lunedì 12 maggio 2008

Bavisela: Il bello della corsa è che ricevi quello che ti meriti

E così la Bavisela è conclusa. Il bello della corsa è che hai quello che meriti, mai di più e quasi mai di meno. Ho voluto la maratona ma non sono riuscito ad arrivarci preparato a sufficienza, e così per me è diventato più sensato puntare alla mezza. Ci ho creduto, ho lottato per sorpassare le magagne piccole e meno piccole che ho incontrato, e a poca distanza dalla mezza sentivo di poter ottenere un risultato discretamente onorevole per il mio stato di forma la mia età e i miei pochi talenti podistici.
A poca distanza dalla corsa il male all'anca mi ha rotto un po' le uova nel paniere e sebbene mi sia cercato di autoconvincere che non era nulla il dolore era ancora latente, e tutto sommato lo sapevo. 
Avevo detto a Leila che speravo uscisse vero il Km 15, ma così non è stato. Alla partenza stavo bene con le gambe ed il fiato e per la prima parte avevo davvero tanta birra in corpo. Ci sono tutte le sensazioni da raccontare, gli amici incontrati alla partenza, la defecatio a poco distanza dal Rilke, i quasi 2000 runners ognuno con la sua routine .. ma questo sarebbe tedioso da leggere per chiunque. Così mi limito alla gara.
al Km 1 mi accorgo che nonostante la marea  di gente ed il zigzag ero riuscito a fare 5'13" .. tuttosommato meglio di quello che pensavo, mi dico. Il Km 2 ha dei saliscendi e cosi' mi ritrovo ad averlo percorso ben sotto i 5 e con il cuore ancora con una sensazione di battito "lento" ... bene, mi dico .. le cose continuano così ma .. dal km 5 comincio a sentire che ad ogni passo l'anca inizia a darmi un leggero dolorino. A quel punto le cose peggiorano rapidamente; al Km 7 ogni volta che atterro sulla gamba sinistra è dolore, vero dolore. Si prova a far passi corti, niente, una corsa meno 'rimbalzata' .. niente. Al km 5 bevo e mi va di traverso l'acqua. Al 7.5 con gli spugnaggi c'e' l'ambulanza ed ammetto di aver rallentato pensando se forse mi dovevo fermare. A quel punto ho deciso che non si fa tutto questo per fermarsi e che sarei andato avanti. Forse sarebbe diminuito il dolore. Mi concentro su chi mi sta vicino e davanti, per distrarmi, per seguirli. La scelta è giusta, così facendo vado avanti - e poi avanti e poi ancora avanti. Arrivo al bivio di miramare molto bene, avro' più di un minuto di vantaggio sulla tabella di marcia - Lì però le cose si mettono male, un Km che mi sembra di fare alla stessa velocita' di prima si rivela essere a 5'20" - e quello dopo quando provo a stare a 5 la cosa mi fa soffrire e la sensazione è quella di farsi violenza per ogni passo più rapido. E così rallento, rallento e calcolo a quanto devo andare per chiudere in 5' di media del mio Garmin. Stupido. Stupido Stupido Stupido. Lo avevo visto già prima che il mio orologio non combaciava con il chilometraggio ufficiale ma la cosa lì non la realizzo e mi fisso sul fare i maledetti 5 di Garmin invece dell' 1h45m al traguardo. Le cose, ovviamente, combaciano solo se le due misurazioni sono compatibili, ma il mio cervello, questa equazione semplice, non la capisce. Stupido.
A Roiano per un momento non penso al dolore e guardo il tempo totale che ho corso .. e capisco. Capisco che non ce la faro' in 1h45m oramai ovviamente è tardi. Per farlo dovrei correre gli ultimi 2 km in 4', mi vien quasi da ridere, mi vien quasi da piangere. E il fianco duole, ad ogni fottuto passo.
Decido che posso correre a 5 e poco il penultimo km per poter fare il mio meglio nell'ultimo. E così mi do qualcosa da fare che non sia buttarmi a terra moralmente. Faccio così. con la città arriva un po' di gente qualcuno che guarda e aspetta noi che corriamo. E' bello molto bello, stringo i denti e questa volta fa male ma un male bello. Circa al jolly hotel sento una voce che cnosco e vedo Fede e Alessandro, il loro sorriso e il sentirli che mi dicono BRAVO mi fa bene davvero, faccio 300 mt di quelli che per me sono quasi un piccolo sprint. In piazza Unità so che non ci sarà Leila perchè Mattia e' ammalato ma ho due di loro davanti e provo a superarli. Se mai ci sara' una foto voglio esserci e non essere coperto, questo è quello che penso. E' così che arrivo, chiudendo in 1:48:20 di tempo di gara e 1:47:14 di real time - Il mio Garmin segna 4'59" di media .. e 21.3 Km percorsi mi vien da ridere. Lo tolgo vorrei cancellare il tempo. Poi decido di non farlo. Mi cerco di convincere che non è male che è quello che volevo fare, quello che potevo fare oggi, ma un po' ci riesco ed un po' no.
Per questo non ho scritto nulla prima.
La corsa non ti fa sconti. C'è chi dice che il bello di certi sport sia che ti puoi inventare qualcosa e vincere all'ultimo minuto, qui è il contrario. Il bello della corsa è che se hai lavorato e vali un tempo lo farai, altrimenti non hai chances.

