mercoledì 16 luglio 2014

La vita è una maratona il cui premio per la perseveranza è (eventualmente) la realizzazione dei tuoi sogni

Ed eccomi qui - a tanto tanto tempo di distanza dall'ultimo post.
Passata è (temporaneamente) la stagione in cui mettevo giù reports della mia settimana, delle mie uscite, dei miei timidi allenamenti. Passata NON è tuttavia la mia passione per la corsa per la bicicletta la mia voglia di esplorare, di correre, ed il mio piacere di volare per quei pochi millisecondi in cui i miei piedi si staccano da terra.
Dopo aver convinto cardiologi e medici che potevo farlo, e c'è voluta parecchia pazienza ... mi sono tolto il sassolino da 21km dalla scarpa l'ottobre scorso (ultimo mio post) ed è andata bene.
A caldo, corsa la prima mezza devo dire che mi sono meravigliai di poter avere sensazioni così buone in gara e post gara anche con un avvicinamento alla mezza che non prevedesse (giocoforza, ahimè) alcun allenamento con ripetute (che da assolutamente proibite adesso son considerate borderline).
Insomma, ho corso la prima mezza in .. 1:47 alto quando mi bastava farla e dentro di me il target era di stare sotto le due ore. Poi, siccome la cosa mi è riuscita in modo molto naturale ... e siccome sono "uomo di scienza" ho pensato che di scarpe e di piedi ne ho due .. quindi, non volevo rimanere con un sassolino nell'altra scarpa, così dopo un paio di mesi mi son tolto un altro sassolino uguale. Alla mezza di Palmanova ci sono arrivato da "euroscettico" in quanto ho avuto una piccola influenza bronchiale che mi ha tenuto fermo quando volevo correre gli ultimi lunghi ma ... eccomi li' alla partenza e poi ... poi ho portato a casa un poche di lacrime di gioia, un 1:46 e zeroqualcosa - e tutto questo senza problemi.
Lì ... ho realizzato che avrei potuto tornare a correre con amici nelle gare - e mi sarei potuto divertire, così quel tarlo di voglia, piacere, felicità ha messo radici dentro di me ed è diventato una pianticella.

Mi son iscritto a qualche gara di Coppa Trieste - a cui fino a quel momento non volevo partecipare perché avrei odiato le pacche sulle spalle se non potevo almeno corricchiare decentemente. Non c'è bisogno di dire QUANTO mi sia stato piacevole correrle, avere gli amici runners attorno, sentire il pettorale sulla canotta, vivere quelle routines pre-gara.
Perche' ... come tutti sanno ... il bello delle gare è anche questo, che ognuno trova la PROPRIA dimensione, ognuno prova le stesse magiche sensazioni, nel proprio piccolo magico mondo che è quel microcosmo che si chiama "gara'. O .. almeno io così la penso.

E poi ? E poi .. come si può non correre la gara più bella che si tiene nella propria città ? Ed allora ho corso la "bavisela". Ovviamente ho corso la 21k - che peraltro, a mio avviso, è una gara ancora più appagante della full marathon che si corre lo stesso giorno. Il percorso mi cui si snoda la Bavisela Half marathon è la "mia costiera" che da triestino AMO alla follia.
Il mio desiderio pre-gara ? Divertirmi. Godere di ogni singolo metro di una gara di 21km che Dio mi da ancora di correre. Godermi ogni singolo fottuto metro che le mie gambe posson correre, godere dei sorrisi della gente con cui ho corso per anni ed anni e che vedrò sfilare in costiera con me. Scriverò della gara in un altro post (forse). Già così comunque mi commuovo quindi .. forse nemmeno lo farò. Anyway, alla partenza vedo amici di Tweet, vedo amici di Trieste, vedo amici di fuori ed è una festa nell'avvicinamento mentale è una festa i giorni prima in casa, è una festa quella sana tensione che ti cresce dentro e che poi culmina con la partenza che è tensione, allegria, voglia di vivere . E poi .. c'è anche mio fratello, che da Milano è venuto a corrersi anche lui la sua Trieste. Si mio fratello che ora corre, e corre bene (ma non voglio scriverne qui). Dire che è stata una festa è riduttivo.
Target time ? non ne volevo avere ma ... ma dentro di noi tutti hanno un target, non prendiamoci in giro. Io, non tanto per dimostrare tutta sta roba ma .. giusto perché sulla media a km la prima cifra non sia un dannato 5 ma .. un 4 (4:59/Km bastava), mi metto con un passo che stesse attorno a quell'obiettivo.
E così parto - parto e mi godo la gara. Non perdo tempo a descrivere mie sensazioni. il tempo con cui chiuderò è un inatteso 1:42:09. Si  un bel 4:50/Km che quando l'ho visto mi è scappato da ridere (ok mi son commosso, ma ridendo). 
Dopo quella gara .. costanza .. niente allenamenti particolari, ma costanza, il mio carso, divertimento, regolarità. Ma questo ... fino a ieri ... quando è successo qualcosa.


