giovedì 30 aprile 2009

Lavoro, tensione, concentrazione, tentato riposo

E così siamo nell'ultima settimana. Credevo di fare puro puro scarico ma i 3x1500 fatti assieme al gruppo si sono rivelati più impegnativi di quello che credevo. O meglio, sono stati fatti in modo più intenso di quanto credevo di dover fare, anche se per fortuna mi sentivo davvero bene. Ma andiamo con ordine.
Domenica i 19 km con progressione finale; lunedì riposo, e, da parte mia, una ricerca di ripiegarmi dentro per capire come stavo, per percepire qualunque segno mi volesse dare il corpo. Tutto è andato bene e martedì son andato al lavoro portandomi la roba per correre, con l'idea di fare i 3x1500 nel pomeriggio.
La giornata è stata uggiosa ma non prometteva male, la temperatura era attorno ai 14-16 gradi e sebbene ci fosse prevista pioggia, per tutto il giorno c'è stato solo un leggero piovvigginare. Alle 17:25 lascio il laboratorio per andare in campo sportivo con la sicurezza che avrei trovato i runners del mio gruppo (e quelli camminano forte). In realtà mentre mi cambiavo ho trovato solo un altro di noi e .. come siamo usciti ci siam guardati negli occhi ... pioveva, e anche bene, ed era chiaro che non avrebbe smesso.
I 20 min di riscaldamento con lui (+ un amico che si è aggregato) son stati decisamente percorsi più velocemente di quello che pensavo di fare, un po' sotto ai 5/km tanto per intenderci. Il fatto è che questi hanno una media maratona da poco più di 4'/km mentre per me .. è un altro paio di maniche. Comunque decisamente l'andatura mi era facile, se non fosse che eravamo bagnati come pulcini. Quasi alla fine del riscaldamento sono comparsi tutti gli altri, e tra questi anche Piero, che a causa di un infortunio non può correre. Mi terrà i tempi. Bene.
Faccio i 3x1500 rec 800 sbuffando poco e schizzando acqua. I tempi delle tre rip sono percorsi alla media di 4:13, 4:16, 4:09. A me sembran tempi un po' troppo tirati per i capelli ma effettivamente la fatica percepita è poca. Finisco allagato e contento.

Il mercoledì è giorno di grandi avvenimenti, ho il numero di pettorale che sarà il 325. Ho un sacco di amici runners con cui si scambiano nervosi commenti pregara, e sento di voler provarci davvero ... poi purtroppo capita un casino davvero davvero grosso sul lavoro che mi fa preoccupare .. la notte non dormirò.
Oggi ancora pensiero su cose di lavoro (di cui non voglio parlare qui) io prendo troppo a cuore le cose e tutto questo mi ha spossato. Forse più tardi, in serata, vado a prendere il pacco gara giù in città. Tanto per farmi un giro e rinfrescare la mente. Sta settimana a Treiste c'è stata la gara del Triathlon, la gara dei ragazzi, ieri in piazza la 10x1000 .. insomma la settimana sportiva di Trieste è in pieno svolgimento.

domani conto di fare una corsetta davvero leggera di scarico, praticamente un riscaldamento con magari qualche allungo, e basta ...

Dai .. dai dai dai dai ..
stavolta voglio provare a spremere quel che ho ..
ogni maratona per me ha stimoli diversi e questa come titolo vuole avere questo. Infatti finora ho sempre voluto obiettivi che quasi sapevo facili da raggiungere mentre per la prima volta proverò qualcosa di più stavolta e .. se dovessi sbagliare .. avrò imparato qualcosa, .. comunque ci credo, fino all'ultima goccia di sudore ! Si Pasteo, domenica vendo cara la pellaccia.

