la famiglia, mi fa piacere che ci sarà anche tanta gente che vuole provare a correrli sti quasi 5000 metri. Trovo Lorenzo (fisico triestino anche lui) e trovo il mio Running Club quasi al completo, trovo l’immancabile Graziano e tutte le facce dei podisti triestini che non si fanno scappare una gara. Ok, mi metto sulla riga di partenza solo due file dietro ai primi perché sento che se ci si mette dietro oggi poi ci si trova a dover superare quelli che oggi vogliono camminare in città.

Ready - Set - Go. Partenza che non si sa mai a quanto si va. Dopo un 600 mt circa sento tre a fianco che si lamentano che volevano partire lenti e adesso sono sotto i 4 a Km. Bene, mi sento che si va più rapidi di quello che volevo ma che non sto proprio morendo a tener il ritmo. Vedo il Pino che prende lentamente vantaggio si di me e così anche il Druzina e quelli più rapidi di me. Trovo una podista che va bene e facciamo un tratto assieme, primo km a 4:11 - ok. Continuo a stare con lei ma a metà del secondo km mi sembra che abbiam rallentato e mi trovo a 4:30, decido di tenere io un ritmo che mi sembra ok. Lorenzo, che di solito se guardo ai risultati fa sempre un po’ meglio di me, è solo una ventina di metri avanti. km 2 fatto a 4:24. Al km 3 si sale la via pedonale dei campi elisi. Questa è la parte vitale del percorso, uscire bene dalla salita permetterà di far bene la discesa e poi l’ultimo km e mezzo piattissimi. Graziano ed io corriamo a fianco da 300-400 metri. Bene. Alla salita supero Lorenzo anche se vado solo poco più rapido di lui, roba di 5 secondi a km probabilmente. In discesa sono con Graziano, è più pesante di me ma ne ha, anche se ansima si capisce che ne ha. Mi da una decina di metri in discesa dove decido di non forzare perché sento che altrimenti non ne avrò per un finale decente. km 3 in 4:16. Finita la discesa mi dico che forse ho sbagliato ma devo tenere nel mirino Graziano che mi sta davanti di 10-15 metri. Faccio fatica, chiudo il km 4 in 4:10 e sono ancora dietro a lui e inizio a guardare i palazzi in lontananza per convincermi che la Piazza e l’arrivo sono lì e posso tenere il ritmo. Tengo lì il Graziano come riferimento, Lorenzo non lo sento dietro. Ho corso per divertirmi e mi sto divertendo un sacco, con la lingua fuori e il sangue che pompa ma mi sto davvero divertendo. Prima della svolta verso la Piazza vedo che Graziano ha solo di nuovo una decina di metri da me. Bene, accelero ma anche lui lo fa, forse un po’ meno di me ma non lo prendo se non faccio un rush finale, mi sembra sciocco farlo ed allora semplicemente faccio un finale cercando le sensazioni di “un allungo” distendo la falcata ed arrivo ansimando con Leila ed i piccoli che mi applaudono. km finale in 4:06. Riassumento ho fatto una media per km di 4:11 / 4:24 / 4:16 / 4:10 / 4:06.

Il tempo finale quando guardo il Garmin è di 18:42 ma il display mostra 4.5 Km. Bene comunque, con un 2ndo chilometro migliore ed una discesa in cui mollavo ma senza stancarmi avrei potuto tagliare ancora 10 - 15 sec al massimo. Mi conforta l’aver superato qualcuno che di solito mi sta davanti esser quasi arrivato con qualcuno che di solito mi stava molto davanti. E poi c’era il sole ! E poi nel pacco gara c’era caffè e non ne avevo più a casa. Ed una bottiglia di vino. Ok .. tempo di andare a casa e preparare le valigie.

Domani si parte per Parigi.

giovedì 11 dicembre 2008

Okok

non sono regolare nel'aggiornare i post - lo ammetto.

il 15 parto per Parigi - l'unica volta che son stato a Parigi in condizioni che permettevano una corsa (i.e. no di frettissima - no sempre chiuso in un laboratorio .. ecc ecc ..) mi son trovato a correre una decina di km con la voglia di usare la corsa per visitare la città e la paura di perdermi e far tardi per l'appuntamento della cena con gli altri che erano li' per il workshop ! 