Domani è un altro giorno, diceva qualcuno, ma io dico che ...
ogni giorno nuovo è preceduto da una notte, e nella notte si sogna ...
ed io non ho intenzione alcuna di smettere di sognare.

Alla mia famiglia, coloro che amo, e coloro che mi amano
(e ... perché no anche a quelli che mi fan girare le scatole alle volte, così poi ho ancora più voglia di volare)
Chiudo con l'abbraccio a mio fratello all'arrivo - in cui c'è tutto.


mercoledì 2 ottobre 2013

Update (e proposito)

Ok - Archiviata la Mezza di Udine che è stata un primo punto di arrivartenza o ... partenzarrivo, ecco che ti metti a guardare il tempo che hai fatto, che corricchi (ho corso subito il giorno dopo e senza problemi e con la stessa voglia), ecc ecc --
Alla gara è seguita una settimana di medi (con variazioni) e ... la domenica sarebbe stata la mia 4ta uscita della settimana ma la ho sostituita con una partita di calcetto per la quale sono stato reclutato. Ora ... io NONSEGUO AFFATTO il calcio ed a stento so qualcosa delle classifiche, tuttavia giocare con gli amici e far partite è un altro paio di maniche e mi diverte. Anyway ... dopo la domenica, la partita mi ha lasciato tanta tanta fiacca muscolare che già avevo iniziato a sentire nella prima parte della settimana e le gambe decisamente bhe, sono decisamente non reattive. Ho corso per scioglierle ma i primi km sono stati una pena. Lunedì poi ... pioggia e freddo ed ho finito per fare una corsa corta che è stata una lotta ad ogni passo ... Boh ...

Martedì, ieri, appena alzato avrò fatto duemila starnuti, ma stavo un po' più vispo, e nel mettere la roba nello zainetto ho deciso di mettere anche maglia manica lunga, e un k-way, nel caso ci fosse freddo e pioggerella (la sera prima dove lavoro c'erano 9 gradi, borino, e pioggerella.. fastidiosissimo).
Insomma .. decido di portare a casa 15 km di allenamento e ... nell'uscire, alla fine opto per una maglietta maniche lunghe,  anche se leggera leggera, anche se poi mi accorgo che sono stato troppo pessimista e la temperatura è ideale (prima mi faccio la foto di sotto in cui mi chiedo ).
Comunque parto e vado tranquillo, stavolta metto il cardio che non mettevo da parecchio tempo ... a dire il vero dopo l'infarto mi sono sempre riufiutato di metterlo e .. non volevo restarci male ed avevo sempre un fondo di tristezza misto ad ansia all'idea di vedere i risultati, ma ... confortato da Udine lo metto.
Km 2 guardo il Garmin .. e ... SCHIFEZZA ... come sarebbe che sto facendo fatica mentre vado come una lumaca e che ogni piccola salitella mi sembra di fare fatica a portar avanti le gambe ? Ok .. non ci penso, corro avanti e decido di andare avanti così - per fortuna le cose migliorano e .. mi ritrovo a fare meno fatica via via che procedo. Come arrivo al km 4 mi è chiaro che sarà il medio che avevo in programma. Nella seconda metà tengo un ritmo leggermente più allegro e infine decido di aumentare negli ultimi tre km, in una sorta di progressivo, anche se quello che mi interessa saranno i dati del cardio. Accelero il km 15 in modo da finire rallentando.
Alla fine scarico i dati del cardio ... e .. son soddisfatto, non male dopotutto !

Intanto ... la decisione sta maturando ... correre la mezza di Palmanova e ... vorrei abbassare il tempo di Udine. Devo ancora decidere se provare un tempo, e quale e farò un paio di test prima ... ma Udine mi ha mostrato che non è uno stress troppo grande per minare la mia salute e che il recupero oramai è sufficiente per tollerare una mezza senza troppi problemi.