Il responso dei fisioterapista è quello che mi aspettavo - lesione al muscolo tensore della fascia lata. Purtroppo il dolore non è puramente muscolare ma a livello "inerzionale". Questo vuol dire che il dolore è quasi tendineo, secondo Tiziano. Quindi, di nuovo, qualcosa che non passerà immediatamente. Ok, bene così, un altra parte di me ed altri "giunture" e "tendini" che finiranno per rinforzarsi. 

Ho fatto tanti sport ma davvero sinora l'impressione è che la corsa di lunga distanza il di gran lunga lo sport più "violento" che abbia praticato. Qui ti fai male davvero quando spingi, e non è una botta, sono dolori che ti possono rovinare, tendiniti, ti puoi rovinare le cartilagini, attaccature ossee .. e talvolta al manifestarsi del dolore ti sei fatto qualcosa di grave. La corsa di lunga distanza è davvero uno degli sport più "violenti" che uno possa praticare. 

Tutto ciò è affascinante.

venerdì 9 maggio 2008

La mia prima maratona - 4h 07' 43"

Finalmente il grande giorno e' arrivato! 4 maggio 2008, 9a Maratona d'Europa - Trieste...

Quest'anno il tracciato e' cambiato: si parte da Gradisca d'Isonzo e con un percorso in linea che passa per Sagrado, Redipuglia, Ronchi, Monfalcone, Duino, Sistiana, Costiera si arriva fino in piazza Unita' dove e' collocato l'arrivo. Punto piu' alto e' l'inizio della Costiera da cui poi c'e' una leggera discesa fino ad arrivare a Trieste sul livello del mare.

Ho deciso di partecipare a questa corsa lo scorso anno a maggio, un anno fa. Per motivazioni piu' o meno chiare ho deciso che avrei voluto tentare questa "impresa" e un anno mi sembrava un tempo ragionevole per provarci.
In realta' da maggio a ottobre 2007 si e' trattato di un periodo in cui ho cominciato ad abituarmi a correre (mai fatto prima se non sporadicamente) con periodi piu' o meno intensi, nonche' uno stop lungo tra settembre e ottobre (un mesetto di inattivita').
Da novembre 2007 ho quindi cominciato a seguire una tabella di allenamenti organizzata su 6 mesi per correre una maratona in 4 ore.

Devo dire che il programma di allenamento l'ho seguito abbastanza bene, diciamo che l'80% del lavoro previsto e' stato eseguito fedelmente.
C'e' stato un periodo di sosta sotto Pasqua e qualche problema logistico ad effettuare tutti i lunghissimi previsti.
Nondimeno il 3 maggio non sembrava tanto utopico provare a correrla questa benedetta maratona!