Speriamo vada meglio stavolta.

intanto mi son fatto 12 bellissimi km sul sentiero della ex ferrovia che esce da Trieste per andare in Slovenia. Se la fate verso le 13 in inverno è bellissima, un sentiero riparato, largo, tutto brecciolino, ondulato, pendenza non eccessiva ma "stimolante" e paesaggio mozzafiato. Se lo stesso lo fate in estate NON fatelo al pomeriggio perchè vi cucinate, mentre al mattino è bello fresco. Insomma .. mi sa che faccio prima a postare la foto ed il percorso la prossima volta.

Oggi piove, sono in ufficio, e guardo le mie Saucony che mi sembra vogliano uscire da sole. 
Tengo una voglia di correre che non sto a dirvi !

Zac

giovedì 4 dicembre 2008

allenamentini

Oggi un altro allenamentino - 
45 min - 
non avevo l'orologio comunque le sensazioni sono abbastanza buone. Spero che il fondo che ho mi permetta di non faticare troppo per eventualmente pensare a preparare Treviso

Un'altra cosa che ho deciso .. è che presto questo blog non avrà altre aggiunte da me. Doveva essere il blog di UNA maratona nel 2008 e così sarà. Sta finendo lo scopo di questo blog e probabilmente mi sposterò verso un blog di corsa nuovo, magari coi blogtrotters, non so ancora.

Volevo correre una maratona nel 2008 - abbiamo messo assieme questo progetto e Marco è riuscito a fare Trieste ed io ho acciuffato per i capelli una delle ultime maratone in Italia e sono riuscito a fare Milano - quindi direi .. missione compiuta. Adesso da qui è il momento di consolidarsi come runners, anche se oramai penso che siamo già dei runners abbastanza stabili.
Adesso è il momento di crescere. Marco sta orientandosi e trovandosi a suo agio sulle disanzaq lunghe e basta mentre io forse trovo una collocazione che mi da gioia nel correre anche le cittadine. Ma devo ancora capirlo. 

Intanto devo dire che comunque il lavoro di preparazione fatto mi ha dato decisamente più resistenza che in passato e me ne accorgo dal fatto che non ho proprio ALCUN effetto sui muscoli per i lavori fino a 12-14 km - mentre prima non era così.

Altre cose ...
vorrei provare una bilancia impedenziometrica o fare la prova del plicometro per curiosità e per vedere quanto è la mia % di grassi
vorrei provare una mezza fatta bene
vorrei ... NON AVERE MAI ASMA

kissà se Sankta Klaus può provvedere a quanto sopra ....

lunedì 1 dicembre 2008

Maratona di Milano - report - part II

Partenza

Transito sotto la linea di partenza ufficiale a 2min 50sec dallo sparo  - o così mi sembra mentre corro, il primo km non ci capisco nulla, lo uso per cercare di capire a che ritmo sto andando, se mi sembra di far sforzo, insomma lo cerco di usare per "capirmi". Passiamo per vie molto centrali ma che a me non dicono nulla. C'è gente, anche se sono le 9 e mezza di una fredda domenica, ci applaudono tutti, io per adesso, non lo apprezzo ancora, dopo la cosa cambierà.

Ad un certo punto arriviamo ad un viale luuuuuungo e laaaaaaaaaaargo. Lì si sgrana il gruppo che altrimenti è ancora stretto. Ora che il serpentone si è allungato vedo che la testa deve essere tanto tanto tanto davanti. Intanto mi sto riscaldando. Ho avuto brividi e tremori dal freddo per quasi un km, adesso va meglio; molto meglio. Uno mi supera, ha il suo nome "Pier" scritto sul retro della tuta, fa uno scatto assurdo e scherza con gli amici e dice che deve far pipì e va avanti a scatti dicendo a voce alta che cerca un albero. Mentre lo fa guardo come corre. Non è leggero ma saltella, dentro di me mi dico che non sprecherei mai energie per fare cose del genere, e mi chiedo se sarà o meno uno che la finisce sta benedetta gara.