Il sogno ovviamente è quello di ritornare ad essere < 5 a km .. che mi farebbe sentire di essere ancora decente anche dopo l'incidente. Comunque ... MAI MOLLAR !

lunedì 23 settembre 2013

Che Bello. Io corro, Io Esisto. (Maratonina di Udine 2013)

E così dopo infinite vicissitudini, a 889 giorni dal giorno che il mio cuore si è intasato, ieri eccomi alla partenza di una Mezza.
Trattasi di Udine, percorso piatto, meteo ottimo, e, nonostante sia non lontana dalla mia città natale, per me una mezza maratona che non avevo mai corso (e che un paio di anni fa nessuno, me compreso, credeva che avrei mai corso). La volontà però è il pane quotidiano di chi pratica il running, sia esso un tapascione o una scheggia.
Sveglia ore 5:55 AM - poi controllo zaino e borsa, preparativi, si mangia qualcosa in fretta e subito si entra in quella bolla di preparativi e routines che ciascuno di noi ha, ognuno con la propria ed ognuno trovando nei propri gesti la magia che porta a godersi una gara che poi ti deve nutrire l'animo tanto quanto deve prendere dal tuo fisico. Ore 7 dopo una mezz'ora di guida si passa a prendere il fratello, e poi ... dopo un caffè si va a Udine.
Il pre-gara stavolta è diverso ma poi in partenza si rivedono facce che non si vedevano da più di due anni, amici che strabuzzano gli occhi e sono sinceramente contenti di vedermi, ricevo raccomandazioni di essere accorto, e ricevo incitamenti a non mollare, le solite cose ma ... soprattutto respiro l'aria di essere vivo, respiro l'aria nei polmoni riscaldandomi prima della partenza, respiro la vita facendo un pochi di allunghi pre-gara.
Goduto ognuno di questi istanti si va in partenza, mi metto dietro, molto dietro. Dacché ho ri-iniziato a corricchiare con regolarità volevo arrivare a mettere il dannato pettorale e poi ... uno stop, una contrattura appena avevo messo regolarità, mesi di stop, problemi familiari ... e questo momento sembrava non arrivare mai, e quindi ... non ho mai PERMESSO a me stesso di pensare alla Maratonina di Udine come ad una gara a cui volevo davvero arrivare, e l'ho lasciata sempre nella mia mente come una "eventualità" e non un punto fisso. Ma ora sono in partenza, a quanto voglio correrla ? A quanto mi è 'permesso' di correrla ? In termini di freq. cardiaca ? Di sforzo ? -- Domande a cui sinceramente non ho pensato seriamente, ma non si corre una mezza a questo modo, ed io lo so. Mi dico vaffanbrodo e mi dico che anche se ho corso un 18km ed un 20km e li ho fatti solo davvero lenti ... bhe .. a 5:20 sto di sicuro comodo sia di fiato che di gambe. So che cardiologia non vuole che faccia molto di più ed allora ... accetto, guardo i palloncini che più o meno mi competono e decido di star con quelli, magari trovo compagnia e mi diverto. 
Partenza - passo sopra la striscia dello start e faccio partire il Garmin - km 1, 2 ... non so a che km guardo l'orologio e per il momento sto a guardare chi mi circonda, poi prendo un ritmo costante e vedo che i palloncini di 1:50 sono 30mt avanti circa - penso, intanto mi sento veramente tranquillo. km 5, decido di passare e prendere un bicchiere d'acqua ma per berne un due sorsi mentre corro e bagnarmi i capelli.
I km vanno avanti, vedo che sto correndo tra i 5:15 e i 5:10, i palloncini di 1:50 sono parecchio lontani e li vedo solo se abbiamo tratti parecchio lunghi davanti. Sto bene. Si passa a km 9 e a km 10 e mi dico che forse dopotutto posso permettermi di tenere i 5:10 senza problemi di affaticarmi troppo ... e così faccio e dopo un paio di km mi dico .. . Mi sembra un bel piano, si, sì, finalmente ho un piano; avere un piano mi fa davvero sorridere il cuore e mi fa entrare con la testa in una condizione di essere dentro ad una gara. Una gara da nulla, ma una gara. Bello! Penso a mio fratello che corre per il PB e che deve essere lì davantie sono FELICE, penso ai figli che spero di vedere presto, prima o dopo sul percorso, dopo chissà quale curva, e sto bene, e a Leila che sarà preoccupata e sorrido. Ho un piano, sto bene, e sto correndo.
km 12 - 13 - 14, maledizione sto 15 arriva ? prima di arrivare al 15 penso .. mmm per correre un 5k devi arrivare al km 16, pazienta Miki. Così faccio, anche se forse un poco accelero. Trovo per strada gente che vedo che faticherà a tenere il ritmo che vorrebbe trovo runners che provo a portarmi dietro (pensando che a me dava sempre stimolo e aiutava di avere qualcuno con un ritmo stabile a cui stare attaccato). Arriviamo al 16, i palloncini di 1:50 sono più vicini ma .. sempre tanto lontani - provo a calcolare quanto ma non lo riesco a capire, 1 minuto avanti ? forse quasi 2 ? 
Lascio andare ad un ritmo un po' più allegro ma sempre senza morirci addosso, faccio km 16 e 17 così. Bene, mi sento bene. Al km 18 vedo Jacopo e Mattia con Pietro !!! Eccoli, e Jac mi saluta e mi grida di non fermarmi a salutarli, ripenso al mio Jacopo e gli occhi allegri nel vedermi, alzo gli occhi e i palloncini dell'1:50 sono visibili adesso. Metto il mirino. Incremento il ritmo un pochetto, Adesso il piano diventa un bersaglio - il bersaglio è quello di regalare a Jacopo un tempo che come seconda cifra abbia un 4, e non un 5 ! Al km 18.5 trovo un terzetto e sbuffano ma non mollano mi volto e gli dico Sbuffa e fa di si con la testa. 
Uno sguardo al mio Garmin e vedo che in quel momento il mio passo è di circa 4:45 a km - hehe che bello, 4:45 quasi a km 20 e sto bene, e non ansimo, e la mia pompa funziona !! Il gap con i palloncini si sta chiudendo. Verso il km 20 mi è CHIARO che dandoci dentro e sbuffando li avrei presi, testa bassa e pedalare. E' Fatta ! Li prendo, anche se purtroppo lo faccio assieme ad un altro ma l'amico del km 18 è oramai dietro. Ora cosa faccio ? Arrivo con loro ? Ci resto 300 mt circa .. prima di pensare ... . Detto fatto, altra adrenalina, altro sorriso, dei bei sani dolori, e quel sentire che ora è davvero dura, l'ultimo km è davvero una festa, inizio a sbuffare e  spero solo di trovare altri che vogliano allungare, per poter sorridere e spingere. 
Arrivo in piazza che sento le vocine di Jacopo e Mattia di nuovo. Mi giro li saluto e a 50 mt dall'arrivo inizio a mettere le mani a CUORE per salutarli. Finisco rallentando, godendomi gli ultimi metri. 
Crono: 1:48:11 --- 7 minuti meno di quanto promesso in cardiologia. 
Mi vien da sorridere mi vien da ridere e ... dopo un paio di colpi di tosse un paio di conati di vomito per lo sprint alla fine, che negli ultimi 300 metri risulta essere a 4:06/Km, considerando che gli ultimi 20 metri li ho fatti quasi al passo mi sta più che bene !