La mattina della gara ritrovo alle 7 in piazza della Liberta' per prendere il pullman per Gradisca (il tutto organizzato molto bene dall'organizzazione della Bavisela).
Alle 7.45 arrivo in piazza a Gradisca: una moltitudine di runner ancora un po' insonnoliti cominciano a ritrovarsi sul prato e vicino ai box di partenza.
Piccoli gruppi si formano, saluti, risate...
Man mano che il tempo passa piu' gente si vede in giro (tra cui anche spettatori), alcuni cominciano a corricchiare per riscaldarsi, alcuni mangiucchiano, altri sembrano dormire...
Lo speaker comincia a farsi sentire e a presentare la corsa.

Incontro Giaconi, l'amico di Michele, con cui ho trascorso molto tempo a chiacchierare soprattutto delle sue due maratona gia' corse, di tattiche di gara, di scarpe, di ritmi, ecc ecc... In fondo non e' male trovare qualcuno con cui parlare e scaricare un po' la tensione.

Le 9.15 si avvicinano... Ecco comparire le creme, la vaselina per evitare abrasioni, i cerotti sui capezzoli... le prime tute se ne vanno, si cambiano le scarpe, si mangia qualche barretta energetica, si preparano le scorte per la corsa...
Immancabile (e per me primo!) appuntamento con i gabinetti chimici per una pipi' veloce (una decina di minuti se ne va).

Dove mi metto? Beh... realisticamente scelgo il box 4:00-4:30 ore... Profetico!
Chi ascolta l'iPod, chi fa foto, chi saluta, chi si concentra...
Personalmente mi sento molto tranquillo e rilassato. Ho corsicchiato per qualche minuto ma niente di che, di energie ne avro' bisogno dopo!
Ho caricato i miei due gel energetici nel taschino posteriore dei pantaloncini e ho i cerotti sui capezzoli, altro non mi serve. La tenuta di corsa prevede canottiera sociale (pettorale 421) e calzoncini aderenti fin sopra il ginocchio. Ho scelto un paio di calzini non nuovi, anzi quasi usurati ma con cui mi sento tranquillo per quel che riguarda vesciche o altro...
Le scarpe sono le uniche che ho al momento, le Pegasus 2007 che ho dovuto comprare in fretta e furia qualche mese fa dopo che le mie precedenti Pegasus (2006) sono state rubate dall'ufficio...!!!

Ancora pochi minuti e ci siamo! Si saluta l'elicottero che svolazza sopra di noi per le riprese. Si applaudono i grandissimi sulle handbike e il cieco che corre con l'accompagnatore. Loro partono 5 minuti prima.

Ecco, ci siamo. Ore 9.15, parte la mia prima maratona!!!! Emozione si', ma non esagerata (della serie non sono li' ad angosciarmi o cosa); mi sembra di essere un po' in un sogno.
All'inizio, al solito, tutti sembrano velocissimi!!! Mannaggia a loro!!! Che', volete farla a 5' 20" al km?!?!? Per fortuna dopo un km le cose si stabilizzano e si procede bene.

Abbastanza gente, vista l'ora, a bordo strada. Ci lasciamo Gradisca alle spalle e attraverso lunghi vialoni (direi piu' strade provinciali) puntiamo a Sagrado. Subito dopo Fogliano ed il primo ristoro. Avevo capito che fino al 20esimo km c'era solo da bere e invece c'e' di tutto: banane, arance, mele, limoni, biscotti e crostatine, oltre ad acqua e Gatorade. Non mi faccia scappare l'occasione di mangiare mezza banana e mezza arancia, il tutto bevendo un po' di acqua e gatorade. Questo sara' praticamente il mio "pasto" ad ogni ristoro.

Dopo Fogliano di punta verso Redipuglia ed il suo sacrario. Qui a bordo strada c'e' un po' di gente e anche personaggi in costume tipico e mi pare pure una piccola banda... Tutto molto carino!

Ora via verso Ronchi ed il ristoro del decimo km (al km 7.5 cominciano gli spugnaggi di cui pero' non approfittero' vista la giornata coperta, non troppo calda e visto anche che, avendo le spugne con me, usero' l'acqua in bottiglia dei ristori per rinfrescarmi).
Sempre un po' di gente ai bordi e tanti salutano ed incitano (soprattutto le partecipanti... poveri maschietti!).