PS .. e' previsto il sole. Probabilmente tanto sole. Vabbè .. vuol dire che Giancarlo ci avrà visto giusto (un'altra volta).

martedì 28 aprile 2009

Update + ultima seduta


Oggi pomeriggio ultima seduta, una cosa più leggera del precedente ma non di tutto riposo, comunque facendola oggi avrò tutto il tempo per essere carico domenica mattina (spero).
Il menù prevede per questa sera un 20 min riscaldamento + 3x1500 con 800 mt di recupero. Non forzo troppo i 1500 ma la sensazione deve essere quella di sentire le gambe che girano bene per un po' di tempo, senza cose troppo brucianti, ma non la blanda semplice corsa lenta.
Intanto ho deciso che stavolta (per la prima volta) il mio obiettivo sarà cronometricamente decisamente più challenging delle volte precedenti. Visto che Trieste ha una altimetria non sfavorevole ma nemmeno piatta la condotta di gara va un po' pensata e aspetto che Piero (podista triestino stranavigato) mi dia delle dritte .. che poi posterò qui.

Sento che la tensione pregara sta salendo e ne son contento, temevo di non entrare in clima di gara, sia perché è nella mia città che per la relativa vicinanza a Treviso.

intanto in figura metto l'immagine della mia seduta domenicale.

Complicazione ulteriore sarà il fatto che sembra che la temperatura salirà salirà salirà ... e io non sono esattamente un corridore dei deserti ...

bon dai - se devo aver le visioni, averle nella mia città sarà bello :-)

Giove pluvio ... manda un due goccette domenica ...

domenica 26 aprile 2009

-7 alla Maratona

Eccomi qui
una settimana prima della Maratona di Trieste, a cui non avevo pianificato di iscrivermi e che affronterò domenica prossima. Oggi il mio programma doveva essere quello di fare 18 km con finale progressivo.
Il ritrovo, per una volta è stato uno di quelli più consueti per i consumati podisti triestini. Ore 0900 ritrovo a Barcola per correre la strada costiera. Oggi ovviamente c'era il mondo per strada. Il gruppo a cui mi sono unito era quello dei corridori triestini che vanno davvero, infatti ero l'unico che aveva un programma così leggero ... quindi alla fin fine la mia idea è stata quella di decided di seguirli all'inizio e poi vedere di fare il mio allenamento.

Ovviamente le cose non sono andate così.
Diciamo che nelle migliori condizioni possibili di congiunture astrali favorevoli, quello che mi sentirei di provare a fare domenica prossima sarebbe un 3:30 (che è il mio target per fine anno). Oggi volevo stare su un ritmo da lento per poi fare un po' di progressivo alla fine, quindi la mia idea era un 5:30 per quasi tutto il percorso tranne alla fine. Quello che è successo invece è che mi son fatto 6 km molto lenti (5:40 circa) poi uno un po' intermedio 5:10, e poi 12 km sotto al ritmo eventuale maratona. Quindi 12 km a circa 4:50 o 4:45. Poi ultimi due km in 4:38 e 4:20, e sentivo bene le gambe.

Spero di non avere usato troppe energie, comunque mi sentivo bene.

Adesso non resta che affrontare con calma l'ultima settimana, concentrarsi, pensare come impostare la gara, nutrirsi nel modo giusto, cercare di stare sani, ecc ecc.

Soprattutto però devo e voglio entrare mentalmente nella gara per VOLERE un certo tempo, che ho sempre visto che nelle esperienze precedenti per me è una delle cose più importanti.

Intanto faccio i complimenti pubblici e Gianluca per Padova, e a Giorgio ed Alberto per Londra (anche se li so non supersoddisfatti).

E per noi che domenica faremo Trieste, forza ragazzi diamoci dentro.

venerdì 24 aprile 2009

Progressivo serale

Una settimana alla maratona ed oggi giornata intensa ...
Il mio giorno libero dal lavoro è iniziato facendo preparativi, pulizia della macchina ecc ecc .. poi alle 8 abbiamo portato i bimbi a scuola ed in asilo, e poi siam partiti per Padova, direzione IKEA.
Mi son fermato dai miei genitori a Monfalcone per lasciare loro una cosa e poi via. Ore 10:45 siamo dentro e lì abbiam camminato, deciso, acquistato, cambiato idea, preso di tutto, rimesso a posto, ripreso .. ecc ecc ..
Alle 16 siamo ritornati a Trieste, con la mia schiena parecchio intorpidita per lo star seduto alla guida. Il tempo di arrivare a casa, montare un tavolo avvitare delle cose .. e poi via.
Son uscito per la mia sessione serale.
Ho fatto 12 km progressivi proprio come volevo. Primo km a 5:45, secondo a 5:40 poi 5:30 - 5:25 - 5:16 - 5:03 ... ecc ecc .. con ultimi tre km in 4:51 4:36 4:27. Avevo una maledetta voglia di correre.
Poi ovviamente .. tornato a casa mi son montato il mobile Trofast più qualche altra cosa dal nome svedese impronunciabile ... adesso ho finito i montaggi alle 21. Bimbi a letto, ci si siede ... si mangiano asparagi con le uova et al.