Si va avanti, ogni tanto continuano a cadere pezzi di vestiario e noi a calpestarli. Riguardo il mio Garmin, mi sembra proprio che stiamo andando a 5:20 / 5:30 a km. Più veloce del target ma mi va bene, dopotutto se i conti sono giusti quella dovrebbe essere una andatura a cui, magari morendo, dovrei poter finire la maratona, quindi continuo a tenerla e a tenere d'occhio i palloncini delle 4 ore in lontananza. Il vialooone ha una netta salita in fondo ma noi giriamo prima e con un anellino andiamo a finire in prossimità di Piazza Duomo. Qui una curva molto brutta in una strada con lavori in corso quasi ci fa camminare, passata la strettoia è ok ora è lastricato - stiamo per passare in Piazza. Folla ad entrambi i lati, bimbi che sporgono le manine e vogliono il 5. Penso a Jacopone che corre, penso a Leila, li vorrei vedere.

Vado vado e vado 7.5 Km - spugnaggi: li ignoriamo. Ho quasi deo compagni di viaggio ora, si comincia a capire quello che sarà il gruppone che davvero vuole andare avanti a questa andatura. Attorno ai palloncini delle 4 ci sarà circa un centinaio di persone più quelle subito avanti e quelli con me poco dietro. 8 9 10 km. Al decimo km guardo l'orologio e mi accorgo che praticamente non lo ho mai guardato o quasi. Una rotonda fastidiosa.

Ai 10 prendo da bere, acqua, me la porto dietro per un bel po' e tutto va bene fino a che faccio un sorso sbagliato e mi va di traverso, tossisco e corro tossisco e corro e penso che sono scemo. Poi lascio andare la bottiglia e cerco di riprendere un ritmo quanto più regolare possibile a momenti ho un vento freddo ma la temperatura adesso è perfetta, mi sembra di non essere sudato, ma la cosa mi va via di mente. Questo è il tratto dei guidatori incazzati. Ci sono incroci e persone in auto che vogliono forzare i blocchi, servizio di volontari in difficoltà. Questo mi distrae. Dal 10 al 20 sono i km che vanno via più facilmente e lentamente arrivo davvero a ridosso del grande plotone delle 4 ore. Succede lentamente e progressivamente ed infatti dai 5 km fino al 20 sono andato a mio avviso costante ma ora sono davvero vicini. All'ora e mezza prendo la bustina di gel che avevo nella tasca dei pantaloni e la succhio. Questa però si era condensata per il freddo - quindi anche se mentre corro lotto per assorbirla, non riesco a ari uscire la parte finale che è piena di cristallini .. che immagino siano zuccheri. Al 20 ci sono pezzi di banane e c'e' davvero un caos di gente al ristoro. Mi incarto nel prendere le banane, prendo un bicchiere di sali e lo bevo da fermo e poi una bottiglia d'acqua in una mano e delle banane. Perdo un poco i palloncini ma riparto bene, mi aspetto di più dal traguardo della mezza, invece è un poco anonimo. Ci transito sotto e vedo che il cronometro ufficiale dice 1:59 qualcosa. Mi è chiaro allora che gli omini delle 4 ore puntano a farti arrivare alle 4 di orologio ufficiale, la cosa mi sta bene.

Si prosegue ma da questo momento in poi si cominciano a vedere le facce dei corridori più serie, affaticate, nessuno scherza troppo. Il pace più in gamba delle 4 ore è una forza della natura. Ogni tanto grida e fa gridare agli altri pace " QUATTROOOOOOOOOOO" ..  o "VI PORTO TUTTI vi porto vi porto vi portoooooooooooo".

E poi non lesina consigli a chi gli sta vicino, dice che ristori ci saranno, dove, quando prenderla comoda .. e poi di nuovo "Andiamo andiamooooooo arriviamo in Piazza Duomo - Lo faremo tuttiiiiiiiiii". Penso dentro me che si devono essere formati dei nuclei, dal serpente che eravamo. Io avendo perso terreno per i ristori sono un centinaio di metri dietro ma adesso la gente è incredibile sento che dicono "Son quelli delle quattro ore e poi DAI DAI DAI DAI DAI DAI DAI" siete forti siete grandi !!! 

