Dopo i 15x1000 abbiamo avuto un periodo parecchio intenso in lab.
Avrei dovuto fare un infrasettimanale da 18 km a ritmo medio ma non ho trovato il tempo per farlo, tra una presentazione da preparare, laboratorio da seguire con B e C, workshop interno al venerdì ... ecc ecc. quindi quello purtroppo è saltato.
Questo mi ha però permesso di respirare un pochino e prepararmi moralmente a fare il lungo da 32 in strada costiera. Anche qui purtroppo sono dovuto andare da solo, questo soprattutto perché i miei orari sono difficili e raramente riesco a dare una programmazione ... e non posso condizionare nessuno a correre con me per una cosa impegnativa se poi rischio di tirare pacco. Comunque son andato a correre al sabato pomeriggio alla fin fine. In questo modo non ho lasciato passare troppi giorni senza correre ed anche mi volevo dare la possibilità di recuperare successivamente, in modo da non mancare alle ripetute e neanche andare ad affaticare troppo il fisico. Sono in un periodo di carico di lavoro che .. in integrale .. per gente abituata a correre non è una roba bestiale ma per me ....
I 32 sono andati via con parecchi problemi, e d'altronde immagino che ogni lunghissimo abbia una storia a se, fatta di tante piccole microstorie (quando le cose non van proprio bene). Primo errore che ho fatto ... scegliere di correre con le scarpe nuove che ho acquistato.
Vedendo che davvero sarei arrivato con le scarpe troppo usate a Treviso (Se ci arrivo), ho deciso di andare a comperare il nuovo paio che dovrà sostituire le mie Saucony, in modo da far un mesetto di km con queste prima di correrci eventualmente la maratona. Ebbene .. dopo NON aver trovato il numero che mi serve della scarpa che volevo acquistare mi son fatto tentare da un offerta su un paio di Etonic (mai usato prima delle Etonic), che a vederle e a sentirle sul piede sembravano ok. Sapevo che da Saucony Triumph ad Etonic Praya ... è un salto di qualità all'indietro, ma davvero al momento dell'acquisto, e visto che non sono sto superpodista ... mi son detto ... ok ... mi accontento, andranno bene.
Alla partenza del lungo era tutto ok, le sentivo leggere, abbastanza reattive senza essere troppo soffici .. insomma ok. Dopo la prima mezz'ora però ho iniziato come a sentire se le dita di un piede iniziassero a formicolare... la cosa è peggiorata e all'ora di corsa avevo il formicolio + dolore alla pianta del piede, come se avessi una "collinetta" sotto al plantare, troppo dura e che mi dava fastidio. A km 15 poi, un altra spiacevole sensazione di "sfregamento" ha iniziato a tradursi in chiaro indizio di vesciche (sul mignolo, .. si dice mignolo del piede ? ). Insomma un calvario, a km 25 volevo solo portar a casa il lungo mentre anche mi rimproveravo di non aver portato con me una barretta .. o essermi fermato alla fontana d'acqua dove avrei dovuto bere. Al km 30 sono arrivato di fronte alla macchina .. e .. di questo sono fiero. Ho guardato la distanza ed ho trovato la voglia di fare ancora gli ultimi 2 km. Li ho fatti in progressione, con i piedi che urlavano e le gambe pesantissime, ma .. con soddisfazione per aver forzato la mia volontà a non mollare ai disagi.
Bene così. Altre disavventure che temprano.
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