Domani non si corre

in programma per domenica 18/20 km con ultimi due km progressivi.

mercoledì 22 aprile 2009

Alea iacta est

Il dado è tratto.
Dopo le ripetute faticose sui 400 è stato il turno di una corsetta e poi il turno della Vivicittà. Fatto un buon riscaldamento con i colleghi podisti la gara è andata bene, eccetto il fatto che la mia timidezza in partenza mi ha fatto prendere una posizione davvero sconveniente, così il primo km è stato tutto un zigzagare per superare tutti quelli della non competitiva (cani compresi). Erano 1300 i partecipanti quest'anno. Davvero tanti se si considera anche il fatto che la giornata era davvero molto grigia e leggermente piovosa.
Non sto a descrivere in dettaglio la gara perché la notizia di questo post è un altra ... TA DA ... suspense ... comunque il risultato finale è stato sotto i 54:35 di mio orologio. La bella cosa è stata che gli ultimi due km li ho corsi a 4:20 e sotto i 4:10 e, a parte l'accelerazione finale non ero in tragico affanno e le gambe c'erano. Quindi mi do un 8 in pagella (si può sempre far meglio). E che soddisfazione quando uno ti si affianca e corre con te fino km 9.5 e poi ti dice "Grazie, ho aprofittato del tuo passo e adesso provo ad accelerare se vuoi e ce la fai vienimi dietro" .. e poi dopo che ha preso una decina di metri pian piano lo prendi e poi vai via in progressione e lui non ce la fa ... mmm che BELLO ... superare all'ultimo km non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard) .

ok ok .. andiamo avanti.
Ieri è stato il turno dei 1000+1000. Dovevo fare 4x1000 "fortini" secondo la tabella seguiti da 1000 di corsa lenta. Ebbene .. per la PRIMA VOLTA ho provato e sono riuscito a fare le ripetute sui mille a 3:53 3:57 3:53 3:51 !! e poi ne ho aggiunta una più lenta perché ero su di giri :-)

Non sarà nulla ma per me è stato importante, così ho deciso che a Trieste correrò la 42 !!!!!
Il dado è tratto: alla maratona ci sarò. E se questo non fosse tutto stanotte ho sognato che correvo una gara (non ho riconosciuto quale, ma non era Trieste) e che all'arrivo mi dicevano che avevo corso il 3:28:58. Ora ... sicuramente schiatterò a Trieste e molto prima ma ho deciso, ed ho deciso di mettermi ad un pace più veloce di quello seguito a Treviso. E poi vedremo.

Ovviamente a Leila non ho detto che mi son sognato una gara di corsa .. ed alle 04:00 mi son fatto trovare pronto per consolare Mattia che è ritrovato a tossire per un ora senza riuscire a prender sonno ...

Così pochi minuti fa ho fatto l'iscrizione online ...
Si amici - a Gradisca ci saremo .. scalpitanti ed ognuno con i propri rituali e i propri fantasmi da scacciare in 42 lunghi magici chilometri, in bocca al lupo a voi.

E ... il mio pensiero anche a Marco, che avrebbe voluto tanto tanto esser parte della kermesse ma che sarà lì in partenza con noi. Vedrai che il ginocchio ti torna a posto Marco tanto che hai una volontà d'acciaio lo sanno tutti !!

venerdì 17 aprile 2009

Il ritorno delle ripetute ...