E cartelloni di bimbe che salutano o aspettano il babbo o la mamma, uno vicino a me che deve essere di Milano con un passante che lo riconosce e gli grida "Che ci fai qui ?? e gli corre dietro" Commovente.

I km passano ma adesso le gambe iniziano ad essere più pesanti ed io ... io mi ricordo che Marco mi aveva detto che avrebbe potuto esserci in qualche punto dal km 18 in poi e mi aspetto di vederlo da un momento all'altro. Vedo un bimbo con uno che mi sembra Marco ... "son Marco e jacopo ???? " mi va il cuore a mille - "No non sono loro, ma solo pensarlo è stato bellissimo". E penso a Mamma Leila che ora starà combattendo con Matti da qualche parte. Penso a loro ma intanto le mie gambe cominciano a essere ancora più pesanti. Poi vedo Marco !!!! in bici !!! batto le mani, non dico nulla, non voglio sprecar energie. Lui mi fa segno che e' ok, perfetto, e di non preoccuparmi. Io corro felice, lento, ma felice. Lo aspetto ad ogni incrocio ma senza girarmi o cose simili, vedo che il viale deve essere fastidioso per lui e non deve essere facile incrociarmi. Ci sono un paio di incroci con lui, io sono in palla, molto tranquillo. Ad un certo punto dei bimbi si sporgono, abbiamo una specie di strettoia, una mamma ed un babbo che ci incitano a tutti, ORA CAPISCO cosa vuol dire avere gente su tutto il percorso e come sia possibile che questo ti aiuti. Solo ORA lo ho veramente percepito. Alle manine dei bimbi non resisto e passando do' un cinque ai tre bimbi. Ero senz`a guanto e nel dare il cinque sento il loro guanto di lana- bellissimo

Mi porto dietro il contatto con il loro guanto di lana per un bel tratto pensando a Leila Matti e Jacopone. Ma le cose proseguono e dal 25 sento che lo stimolo di far pipì che prima era una sensazione ora è una cosa reale, e preme, anche se è debole, solo un fastidio. 

Proseguo ma lo sento - mi dico che è solo un tarlo, che è uno scherzo, che non mi capita mai durante partite di tennis lunghissime e dentro di me so che ho perso tempo a quel rifornimento e che ne perderei anche di più e che quindi forse posso tenere. 28 Km - tutto uguale - fastidio - le gambe più deboli. Al km 30 circa mangio il secondo gel. Questa volta va molto meglio e mi sembra quasi di sentire che mi sta dando energia, penso che è solo un impressione ma son felice di percepirla. Marco è dietro o davanti, o agli incroci, non lo so. Ma so che c'è. Al 32 penso che ci sono ancora 10 km - e penso che 10 km son davvero tanti. Un ora di corsa se si va a 6 a km e io non son sicuro di riuscirci. E' il momento più brutto. Adesso decido di piegare un po' la testa ed andare avanti e basta, devo trovare un andatura sotto ai 6 e non mollare. Son tre ore e qualcosa che corro. AL 35 un ristoro, non so che fare, ma decido che ho così male alle gambe che mangiare banane mi può solo far bene. Prendo al volo e vado. Intanto è da grand tempo che supero i morti, sempre di più davanti a me camminano, o vanno anche più piano di me, e la cosa mi meraviglia, ma in un certo senso mi rincuora. Dal 35 al 37 davvero non passano mai e ad un tratto mi sento che ho un dolore davvero davvero forte all'addome. SCEMO, dovevo pisar prima. Penso su come e dove farlo e alla fine decido di fermarmi in un viale.

Abbasso i pantaloni e .. NON VIENE, mi vien da ridere e piangere, chiudo gli occhi e provo a respirare calmo e .. faccio quello che devo fare. Prima avevo anche pensato di farlo mentre correvo ma forse per la stessa ragione non l'ho fatto.