martedì 17 settembre 2013

Approccio Diverso

Week End andato bene, è bello poterlo scrivere e non sempre capita che ti prefiggi di fare determinate cose al weekend e poi riesci a realizzare i tuoi obiettivi. Uno allora dice ... mettiti obiettivi più facilmente raggiungibili ma ... vuoi mettere ? e poi se ti capita qualcosa che ti scombina i piani sai che mazzata non essere riusciti nemmeno a far le cose da cippalippa che ti eri prefisso ?

Boh, comunque volevo fare una quindicina di km sabato e con riscaldamento tranquillo ecc ecc ne ho fatti di più e alla fin fine siccome stavo insolitamente benissimo non ho resistito a farli diventare un progressivo alla fine.

Domenica poi ... la scemata, ho accettato di giocare una partita di calcetto che sapevo sarebbe stata tiratissima (non sono sta roba a calcetto ma sono sempre stato un agonista e ... mi do da fare quindi se sono in vena il mio lo faccio). Insomma ho fatto la scemata e la partita è stata TIRATA sino alla fine, con la solita piacevole dose di insulti tra di noi e birra finale, e NON mi sono fatto male.
Ad Aprile mi sono giocato praticamente un mese buono di stop totale per una microfrattura che poi ho pure curato male ... lasciamo stare.
Insomma Sab e Dom bene - peso e valori stanno andando benino e lunedì ho fatto una corsa di smaltimento, inoltre provando le scarpe nuove. Bene

Non mi sembra che ho avuto il maledetto inf.... (quella cosa lì) e domenica potrei avere un pettorale. Mic sta calmo, Mic non pensarci.
Vorrei solo una cosa ... fare di più. DEVO assolutamente andare a conferire con cardiologia ADESSO e alla luce di come sto ORA per vedere se posso rispondere alle grida che tutto il mio corpo lancia, chiedendomi di fare qualche seduta di ALLENAMENTO, nel senso vero del termine.