Dopo la pausa da ripetute che mi son, e mi è stata, concessa, è tornato il momento dell'altalena del tira-e-molla che ti impongono le ripetute.
Così il "medico" mi ha prescritto di riprendere con ripetute, questa settimana la ricetta recitava 20x400 con 200 mt di recupero mentre per la prossima la curà consisterà in 4/5 x 1000 con 1000 di rec. Così eccomi pronto, con un giorno di ritardo, a scalciare in pista di nuovo. Ovviamente il ritorno alla realtà delle ripetute è stato duro. Il compito però è stato portato a casa e questa volta ripetute ha fatto rima con "volontà" più di quanto il lavoro prescritto possa suonare.
Domenica mi spetta la Vivicittà a Trieste, il cui percorso lo scorso anno mi è piaciuto molto. L'idea è comunque quella di inanellare qualche bel km di riscaldamento prima, in modo da non far dimenticare alle mie gambe le distanze più importanti, in vista della maratona di Trieste.

Intanto la settimana lavorativa è finita ed è stata semplicemente estenuante soprattutto dal punto di vista nervoso.

martedì 14 aprile 2009

Strani Giorni

Come per molti se non moltissimi correre vuole dire tante cose e per ognuno è una cosa diversa e poi se ci guardiamo dentro ai motivi di ognuno vediamo che qualcosa di "nostro" lo ritroviamo nelle esperienze di corsa di ogni altro runner che incontriamo.
Questo "fine settimana lungo" regalatoci dalle festività pasquali è stato difficile per me da conciliare con i miei desideri e necessità da "runner". Eppure, alla fine, mi ha regalato una seduta di corsa importante, sia per quello che ho provato quanto per il modo in cui mi son sentito. Scorsa settimana ho corso un 10.000 metri partendo dal mio posto di lavoro che ho voluto usare per testare la mia condizione e le mie gambe. Devo dire che correre Treviso per me è stato fino alla crisi da freddo+crampi un po' una sorpresa per il modo in cui mi sentivo, e questa è stata la molla che mi ha fatto balenare in testa l'idea di puntare con qualche velleità di risultato a Trieste (3 Maggio). Al ritorno da TV la ripresa è stata più rapida di quanto mi aspettassi e tutti gli amici e quelli con cui corro assieme lì a dirmi il famoso "te l'avevo detto che hai nelle gambe tempi migliori ... ecc ecc".
... come descritto nel post precedente Treviso per me è anche stata illuminante per tastare in prima persona come prima che nelle gambe le cose bisogna averle nella testa in questo sport.