Provo a ripartire e mi fa male improvvisamente tutto degli arti inferiori. Le ginocchia mi sembra si siano bloccate e per i primi cento metri sono dolori forti. Poi .. poi mi sento leggero, mi sento meglio. Che scemo. Mi vien da ridere, capisco cosa vuol dire non essere lucidi, non sapere come dove e perché calarsi i pantaloni per far la pipì. Adesso fa male tutto ma è ok, so che posso mettere un pilota automatico e dire al mio corpo di non fermarsi e arriverò in fondo.

Sento Marco in bici dietro, lo sento telefonare a Leila e dirle che mi sta portando all'arrivo, mi sembra contento. SO che la finirò e non camminerò neanche un passo. Vedo la targa del 39 e poi quella del 40. 40 km, ora siamo di nuovo in un vialone e la gente è di nuovo cresciuta, Marco mi fa segno che mi lascerà poi un poco lo vedo. Mi sa che comunque teme che possa soffrire dal suo andarsene, ha ragione ma è anche vero che non corri tutto sto tempo per poi camminare alla fine. 

Ultimo km - che bello - e sento i rumori la gente che ti grida anche se sei dopo le 4 ore. So di aver perso i maledetti palloncini, ne sono incazzato ma non so che farci, son felice comunque. Gli ultimi 500 metri son segnati, potrei andare più veloce, mi sfiora l'idea di correre un ultimo tratto più veloce, poi però mi dico che è da pirla sorpassare che ha fatto tanta fatica come me, in sto modo ed allora .. semplicemente cerco di fare passi un po' più sciolti. Quello basta ad andare un po' piu' veloci e come faccio sto passo mi fanno parecchio male le gambe. Mi vien da ridere, da ridere e piangere. Vedo lo striscione e vorrei non arrivarci mai adesso. Alla fine ci arrivo ed alzo le mani. Oltre a questo ci sono mille altre storie, mille altri risvolti della corsa. Mi fermo - cerco Marco, vorrei abbracciarlo. Capisco subito che per Leila probabilmente è stato impossibile arrivare in Piazza. mi mettono la coperta e non capisco nulla, vado verso le medaglie e poi torno indietro, che sarei l'unico ad esserci passato attraverso e non essersela fatta metter al collo. Poi bevo, mangio banane, bevo. 

Trovo Marco al di là di una transenna, volevo ringraziarlo e non so se l'ho fatto. Nella mia testa l'ho fatto per quasi 20 kilometri. 


Alla fine Marco mi dice che arriva leila con Matti. Sono bellissimi. Vado a sedermi, mangio una mela. Leila mi dice che ho fatto 4:00:40 - non credevo di essere sotto le 4 ore, anche perche' appena arrivato non ho fermato subito il cronometro e quindi non so esattamente quello che ho fatto. Son contento, 4:01 e qualcosa mi sarebbe stato antipatico.


(segue)


Maratona di Milano - report - Parte I

Prima di tutto .. cosa scriverò qui ? 

Ho lasciato passare un poco di tempo per documentare la mia gara. Un po' il fatto che tanto non me la dimentico, un po' il fatto che magari da subito ti rimangono tante cose dentro ed hai un po' di caos, e poi, ... se le digerisci le cose, forse va meglio. E così scrivo solo oggi, ad una settimana dalla fine della gara, e con la sensazione che "mi manca, mi manca da morire la tensione, gli allenamenti, e la dolorosa aspettativa". 

Ma ... faccio un po' di cronaca.


Domenica 23 novembre.

Sveglia alle ore 0600. Avevo letto quello che dicono in tanti, ascoltato amici ... ecc ecc .. ed alla fine ho deciso di seguire quello che scriveva il Pizzolato su uno degli ultimi numeri di "Correre" circa il pregara e cosa fare al preludio di una MARATONA (gara di cui non so nulla). 