Per ora non pensiamoci
Per ora Mic, cerca di mettere giù questa prima pietra.

giovedì 12 settembre 2013

Insomma, da dove comincio ?

Bhe facciamo che non comincio da nessuna parte, ma piuttosto piano piano le tessere mancanti andranno al loro posto, andando al succo ... ho ritrovato un po' di continuità nella corsa e ... con tante tante sofferenze e lentezze ho seguito un po' di percorso di recupero che mi ha portato ad ottenere un risultato che per me vale come aver corso (e BENE!) una maratona.
Il risultato conseguito è stato quello di insistere e sottostare a prove e verifiche e verifiche e verifiche sino a che a Novembre del 2012 sono riuscito ad ottenere l'abilitazione all'attività agonistica.

SI - dopo l'IMA (Infarto Miocardico Acuto) si può riuscire ad ottenere il benestare per fare attività agonistica se si è ben controllati e monitorati e se si riesce a passare positivamente tutte le verifiche che mostrano che PUOI tornare a correre.

E ... dopo ?
E dopo, si inizia ... si inizia ad allenarsi, anche se non come prima, anche se per il momento mi è stato chiesto di non fare una maratona, di non fare ripetute, di non fare .... ecc dcc. Ma ... ci sono tante cose che puoi fare, ed allora, zitto e mosca e pedalare.
Arrivo a fine aprile che il lume del desiderio e quello della possibilità di correre la mezza a Trieste ... si accendono assieme e .. si, sono lì a sperarci, piano piano; poi ... uno STUPIDO infortunio mi ferma. Mi storco una caviglia (penso sia una storta al momento dell'incidente) e .. rallento la preparazione. Quella che si credeva una grave storta in realtà porta con se una microfrattura e i giorni diventano più di un mese, e poi due mesi di dolore ... ma non la faccio lunga; la realtà è che mi fermo.

Ma noi siamo cocciuti, e ... la fiammella non è del tutto spenta e così non ho mai smesso proprio del tutto di fare attività e ... e ora da un po' di tempo sono tornato a correre davvero con regolarità ed ... alla fine ... il 22 Settembre Correrò la MEZZA MARATONA DI UDINE.
Si ... sarà da turista, ho promesso di passeggiarla o quasi, ma ci sarò - e mi sembra un sogno.

Due settimane fa ho messo giù un collinare da 18.7 km che mi ha dato soddisfazione, poi durante settimana dei medi, poi scorso fine settimana una corsa da 20 km, sempre ondulati ed ... adesso so che fra due settimane correrò.

domenica mi hanno chiesto di giocare una a calcetto e .... ovviamente non so dire di no.
Penso di correre 15 km sabato, poi calcetto domenica, poi la settimana sarà di scarico con qualche uscita per far girare le gambe .... Vedremo