Parlando con Leila .. anche se il suo livello di tolleranza al running nelle ultime 12 settimane prima della maratona è andato via via scemando fino a darmi pubblicamente del "maniaco" ... pure lei mi aveva messo in testa che se davvero mi sento ok forse è un peccato sprecare il fondo costruito e vedere se riesco a recuperare per correre la maratona a Trieste, piuttosto che la mezza, e che sarebbe forse la prima volta in cui sarebbe presente all'arrivo con Jacopo e Mattia.
Ovviamente quando dici una cosa del genere ad un "runner ferito" è come inserire un tarlo che ti rode e ti spinge allo stesso tempo. Mi son imposto la calma nella ripresa e son stato sorpreso che in ritardo rispetto al previsto mi son trovato con un adduttore che ha iniziato ad essere dolorante .. ma scorsa settimana ho iniziato a star meglio in ogni comparto.
Così venerdì ho corso un 10000 partendo dall'ufficio. Il terreno che ho scelto era non piatto ma volevo vedere con quanta facilità avrei tenuto un ritmo tra 4:30 e 5 a km. Sarà stata l'allergia che mi sta colpendo (sono un asmatico allergico), o la disabitudine a correre ma dal km 3 mi son trovato a fare una fatica boia, ad essere sfiduciato, a respirare male e con il dolore alla gamba destra che per quanto non fosse proprio fortemente limitante .. mi condizionava. Fatto sta che ho fatto i miei 10k a 4:40 di media ma arrivando con il cuore letteralmente in gola e dovendo cercare ossigeno ad ogni respiro. A questo punto mi son detto .. ok Zac .. qui non ci siamo, prendi tempo e basta, ed il morale era piuttosto basso.
Si avvicinava il fine settimana e venerdì ho fatto 6 km sempre partendo dal posto di lavoro, nel tardo pomeriggio, prima di andare a casa. Stavolta le sensazioni erano migliori, respiravo con estremo agio, ma tenevo un ritmo di circa 5 a km. Boh.
Nell'affrontare il fine settimana mi son trovato un messaggio di Piero che mi consigliava di andare a correre Domenica con i ragazzi 28 km assieme e di farli senza pensare e di vedere come mi sentivo.
Purtroppo sapevo già che Sabato e Domenica erano state letteralmente impossibili per piazzare una seduta di corsa di quella durata ... anche se a dire il vero avevo già accettato prima che Leila mi ricordasse con fastidio che mi aveva già detto circa 25 volte che dovevamo andare via il giorno di Pasqua e saremmo dovuti essere a Lignano già in mattinata ... ok ok ... niente 28 alla Domenica ma ho promesso a Piero che avrei fatto una seduta di quel tipo e poi gli avrei fatto sapere.
Sabato ... idropulitrice e pulizia terrazzo + lavori in casa, pomeriggio si doveva andare in città.
Domenica ... trasferta a Lignano per pranzo con i parenti di Leila, poi .. sulla strada del ritorno visita ai miei genitori, infine rientro alla sera, si mette nanna i piccoli ... ecc.
A letto dico a Leila quello che già aspettavo di chiederle da tutto il giorno, ovvero, le chiedo a che ora avrei potuto correre 28 km e ... ok ... diciamolo, non l'ha "presa bene" ... lei, con una calma olimpica ma sottolineando le consonanti mi dice che lunedì mattina sua madre "si aspetta" di vederci per una passeggiata in città .. e intanto io penso ... mmm ma poi, alla sera siamo di nuovo a cena da sua madre! E qui commetto il tragico errore di tentare un timido ... "Ma Leila, non l'abbiamo già vista domenica a pranzo, e comunque non vediamo già alla sera ?"
Ora ... se uno ha un po' di sale in zucca ... probabilmente capisce subito che una domanda retorica di questo tipo, anche se fosse solo per scherzo o messa giu' solo per riflettere ... NON VA FATTA (e le maiuscole ci stanno). Così, per un fenomeno ancora sconosciuto, la camera si gela d'improvviso e non c'è piuma d'oca che tenga. Le frasi "Miki fa quel che vuoi ... " o "vuol dire che andrò in città da sola e magari quando torni puoi far la doccia e sistemare le altre cose da fare in casa ..." le escono dalla bocca ed hanno tutto il sentore di tanti piccoli sassi scagliatimi contro ... ognuno dei quali con su scritto qualcosa del tipo "irresponsabile" "maniaco" .. ecc ecc.
Segue il silenzio, e poi un mio "ok buonanotte", fingendo allegria e un distacco verso la cosa.
Dopo un tempo difficile da definire in cui ovviamente nessuno dei due dorme lei spezza il pesante silenzio e mi chiede "Pensi che non capisca questa tua passione per la corsa vero ? dai, a cosa stai pensando ?". Questa volta sono più sensato ed ovviamente glisso sulla prima domanda e rispondo semplicemente sminuendo e dicendo "No no, sto solo pensando a come organizzare la cosa per il meglio di tutti, tutto ok". Stavolta azzecco la risposta di circostanza, e anche se suono non del tutto credibile almeno ho detto che cosa che va detta.
Ovviamente so che lei mi reputa presente in famiglia e sa quanto ci tenga a lei e i bimbi e a noi come famiglia; eppure, ogni tanto, come in ogni famiglia, non è facile riuscire per ognuno di noi coltivare le passioni, interessi, e le cose in cui crediamo e che ci fanno crescere anche dal punto di vista di ricchezza di esperienze ed emozioni, e non mi va che lei rinunci a qualunque cosa possa darle felicità ed allo stesso tempo deve vedere che per me è lo stesso. Questo è quello che penso in quei momenti. Ovviamente dormo malissimo e intanto faccio un paio di conti, e i conti mi dicono che per poter correre tornare a casa far la doccia, e regalare a mia moglie e la mia famiglia una giornata di allegria assieme devo partire di casa circa alle 04:45 del mattino. Mi vien da ridere, non voglio andar di là per prendere la sveglietta e metterla .. così mi addormento verso mezzanotte più o meno con questo pensiero.
