martedì 7 aprile 2009

Quello che tu pensi, tu diventi ... (sottotitolo: Maledetta Saggezza Indiana)

Poco tempo fa, in modo scanzonato, dopo la maratona di Treviso mi è stato chiesto "Allora Zac, come è andata ?" e io a spiegare la gara .. ecc ecc .. e per tutta risposta, di fretta, non il mio interlocutore ma un ascoltatore occasionale mi ha detto "Hehe ... Quello che tu pensi, tu diventi .. quelle parole mi si sono appiccicate addosso. Vi capita mai che una frase vi si appiccichi addosso ? Una cosa simile ad un motivetto di una canzone, ma anche peggio (o meglio).
Ci ho pensato, e ho capito quanto dannatamente vere fossero quelle parole. Dopo Milano, subito dopo Milano, in me era chiaro che i miei prossimi obiettivi podistici sarebbero stati, per quanto riguarda la maratona, 3h45m e 3h30m. Sapevo che il primo mi era accessibile in breve tempo ma in qualche modo quel tempo era nella mia testa ed era quello che volevo. Quando ho parlato per la prima volta con la persona che mi ha stilato la tabella che ho seguito (Piero), podista MM55 ancora capace quest'anno di stare sotto le 3 ore ... e con molti anni di gare alle spalle, lui mi ha ascoltato ma mi ha detto già da subito che potevo far meglio. Quando mi è arrivata il "Sacro Testo" chiamato tabella ... la prima 'disturbing thing' che ho notato nel titolo era ... "Tabella per il completamento della maratona in 3h30 .. la cosa mi ha un po' fatto sorridere e un po' indispettito.
"Piero, ma forse non ci siamo capiti, io in 12 settimane mi devo fare una tabella per fare 3h30 ? ... non credo di essere in grado ... " lui ovviamente mi ha tranquillizzato e mostrato come almeno per tutto il primo mese avrei avuto un progressivo di fatiche che sarei comunque riuscito a svolgere, e poi ... e poi vedremo e comunque avremo un feedback volta per volta. Le settimane sono passate e, a parte alcune serie di ripetute infinite (leggasi un 15x1000) sono riuscito a svolgere il programma e lui ha sempre detto che io devo solo credere al lavoro che ho fatto, perché son riuscito a farlo nel modo giusto...
Nella mia testa però anche se una parte di me era intrigata dal far meglio ... nella mia testa avevo il 3h45m - c'eè poco da dire, adesso SO di aver avuto quello, o quantomeno di non esser convinto con l'obiettivo più ambizioso ma, a detta di più di qualcuno, per me raggiungibile.
Quello che tu pensi, tu diventi.
In un blog di inizio anno tra i goals podistici da raggiungere per le varie distanze, magari perché non so cosa vuol dire ancora correre a determinati tempi o .. non importa il perché .. comunque tra i miei goals avevo messo quel tempo lì.
Quello che tu pensi, tu diventi.
Alla partenza di Treviso, pioggia, notte agitata o no, adrenalina o no ... non importa .. io avevo questa convinzione di aver le gambe, ma ora sono certo che nella mia testa non avevo la determinazione e la VOLONTA' necessaria all'obiettivo più ambizioso e ... 'Quello che tu pensi, tu diventi'.
Così mi son messo ad un ritmo che mi permetteva QUEL tempo, e con margine, ma sicuramente non al ritmo che mi avrebbe potuto condurre più in là, e così quando crisi è stata la gestione della crisi, conscia o inconscia che sia stata, mi ha portato a VOLERE con tutto me stesso di stare su quello che comunque nel retro del mio cervello era l'obiettivo ...
Maledetta Saggezza Indiana

Quello che tu pensi, tu diventi.


E bravo chi ha ascoltato solo poche parole e sogghignando è stato in grado di sputarmelo addosso. Un punto per lui, chapeau.

2 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Come dire che la mente ci puo' far volare lontano, ma al tempo stesso puo' essere freno limitatore !

Alberto Bressan "Pasteo" ha detto...

Ci sono frasi che davvero non si staccano più da una persona. Comunque sei davvero una persona tenace e secondo me realizzerai i tuoi obbiettivi.