mercoledì 25 luglio 2007

Orienteering a Parigi .. more or less


Arrivati a Parigi non potevo farmi sfuggire l'opportunità di correre e di mettere un altra bandierina nei posti che sto mettendo sotto alle mie scarpette da corsa.
Atterrati al CDG siamo arrivati in Rue monsieur le prince dove si trovava il nostro Hotel alle 18:55 - 
Appuntamento nella Lobby alle 20, quindi, dopo aver sbrigato le  pratiche, avevo giusto giusto il tempo per qualche Km nel frattempo che Fulvio andava in una libreria. 
Non sapendo assolutamente dove andare e non avendo una cartina sotto mano ho deciso di correre verso i giardini Luxembourg contando sui tempi e le distanze per tornare piu' o meno alle 19:40 per poter essere disponibile alle 20. 
E' stato molto divertente. Ho passato i giardini Luxembourg ed ho deciso di uscire e badare sul mio senso dell'orientamento per cercare di descrivere un loop che mi avrebbe riportato in tempo alla base. E' stato eccitante - correre per le ampie vie di Parigi, scartare le macchine - salutare altri runner (francesi) e che non mi rivedranno mai più , quindi potevo fare lo scemo salutando ad alta voce . E' stato come fare dell'orienteering urbano e come tale l'ho preso, cercando allo stesso tempo di tenere una media alta anche se non sapevo dove andare.
Alla fine ho fatto 7.9 Km - con split su Km che vanno da 4:58 a 5:23 - la media complessiva e' stata di 5:08 per Km. Parigi ha anche più dislivelli di quanto si immagini. Insomma, è stata una mezz'oretta molto molto divertente.
Caviglia: in partenza ha dato fastidio ma poi ha accettato il fatto che volevo correre e non l'ho più sentita. La temperatura era sotto i 20 gradi, buono il fatto che ho corso in 5:08 senza spruzzarmi il ventolin. Di ritorno in Italia la visita dal medico ha decretato che sto migliorando, devo fare una settimana di riposo + cura antiinfiammatoria. Per il resto 5-8Km senza dislivello praticamente non peggiorano i miei dolori, quindi forse davvero sto migliorando. 
Spero di poter presto correre con Marco, e sentire che entrambi siamo più preparati rispetto alle nostre prime sedute.

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