Ad un certo punto mi alzo, ho proprio sonno, mi ritornano in mente tutti i pensieri della sera prima e l'amaro di un dissapore che è così estraneo a noi due .. e vado a vedere l'ora in soggiorno (non ho un orologio vicino al letto). L'orologio dice 03:50, ci penso, maledico il fatto che se mi fossi svegliato mezz'ora dopo sarebbe stato perfetto e torno in camera. Ovviamente non mi addormento, a quel punto è chiaro che la decisione è presa.
Vado in soggiorno e prendo le cose da corsa preparate la sera prima, cerco di nutrirmi, e decido di lasciare un messaggio elettronico a Leila per quando si sarebbe svegliata alle 07 circa. Ovviamente è tutto diverso da come speravo o prevedervo, il percorso non può essere quello che avevo pianificato, non posso fare uno stop per dissetarmi, non potrò mettere la macchina in modo da passarci davanti nel caso ci fosse un problema (anche se 28, 32, 34 li ho corsi varie volte in passato e non ne ho mai sentito la necessità). Decido di partire da casa in modo da star fuori meno possibile ed essere a casa in tempo per godermi il loro risveglio e dire a Leila che tutto è a posto e possiamo andare in città al mattino anche se questo vuol dire una salita finale importante. Decido di uscire con le chiavi e lasciarle in un posto "recuperabile" e decido comunque di portare con me un gel da usare al km 15 eventualmente per un "sorsetto".
Temperatura fresca - il sole non sarà ancora sorto per tutta la mia corsa e quindi decido per pantaloni sgambati ma maglia leggera a manica lunga, che tanto non credo di soffrire il caldo. Arrivo davanti l'uscio chiudo gli occhi, abbasso la testa, un pochi di respiri, un sorriso verso le camere e mando loro un bacio dentro la mia testa .. e via.
Appena fuori di casa tutto va a posto ... la temperatura e ottima, no vento, le strade assolutamente deserte. Faccio la discesa facendo attenzione ad andare piano e usarla per scaldarmi un pochino. Questa corsa la volevo per testare la mia condizione e volevo stare attorno a 5 e qualcosa per 20 o 25 km per poi fare defaticamento alla fine. Scendo giù ma la città è talmente deserta che decido di scendere per i vialoni che non percorro mai, ci sono solo io ed il rumore dei miei passi. Sorrido, controllo l'andatura, cerco di sentire come stiamo con la respirazione e procedo. Mentre scendo mi diverto a pensare a quale può essere un percorso tutto cittadino o quasi che mi permetta di fare i km che voglio. E' BELLO. Faccio un km a 4:37 facile facile facile e decido di rallentare, proseguo. Incontro qualche auto della polizia e basta - mi guardano - proseguo - incontro il camion che raccoglie le campane di raccolta vetro e proseguo - ora curvo e mi dirigerò in Piazza unità e poi le rive verso i Campi Elisi. Nessuno. I passi, il respiro. Rivedo la raccolta vetro, mi rivedono. Li rivedrò una terza volta verso le 5:15, in una zona completamente diversa della città e questa volta mi saluteranno ed io rispondo con un cenno. Rispetto per chi lavora e vedo da parte loro rispetto per uno che ha deciso di correre a Pasquetta prima dell'inizio del giorno. Penso a Leila e i bimbi che si rotoleranno nel letto al mio ritorno. Penso che questo è quello che doveva succedere, che è il mio malsano modo di dire a mia moglie quanto mi piace stare con lei, che dove il parlare non porta da nessuna parte un po' di volontà risolve i problemi, penso a tutto quello che mi ha insegnato la mia precedente attività agonistica sul come affrontare la vita, e intanto i km vanno.
Ad un certo punto vedo che ho corso per 55 minuti, che ho fatto più di 10 km, son in pace con me, sto bene. Cattivi odori, ma anche odore di mare si alternano durante la corsa, è la Trieste che amo, oggi la vedo bellissima, penso anche ai suoi edifici a come deve essere per altri italiani meno fortunati che nel correre nella loro città vedrebbero solo rovine, non ne ho mai scritto nel mio blog, ma il pensiero oggi va anche a loro e per la prima (e unica) volta voglio scriverlo qui, correndo con questo in mente verso un paio di lacrime e so che valgono quanto una preghiera per l'intimità e vicinanza che di colpo sento verso chi sta vivendo questa sventura.
Altra polizia. A questo punto lascio la città per andare verso Barcola. Adesso se ho calcolato bene correrò fino al castello di Miramare e poi ritorno. Ancora polizia, per la prima volta non mi vergogno ad aver indosso una maglia con scritto "Maratona .. bla bla". Sto bene ma proprio bene. Al ritorno decido di provare ad incrementare un po' il ritmo verso la fine, cosa che tempo addietro mi sarebbe stata impensabile. Per una volta le gambe fanno quello che dico dall'inizio alla fine della corsa. L'ultimo km lo faccio al passo, non voglio arrivare dentro casa senza fiato, voglio farlo col sorriso, voglio farlo ed abbracciare i piccolini ancora in pigiama e dare un bacino a Leila.
Vedo che arriverò prima delle 7. Sorrido pensando che, a parte il fatto di dover vincere il sonno, la giornata per me si prospetta meravigliosa.