Essendo la partenza prevista alle 09:20 conto di mangiare con circa tre ore di anticipo, quindi propendo per una sveglia alle 0600. Così faccio e scendo a fare colazione come da mio programma. Anche QUELLA domenica però Mattia decide di non dormire una notte tranquilla e così alle 5:30 circa manda dei gemiti e chiede attenzioni. Dormendo tutti in una stanza non si può lasciar passare nulla quindi mi sbrigo a consolarlo e ... per una delle prima volte della storia .. lo porto a letto nostro, sperando che continui. è inutile dire che la mia giornata è quindi ufficialmente iniziata 30 min prima di quello che speravo. 

Alle 0605 scendo .. per scoprire che Luisa aveva già provveduto a scaldare l'acqua e quindi il mio "tea" è pronto e mi aspetta. Normalmente il "tea" caldo al mattino mi aiuta molto a svuotare l'intestino .. e spero che succeda anche stavolta. Poi fette biscottate con marmellata, qualche biscotto, insomma .. tutto come previsto. Sento di essere però un po' troppo teso per dare la giusta bada alla Luisa che è stata ancora una volta super nel mettermi a disposizione tutto quello di cui ho bisogno e di più.


Torno nella nostra stanza e preparo le cose un po' al buio ed un poco alla luce della torcia cercando di non svegliare nessuno. 

Quindi ... biglietti della metro, il cambio vestiti, e poi studio ancora una volta l'abbigliamento che ho deciso di usare e del quale sono ancora superscettico (anche se fortunatamente era invece azzeccatissimo). 

Scarpe Saucony

Calze corte "La Sportiva"

Pantaloni a 3/4 "Capri" - marca Kalenj (con il dubbio comunque che forse si poteva osare un pantaloncino corto)

Maglia Asics manica lunga a contatto del torso

Canottiera con pettorale (da indossare all'ultimo momento)

Cappello

Copertura attorno alla gola

Guanti (due diversi per averne smarrito uno)

Orologio

Occhiali da vista e corsa


--- Da casa al momento della partenza uso un pantalone della tuta sopra ai pantaloni da running, maglia in più ed una giacca antivento.antipioggia.

E così mi preparo al buio, allineo le cose, controllo e ricontrollo, fino a che mi decido ad uscire. Sono in perfetto orario, esco di casa alle 07:30 in direzione della fermata Loreto. Scese le scale di casa ed arrivato in strada la prima considerazione ovviamente è per il meteo. Si capisce subito che sarà un giorno molto atipico per Milano, niente nubi, cielo tersissimo, e freddo, ma con la speranza che il sole riscaldi l'aria. Cosa faccio, provo a fare qualche passo di corsa per vedere come sto ? Ma quanto sono ridicolo ? Ma possibile che nessuno si accorga di che giornata incredibile sia oggi ? Tutto questo e di più riempie la mia testa per quei pochi metri che mi portano alla fermata della metro.


In metrò cerco runners, ma come salgo immediatamente si capisce che non avrò bisogno di cercare granché, saremo TANTI, siamo tanti. Un gruppo di toscani parla della prossima maratona di Firenze, altri gruppi parlano delle loro esperienze, amatori che parlano di quando sono andati in crisi alla precedente maratona, un altro che dice come per lui non vi è tattica che conti, che lui vada piano o al suo limite o un poco di più alla fine perde sempre terreno e arriva sempre ad una crisi terribile e quindi dice a tutti che per questo motivo lui preferisce "mettere fieno in cascina". Alle sue parole runners dai pettorali bassi che son seduti con gli occhi bassi e concentrati, sorridono, altri alzano lo sguardo a vedere chi sia questo simpatico 50enne. C'è il cameratismo sportivo del pregara, ogni momento ha un suo significato. Le stazioni passano una dietro l'altra ... infine .. blabla .. Duomo ..e Cairoli. Ci siamo.

Tutti scendono, ancora una volta io controllo di avere le mie cose, ovviamente ci sono tutte, ovviamente sono in una tasca diversa da quella che pensi, e quindi ad ogni "check" ti prende un piccolo colpo.