Corro dunque Esisto

venerdì 1 giugno 2012

Chi Non Muore Si Rivede

Allo Specchio Al Mattino

Eccomi qui, non sono sparito, non ho smesso di seguire i blog, non ho smesso di amare la corsa e men che mai ho smesso di correre ma ... Ma il 17 Aprile scorso è stato un terremoto che è stato lungo da assimilare e digerire, molto più lungo di quanto abbia dato a vedere agli amici e molto più sordamente presente di quanto io avessi all’inizio pensato. Si ... è ovvio .. un IMA (Infarto Miocardico Acuto) non è cosa da poco e tutti lo dicono, tutti te lo dicono e tutti lo pensano, e tu ... e tu che hai sempre corso, non hai mai fumato e ti sentivi bene fino al giorno prima ecc ecc. e ti senti “relativamente bene” già dal giorno dopo (cosa che più ci penso e più mi pare incredibile), tu ti metti col cervello positivo da subito. La vita ti ha insegnato questo, a metterti col cervello positivo da subito, a razionalizzare, a pensare a quali devono essere i tuoi prossimi step, a cercare di far del tuo recupero la tua maratona più bella, quella che porterai a casa con un successo. E le cose le fai, e vanno bene, e tutto ti sembra troppo lento, ti dicono che puoi correre, che correre fa bene, ed allora tu.. “Bene, allora posso correre?” Si, ma con moderazione. Che CA vuol dire con moderazione ? Da quando ? E mi togliete sta statina per il colesterolo (a dosi da cavallo) visto che non ho mai avuto problemi di colesterolo ? E sta pillola per la pressione, visto che non ho mai avuto problemi di pressione e visto che con quella ho la pressione di un orso polare in letargo ? E il betabloccante, visto che con quello, a riposo faccio un 40 basso, come battiti a riposo ? ... ok ok ... insomma ... non vi tedio con le cretinate mediche. Mi si disse di aspettare, e che prima di un anno non avrei potuto ambire neanche di striscio ad avere l’abilitazione agonistica, ed io ... son stato buono, Orribilmente buono. Al 17 Aprile 2012 (un anno dall’infarto), ed un pochino prima con pochi, deprimenti, passi, ho iniziato a ricorrere con regolarità. Ti ritrovi a non piacerti, ad avere guadagnato quei 3-4 Kg che ti danno proprio noia, e ti ritrovi a far fatica ad avere belle motivazioni. E .. piano piano. Ho iniziato a correrne 5, 4, 7, ecc ecc - Piano piano le cose sono andate migliorando; ho sempre corso attorno al 5:20 km basso. Poi un po’ alla volta il piacere si è ovviamente ri-impossessato del mio correre e i km son diventati 8, 10, 8 .. ecc ecc. Mercoledi’ ho fatto un 12km ondulato a 4:59/km di media con ultimi km un po’ progressivi, Domenica scorsa finalmente ho fatto un medio più decente, correndone 15 a 5:13 (anche se in realtà sarei stato più veloce ma ho incontrato mia cugina che faceva una passeggiata in bici e quindi abbiamo bicichiacchierato per un paio di km). Ecco ... eccomi, con tanta voglia di correre, voglia di fare anche qualche ripetuta (chi avrebbe mai detto che uno desidera far ripetute vero?) e con la speranza di far la visita agonistica presto. Se un regalo volessi per il mio compleanno che si sta avvicinando ... ecco, questo sarebbe gradito, eccoh, uffi, tiè. Buone Corse a tutti

venerdì 27 maggio 2011

Il giorno che tutto cambiò

Non per farmi compatire – o per avere pacche sulle spalle, o ... – piuttosto perché “è successo”, perché lo sto “digerendo”, perché è una nuova maratona, perché ho ed ho avuto tanti amici qui ed io sarei curioso di loro, se fossero spariti.
Per fare il verso ad un poeta …
“sentite il caso avvenutomi di fresco,
a me che girellando una mattina ...”