il ritorno a casa non è per niente come speravo, ma NON IMPORTA, le gratificazioni prima di tutto devono nascere da dentro, e, per quanto mi sia difficile non gridarlo, ancora una volta correre, con tutto quello che significa (dedizione, volontà, poesia, fatica, aspettative, delusioni ... ) ha aggiunto qualcosa al mio "oggi" (e ... a modo suo ... anche nella vita di famiglia).

martedì 7 aprile 2009

Quello che tu pensi, tu diventi ... (sottotitolo: Maledetta Saggezza Indiana)

Poco tempo fa, in modo scanzonato, dopo la maratona di Treviso mi è stato chiesto "Allora Zac, come è andata ?" e io a spiegare la gara .. ecc ecc .. e per tutta risposta, di fretta, non il mio interlocutore ma un ascoltatore occasionale mi ha detto "Hehe ... Quello che tu pensi, tu diventi .. quelle parole mi si sono appiccicate addosso. Vi capita mai che una frase vi si appiccichi addosso ? Una cosa simile ad un motivetto di una canzone, ma anche peggio (o meglio).
Ci ho pensato, e ho capito quanto dannatamente vere fossero quelle parole. Dopo Milano, subito dopo Milano, in me era chiaro che i miei prossimi obiettivi podistici sarebbero stati, per quanto riguarda la maratona, 3h45m e 3h30m. Sapevo che il primo mi era accessibile in breve tempo ma in qualche modo quel tempo era nella mia testa ed era quello che volevo. Quando ho parlato per la prima volta con la persona che mi ha stilato la tabella che ho seguito (Piero), podista MM55 ancora capace quest'anno di stare sotto le 3 ore ... e con molti anni di gare alle spalle, lui mi ha ascoltato ma mi ha detto già da subito che potevo far meglio. Quando mi è arrivata il "Sacro Testo" chiamato tabella ... la prima 'disturbing thing' che ho notato nel titolo era ... "Tabella per il completamento della maratona in 3h30 .. la cosa mi ha un po' fatto sorridere e un po' indispettito.
"Piero, ma forse non ci siamo capiti, io in 12 settimane mi devo fare una tabella per fare 3h30 ? ... non credo di essere in grado ... " lui ovviamente mi ha tranquillizzato e mostrato come almeno per tutto il primo mese avrei avuto un progressivo di fatiche che sarei comunque riuscito a svolgere, e poi ... e poi vedremo e comunque avremo un feedback volta per volta. Le settimane sono passate e, a parte alcune serie di ripetute infinite (leggasi un 15x1000) sono riuscito a svolgere il programma e lui ha sempre detto che io devo solo credere al lavoro che ho fatto, perché son riuscito a farlo nel modo giusto...
Nella mia testa però anche se una parte di me era intrigata dal far meglio ... nella mia testa avevo il 3h45m - c'eè poco da dire, adesso SO di aver avuto quello, o quantomeno di non esser convinto con l'obiettivo più ambizioso ma, a detta di più di qualcuno, per me raggiungibile.
Quello che tu pensi, tu diventi.
In un blog di inizio anno tra i goals podistici da raggiungere per le varie distanze, magari perché non so cosa vuol dire ancora correre a determinati tempi o .. non importa il perché .. comunque tra i miei goals avevo messo quel tempo lì.
Quello che tu pensi, tu diventi.
Alla partenza di Treviso, pioggia, notte agitata o no, adrenalina o no ... non importa .. io avevo questa convinzione di aver le gambe, ma ora sono certo che nella mia testa non avevo la determinazione e la VOLONTA' necessaria all'obiettivo più ambizioso e ... 'Quello che tu pensi, tu diventi'.
Così mi son messo ad un ritmo che mi permetteva QUEL tempo, e con margine, ma sicuramente non al ritmo che mi avrebbe potuto condurre più in là, e così quando crisi è stata la gestione della crisi, conscia o inconscia che sia stata, mi ha portato a VOLERE con tutto me stesso di stare su quello che comunque nel retro del mio cervello era l'obiettivo ...
Maledetta Saggezza Indiana