Dopo Ronchi arriva Monfalcone dove l'accoglienza e' ottima: molta gente, incitamenti, applausi... Vedo pure Michele P. che mi scorge e mi incita! Siamo ormai a 15 km. Dopo una deviazione in zona industriale di Monfalcone (poche centinai di metri) ritorniamo sulla statale 14 verso Trieste.
Qui, secondo il mio GPS, c'e' un problema con il chilometraggio: da un certo km a quello successivo si aggiungono quasi 300 metri!!! Mah... Se e' vero dovro' correre di piu' di 42.195.. grrrrr!!!!!

Passiamo il Lisert per arrivare a San Giovanni di Duino (punto piu' basso del percorso assieme all'arrivo): da qui cominciano 5 km di saliscendi (piu' sali che scendi) per arrivare in Costiera. Devo dire che il primo strappetto e' quello per me piu' duro e che mi porta alla partenza della mezza a Duino.
La condizione e' comunque buona, non sento dolori di nessun tipo. Sto controllando accuratamente il mio ritmo tenendolo sempre sui 5'40"-5'50" a km. Dovessi stare piu' di 4 ore pazienza!, il mio obiettivo e' arrivare possibilmente entro le 4h30'. E magari pure ben messo di fisico.

Saliamo ancora verso Sistiana (simpatico il gruppo di percussionisti stile sudamericano) per arrivare all'inizio della Costiera dove c'e' il ristoro dei 25 km. Qui mangio pure una crostatina per non sbagliare. A quest'ora il primo e' arrivato da qualche minuto!!!

La Costiera e' magica! Senza traffico pare di correre tra il mare e le rocce in un silenzio irreale. I corridori formano gruppetti o stanno soli, vediamo Trieste in lontananza.
Io tengo il mio ritmo e vedo che sto cominciando a passare piu' di una persona... mmm... interessante!

Devo dire che alla fine la Costiera fila via quasi veloce in una sorta di ipnosi durata meno di un'ora. Altra gente passata.
Ora siamo quasi al 35esimo km e il "muro" dovrebbe farsi sentire fra poco!!!
Faccio un buon rifornimento al ristoro dei 35 km e sono al Bivio. Quante volte ho fatto questa strada come se fosse niente!!!! Ora pero' le mie gambe sono un po' pesanti...!!!
Nondimeno il ritmo che mi sono imposto riesco ancora tenerlo (magari sono qualche secondo piu' lento a km ma nulla di che).

Sul tratto Bivio - Roiano ci sono scene di ogni tipo: gente che cammina, che fa 10 metri di corsa e 10 camminando, gnte con i crampi, che fa stretching, gente ferma... Io continuo... Ma dov'e' il muro??? Ok sono stanco e le gambe sono poco reattive ma non provo la spossatezza e la sensazione di benzina finita che invece avevo provato gia' dopo 32 km nel mio ultimo lunghissimo. Che strano... Saranno i rifornimenti (inclusi i miei due gel che ho mangiato, come da programma, dopo 1 ora e mezza e dopo 3)? Sara' l'avere intorno altra gente che corre come me? Boh... meglio cosi'!!!! ;-)

Poco prima di Roiano c'e' l'ultimo ristoro... Non perdo neanche questo... Vero che mancano solo 2 km ma meglio non fare gli sboroni.

Finalmente sono in viale Miramare a fianco della stazione!!! Ancora abbastanza gente ai bordi...
Piazza Liberta'!!! Sono nel tratto dove due anni fa ho portato la fiamma olimpica di Torino 2006!!! Quella volta avevo fatto 300 metri... oggi no! Vedo piazza Unita' la' in fondo!!!!
L'arrivo non lo vedo perche' e' dentro alla piazza mentre io sono sulle rive...

D'improvviso, forse perche' c'e' qualcuno che applaude proprio me e mi incita (non ci sono altri runner vicino a me), forse perche' la tensione si scarica, mi viene quasi da piangere... Ce la sto facendo!!!! La prima maratona! A Trieste!!!
Ecco li' la curva per entrare in piazza!!! Mancheranno 60 metri!!! C'e' una banda che suona le percussioni... sembrano gli stessi di Sistiana!!!! Vestiti uguale!!!