Quella mattina stranamente non me la sentivo tanto di andare a giocare (incontro di Serie C a squadre di tennis), o meglio, avevo tanta voglia di farlo ma sapevo anche che non ero preparato come volevo. E la cosa è già di per se strana visto che normalmente sono il primo ad essere entusiasta e voglioso di battaglia sportiva.
L’incontro sarebbe stato difficile e allo stesso tempo anche abbastanza importante per poter qualificarsi per la fase finale. Ci arrivo abbastanza puntuale, tutto è ok e c'è la normale leggera tensione pre-match.
Fatti gli abbinamenti ne esce che io sono uno dei primi due singolari che andranno in campo. Gioco con uno che è di un paio (forse 3) categorie più della mia, la cosa tuttosommato è un vantaggio, io sono classificato peggio di quanto sia il mio valore, ed inoltre in questo modo non rischio di fare “un negativo”.
Le cose non si mettono bene all’inizio, vado sotto di un break e mi ritrovo 0-2. Poco male, mi dico, ma è comunque chiaro che non sarà uno scherzo, sono un po’ in ritardo e basta dare poco spazio e mi ritrovo in recupero e a dover remare per tutto lo scambio; bisogna mettere più pressione.
Strappo il servizio e poi tengo il mio, devo cercare ti tenere io il pallino del gioco, così faccio – vado sul 3-2 per me .. 3 pari .. poi 5 3 per me – sul 5-4 servo per il set ma gioca bene … si va avanti lottando e mi ritrovo al tie break.
Il tie break è un altalena, alla fine perdo un minibreak perché mi scivola fuori dalla tasca una pallina mentre la palla è in gioco. Assurdo. Finisco per perdere il set 7-6.
Sotto il pallone la temperatura è alta. Non so se avete mai giocato sotto un pallone pressostatico mentre fuori splende il sole; è … caldo ! Un ora di gioco è andata. Il secondo set sono avanti e arrivo ad avere un setball … finisco per perderlo 7-6. Risultato finale, 7-6 7-6 per lui con due ore e passa di gioco. Sono allenato, ma comunque faceva un caldo dannato. I compagni mi dicono che lui ha giocato molto sopra alle sue righe, comunque bravo; onore a lui – oggi era giusto così dico io, mentre incazzato nero dentro di me, cerco di mettere la testa dentro al doppio che di lì a poco avrei dovuto giocare.
Vado a vedere l’altro compagno di gioco … ma sotto il pallone fa caldo; non mi sento bene, dico ai miei compagni che vado a prendere aria e qualche zucchero da mettere sotto i denti. Ho bisogno di qualche caloria, penso, se devo giocare altre due ore alle 13, sotto i palloni.
Ci sono delle pastine, acqua, e qualcos’altro a disposizione dei giocatori, mangio una pastina, prendo una bottiglia d’acqua naturale non ghiacciata, e mi offrono un caffè. Sono un poco taciturno, forse un po’ incazzato dentro. Di certo la motivazione per i doppi ci sarà,mi dico. Ma sono debole e dopo poco mi vien da vomitare.
Mi dico .. “scemo” fai sport da 20 anni e ancora ti ingozzi quando mangi ! mi vien da vomitare – e poi un po’ di sudore –
Azz mi dico … una congestione ! Io ! Adesso ! e devo giocare i doppi !
La voglia è quella di mettersi un dito in bocca e vomitare, mi gira un po’ la testa.
Ok ok .. ti sei preso una bella bollita là dentro. Decido di farmi una doccia superrapida per rinfrescarmi e magari mi passa, poi prendo un po’ d’aria.
Come voglio farlo in spogliatoio non sto niente bene, non c’è nessuno. Finisco la doccia e poi esco a prender aria fresca. Niente da fare, non sto bene, e poi sento anche che mi rifà male il gomito e il braccio. Mer.. dico a me stesso (sono mancino) hai di nuovo male per quella racchetta … e devi giocare i doppi. Mi siedo all’aria per concentrarmi e vedere se mi passa. Niente, è uguale, o peggio. E adesso mi fa male sotto la gola.
Deve essere sta stupida congestione, mi dico. Sudori, voglia di vomitare e giramenti di testa, e quei 40 gradi in pallone .. azz .. eppure sono 1000 anni che lo faccio, proprio oggi mi deve capitare sta cosa, proprio oggi che devo giocare i doppi.
Arriva anche Leila e i bimbi. Mi vedono .. non ok .. spiego come sto. Mi dicono di andare dentro a sedermi, lo faccio e sono estremamente debole …
Quando sono dentro mi dicono che non sono per niente bello da vedere.
“Zac .. hai corso maratone, mezze, hai giocato 3 su 5 … ma credimi, oggi sei male, vuoi che chiamiamo qualcuno?” … macchè chiamare qualcuno … dai ragazzi, prendo aria e poi dobbiamo giocare i doppi. (alla fine dei singolari siamo 2-2).
Si decide di chiamare il 118. Non ho voglia di dire come sto ma vogliono parlare con me. Mi dicono che devo decidere se farmi portare in ospedale per un controllo o vengono loro. In tutta la mia vita non son mai stato ricoverato in ospedale e mai ho chiamato un ambulanza, mi sembra esagerato; gli dico che ci penso e poi vedono. Loro (registrano la telefonata) e vogliono una risposta ora “No, mi dica adesso se viene in Ospedale Adesso o se mandiamo noi qualcuno”. Alla fine mi scoccia rompere le scatole e la festa e la gara ai compagni … e poi insistono …. quindi accetto che venga qualcuno. Dopo 5-10 min arriva un ambulanza … da lì si comincia piano .. domande, pressione, ecc ecc .. e poi ECG in ambulanza. Mandano l’ecg in teletrasmissione a qualcuno in unità coronarica. Non sono molto ok ma non svengo. E’ chiaro … è infarto.