Si arriva in Piazza Castello, un momento per capirci qualcosa, un caos organizzato, quelli della TIM che gonfiano un superpallone, gruppi che si ritrovano, quando mi ci raccapezzo capisco come saremo ingabbiati in partenza e mi dirigo verso il posto deputato alla partenza di quelli del mio settore. Trovo anche il posto per il deposito bagagli. Ho ancora tempo. Controllo dove dovrò consegnare il mio sacco. Ok, punto di riferimento acquisito, adesso posso camminare, muovermi, intanto comincio ad avere davvero freddo, poi vedo che se mi metto dove qualche raggio di sole filtra allora sto molto molto meglio. Mi dico che sarà OK. E adesso ? Mi scaldo ? Corricchio ? quanto ? Tutti dicono che per un amatore alla prima maratona si deve fare un riscaldamento di una decina di minuti e non più. Mi decido per seguire questo consiglio. Corricchio attorno al punto deposito borse. Ci sono tre triestini, un goriziano, non gli parlo. Il gruppo dei pacers tutti in divisa vanno a scaldarsi, un piccolo gruppetto di gente con una corsa facile e bella.

8:30 - trovo un bagno chimico, ne ho bisogno. La carta igienica scarseggia - mi devo arrangiare ...

8:35 - mi spoglio e mi cambio, lo faccio ad un angolo, siflo i pantaloni della tuta, sfilo la seconda maglia, metto la canottiera della società con pettorale già preparato e ci metto sopra una vecchia felpa verde spinacio che andrà sacrificata alla causa, spengo il telefonino, chiudo gli occhi, respiro, e poi consegno il tutto. Mentre faccio questo un altro amatore mi vede e reputa che devo aver trovato proprio un bel posticino per farlo, così mi si affianca e comincia a prepararsi pure lui, sono le uniche quattro parole che scambio con qualcuno. Tuttosommato sono contento di non incontrare nessuno. Questo "rito" è il momento finale, adesso mi sento nudo e virtualmente mi sento alla partenza. ORA so che partirò. I battiti sono regolari solo la tensione emotiva è molto alta. Mi manca ancora un sacco di tempo ed allora cammino ad un passo veloce e faccio qualche passo di corsa .. mi metto al sole, ci sono i runners da tre ore scarse qui, c'è tanto da imparare qui.

Continuo così fino alle 8:50 o 9:00 e a quel punto vado verso le gabbie. Ora che la gente si incanala alla partenza quelli che sembravano spazi più che sufficienti si rivelano essere stretti. Il serpentone umano è imponente. Proseguo camminando per fermarmi buoni 100 mt dietro all'inizio della riga di quelli che dovrebbero fare 4 ore. La cosa non mi piace, ma va bene, mi dico che è meglio perché una bolgia di gente vorrà correre per le 4 e io invece voglio far la mia gara. La gente attorno si spoglia ed inizia a lanciare le maglie, io penso solo a respirare e aspetto la partenza. Giusto dietro a me ci sono due americani uno è un gigante buono e chiacchiera a voce molto alta con l'amico, poi si zittiscono e ascoltano il loro iPod. A questo punto succede l'unica cosa che un po' mi infastidisce; due ragazzi davanti a me si tolgono le maglie che li coprono e tirano fuori chissà da dove uno striscione a lenzuolo con un saluto alla nonna - hanno dei bastoni di legno per tenerlo su. Ad ogni passaggio dell'elicottero sventolano questo gigafazzolettone, ed intanto io e mille altri pensiamo che l'ultima cosa che vorremmo e' prendere un bastone di legno in fronte o inciampare per causa loro. Lentamente me li sfilo di lato. Dovrei avere spazio. 

9:20 - BUM

Partiti ! - Musica a palla ed i DJ che gridano e incitano. Si siamo (sono) partiti davvero. Si cammina solo per pochissimo e poi .. piccolo trotto, stranamente ma fortunatamente c'è più spazio di quello che temessi. Tengo la felpa ancora un attimo anche perché sto tremando dal freddo e poi la appoggio sul divisorio laterale quando si inizia a corricchiare. 

Sto bene, 

non ho scuse, 

son felice, 

ho un freddo intenso ma so che passerà presto,

l'arco gonfiabile della partenza si avvicina

Quando ci passo sotto mi sembra che segni 2:51

E' iniziata.