Ecco la piazza!!! Ecco la gente ancora a i bordi del rettilineo finale!!!
Ecco Gaia Chiara e Barbara!!!! Gaia grida Forza Papa'!!!! Sono in estasi!!! Anche Barbara e Lidia gridano.
Dopo 20 metri ci sono anche i SAS che hanno fatto la non competitiva!!! Altre urla!!! Che sorpresa e che felicita'!!!!

IL TRAGUARDO !!!!!!
Ho finito la mia prima maratona!!!!! Ce l'ho fatta!!!!
Mi staccano il chip e mi mettono la medaglia al collo.
Mi fermo e riposare un po'... Arrivano tutti: SAS (Daniela in visibilio! grande! ma anche gli altri sono contenti e festanti!!! grandi!!!) e i miei (Barbara ride, Gaia ride ancora di piu'! Lidia continua a ripetere bravo bravo...)

Ho finito in 4 ore 7 minuti e 43 secondi!!!!! E ho sempre corso!!!! Zero crampi, zero vesciche!!!! Tutto a meraviglia!!! E riesco ancora a camminare tranquillamente (in seguito poi faro' pure le scale e quant'altro...).

E' un'emozione indescrivibile! E' il coronamento di un periodo di allenamenti. E' il portare a termine qualcosa che volevo fare.

Sono talmente contento che gia' penso alla prossima maratona!!! Questa esperienza mi ha cosi' colpito che voglio farne presto un'altra!!! Tutto d'un tratto mi interessa poco correre gare sui 5-10km, e anche le mezze maratone, in questo momento, sembrano non avere il fascino di prima... la maratona e' esattamente come me l'aspettavo e come speravo fosse.... ma anche di piu'!!!
Diceva giusto Ivan Cudin: vedrai che gli ultimi 200 metri, quando vedi il traguardo, e' un'emozione unica, ogni volta!!!
Non vedo l'ora di riprovare quell'emozione... magari entro la fine dell'anno (Venezia? Milano? Lubiana?)

Ho trovato in internet una frase che calza a pennello a questa mia prima esperienza...:

"Se vuoi correre, corri un chilometro. Se vuoi cambiare la tua vita, corri una maratona."
Emile Zatopek

domenica 4 maggio 2008

Mancano meno di tre ore ...

7:45 AM
sono a casa - quasi pronto - 
sto per partire
Pettorale 2693 - 
La notte non è stata perfetta - Mattia si è svegliato verso le 2:30 AM, Leila voleva far da sola per lasciarmi dormire ma povera non poteva. Stanotte gli è salita la febbre, dopo averlo cambiato e mentre Leila andava a prendergli la tachipirina mi ha vomitato addosso. Mi son cambiato maglietta e pigiama, lo abbiamo cambiato di nuovo e messo a letto che era bollente.
Poi la notte è andata quasi bene, ma ovviamente ore di sonno sono state perse. 
I piani saranno diversi per la giornata, non avrò leila all'arrivo e non avrò i cambi. Non so come fare per vestiario, cambi ecc.
Adesso ho fatto stretching in soggiorno e mi son fatto un caffe', assunto del latte e dei biscotti. Sono riuscito ad espletare ma non del tutto. Spero di farlo prima dello sparo della partenza.

Speriamo bene, il meteo sembra ok.

Marco sarà pronto per il "salto nel blu" - la 42.195 ... Vai marco. 

Vicolo Castagneto Chiama Via Fabio Severo - ci siamo.
Fra poco provero' a mettere il mio motore a 5/Km e vedere fin dove mi porta. Sento che questo è vicino (o forse oltre ?) il mio limite attuale, e non potendo correre la 42 devo fare così, mettere un traguardo un po' ambizioso per cercare di tenere alta la motivazione ... altrimenti che divertimento c'è ... comunque sono teso ...

Macchinista Macchinista daghe oio...
daghe oio a sti stantuffi ...

(vecchia canzone triestina)

mamma che tensione !