Si capisce che non è proprio cosa da poco, fanno preparare la sala, mi si dice che ogni minuto guadagnato è un recupero migliore, che non devo preoccuparmi, ma tutto avviene molto molto più rapidamente. Io .. sono solo un osservatore, guardo quello che fanno, lo trovo interessante, cerco di capire e non romper le scatole, il dolore alla cassa toracica non è forte. Quando corri una 42 alla fine ti fa tutto .. decisamente MOLTO più male di quanto stia provando … mi chiedono quando soffro … da 0 a 10. Sparo lì un 4 poco convinto. E’ un forte “disagio” più che un dolore.

Arrivo depilato, in parte, con aghi e buchi sulle braccia, maschere d’ossigeno oramai fissa in bocca da un bel po’. Lì un ecocardio dice che ho la coronaria occlusa in entrata – una bella occlusione, le facce si fanno serie.
In sala emodinamica fa un freddo bestia, sono nudo come un verme e inizio a tremare; TANTO. Mi scuso con loro per non riuscire a fermare il tremore, mi dicono di non preoccuparmi mi coprono un minimo e poi … mi mettono un vena una salina RISCALDATA. Dio benedica la salina riscaldata, penso, è come avere il riscaldamento sotto il pavimento a casa … fluuuu ti senti scaldare e il tremore sparisce, Mi entrano nell’arteria dopo avermi chiesto il peso .. avermi anestetizzato ecc ecc … ad un certo punto non me ne ero manco accorto ma ho la sonda dentro .. e sento sto vermiciattolo che sale lungo il braccio … dentro ! lo sento nel petto (probabilmente per la curva all’altezza della spalla e poi per l’arteria .. arriva a destinazione e si comincia a lavorare, il chirurgo è bravo, competente, serio, positivo.
E’ tutto un chiamare … 2000 di eparina, … una nuova salina …. Parametri ok ? ,, ecc ecc .. poi mi dicono che ora forse sentirò dolore perche’ devono gonfiarmi la coronaria …
Sento una fitta, ma per poco … e poi .. e poi sto pian piano meglio. Subito. Hanno allargato la coronaria e tolto l’ostruzione principale. Risultato, avevo il 100% della principale occlusa … una BRUTTA cosa. Mentre si opera, e prima di toglierla, mi dicono che tornerò a vita normale (dentro di me è tutto assurdo .. TORNERO’ ??? “vita normale” ??? hey, ma di che diavolo parlate) … da sotto la maschera d’ossigeno chiedo cose .. chiedo “quanto normale” .. mi si dice .. normale .. e poi mi si danno dei tempi. Chiedo se ce la faccio a ricorrere una maratona .. e in quanto. Lì il chirurgo mi guarda … e dopo una lunga pausa … risponde … ‘non è del tutto escluso’ …
Il dopo è il dopo … sono successe un sacco di cose un sacco di domande, ho imparato molte molte cose.
La coscienza di quello che è successo non ti viene subito, ci vuole del tempo. E poi ti colpisce.

Oggi sono ancora qui.
Ho risposto molto bene a tutto, sinora.
A poche ore dall’intervento, mi fanno un ecocardio e il mio cuore risulta essere “quasi” un cuore normale e quasi senza un segno di quello che è successo.
Mi dicono che per quello che ho avuto è un risultato molto molto molto più che buono, e che devo ringraziare lo sport di questo.

Oggi è passato un poco più di un mese. Sto facendo riabilitazione, solo cyclette per adesso e con carichi bassi .. che pian piano andiamo ad aumentare.
Il giorno dopo a quello che mi è successo è morto Pietro Ferrero, 38 anni. Morto per infarto mentre andava a fare una sgambata in bici.

Con la mia mente continuo a correre, lo farò di nuovo, oggi il mio record da inseguire è quello di avere di nuovo un pettorale. Questa volta non sarà per scendere sotto questo o quel muro. So di poterlo fare, lo voglio fare.

Grazie a tutti coloro che in un modo o nell’altro, prima o dopo hanno letto le disavventure di “runner per caso”

Correte – Vivete – Ridete – Amate.

PS .. per chi se lo chiedesse .. non sono un iperteso, colesterolo ok, no tachicardie, soffi .. ecc ecc. Mai fumato. No soprappeso. Chissà forse dal cielo mi è arrivato un cartellino di avvertimento, in quel caso guardando in alto gli dico … RICEVUTO ! (e .. vorrei pure fare il gesto dell’ombrello a quella dama vestita di nero e con la falce ! :-) )