Quello che tu pensi, tu diventi.


E bravo chi ha ascoltato solo poche parole e sogghignando è stato in grado di sputarmelo addosso. Un punto per lui, chapeau.

lunedì 6 aprile 2009

Ricominciato a correre ...



Dopo Treviso si ricomincia a correre.
Ovviamente in testa si son cominciate a formare già da subito le prime idee per i prossimi bersagli podistici. Prima della maratona si è concentrati solo su quello, o meglio, si dovrebbe, ma poi .. specialmente nei giorni subito successivi ci si può lasciare andare a pensieri, riflessioni ecc .. lasciando libere le idee mentre si è ancora sotto il forte influsso delle endorfine e/o delle incavolature (che comunque sono adrenaliniche).
Così non nego di avere avuto e di cominciare già a desiderare le prossime gare, desiderare di avere delle mete, degli obiettivi. Prima mi ero fissato in testa l'idea di fare Treviso e poi fare mezze e le gare brevi del Trofeo -TS per vedere di concentrarmi su gare del tipo 5-10k per capire quali sono oggi i miei tempi su queste distanze. Oggi .. il panorama di idee è leggermente cambiato, ma avremo tempo di scriverne ...

Intanto oggi ho corso con Marco !!!! Dopo un SACCO di tempo siamo di nuovo usciti assieme. Accidenti, ne son passati di km sotto le scarpe dalla nostra prima uscita assieme, per me era una festa oggi. Tempo bello, mi son anche messo in "tenuta estiva" ... vedi foto .. come no avevo ancora fatto sto anno. O meglio lo avevo finora fatto sinora ma con sensazione di freddino iniziale mentre oggi è stato sempre caldo e piacevole se non addirittura troppo caldo in alcuni tratti.

Comunque corsa lenta a piacere oggi per circa 50 min (devo ancora guardare i dati del Garmin). Corsa più trail che stradale e su percorsini che non avevo ancora corso. Bello. Il muscolo che aveva sofferto di crampi durante la maratona di Treviso mi faceva e fa ancora un po' male, ma è chiaramente un dolore muscolare. Fa male se si va sotto i 5 ma altrimenti e' solo un dolorino debole debole. Spero migliori presto anche perché la corsa di oggi mi ha riacceso TANTA voglia di lasciare un po' andare le gambe.

A Dio piacendo vorrei fare un 3 o 4 x 3000 più tardi in settimana.

Aaaah altro appunto, ho usato le odiate Etonic dopo averle indossate per camminare nel fine settimana in modo da cercare di far si' che il mio piede e le scarpe finalmente inizino a flirtare e smettano di odiarsi ..