Eccomi
lungo periodo di morte spirituale ...
lungo periodo di scarpe non allacciate
e ... alla fine i primi timidi passi
e poi un po' meno timidi.
I maledetti (tendini) alla fine dell'estate mi hanno presentato il conto, e quest'anno è stato di nuovo salatissimo. Sembra che si facciano sentire ad anni alterni, strani personaggi questi tendini.
Così ho iniziato a provare a correre ... e avere un po' di dolore ... e poi correre un po' di piu' ... e poi correre ogni 3 ggg e adesso riesco a correre ogni 2 gg quasi senza dolore e mi sono concesso di farlo fino ad un ora. Lentamente vorrei iniziare ad aumentare e inframmezzare ogni tanto qualcosa di piu' veloce. Finora in questa ripresa mi son concesso di correre una volta sotto i 5' a km per 10 km e un po' piu' di volte per 5 o 6 km.
Questo fine settimana c'è Firenze ... che avevo iniziato a preparare e che sentivo tanto, gli allenamenti andavano bene ma sono stato veramente CRETINO a fare anche attività extra ... che poi mi son costate questo maledetto stop.
Venerdi' partirò con i miei amici, andrò a sostenerli ad invidiarli a soffrire con loro e a vedere le loro gioie e le loro espressioni liberatorie del post maratona.
Correre è anche questo.
Un abbraccio a quei pochi fedelissimi che ogni tanto mi leggono ed un sorriso a tutti :-)
Zac
mercoledì 25 novembre 2009
venerdì 4 settembre 2009
Congiuntura sfavorevole
Dopo un bel periodo in cui mi sentivo BENE ovviamente 'qualche' inconveniente doveva esserci ...
1 - Sentendomi bene ho ceduto alle richieste degli amici e quindi ad agosto mi son unito a loro in una serie di partite-sfida a calcio 4 contro 4. Ora: il calcio davvero non mi entusiasma, vederlo mi annoia e giro canale dopo poco ammenoche' non sia qualche evento particolare e partita spettacolare, allora, con amici riesco anche a guardarlo ... quanto a giocarlo, invece, la cosa è leggermente diversa. In campo piccolo specialmente (MAX campo a 7) la cosa, se sono di voglia, finisce per divertirmi, anche se devo sempre vincere la mia inerzia e scetticismo ogni volta ...
Vabbe' comunque fatto sta che in piena preparazione per Firenze con carichi che iniziavano ad aumentare ho iniziato a cacciare ste partitelle (specialmente la domenica pomeriggio ... dopo aver fatto i 18, 20, 24 km al mattino). Risultato: i miei tendini (si gioca sul duro) hanno iniziato a ringraziarmi e essere indolenziti.
2 - sono arrivate le AGOGNATE 2 settimane di ferie, ma a meta' della prima ho avuto una sinusite con infezione delle vie aeree ... risultato: cura antibiotica.
3 - verso la fine della cura antibiotica siamo partiti per l'Egitto, parecchio debilitati, e non correvo gia' da 4 gg per cercare di riposare i tendini e nella speranza di correre un po' lì. Clima stupendo, posto bellissimo, la gente mi piace .. ecc ecc ... ed ovviamente mi becco una bella macumba intestinale che mi ammazza. Dolori, vomito, diarrea e febbre ecc ecc .. risultato son tornato indietro con il peso ai minimi storici e forze NULLE (e ovviamente non ho corso per tutta settimana).
ora mi sto pian piano rimettendo in sesto, ho corso due volte in due giorni settimana. Ier l'altro, ad ora di pranzo, ho fatto 6 km un po' sotto i 5'/km per vedere come stavo. Son tornato con crampi allo stomaco ma per il resto stavo bene. Gambe doloranti comunque :-( come e' possibile ???
Ieri sera altra uscita perché prima di partire per l'Egitto avevo dato la mia parola per correre la 24x1 ora questo fine settimana. E .. senonaltro voglio esser sicuro di poter correre un ora intera senza vomitare. Ieri abbiamo fatto 5 km di riscaldamento e poi 6 km un poco sopra a 4:30/km e finito con due di defaticamento. Ok il percorso era leggermente ondulato ma ho fatto decisamente troppa fatica :-(
Oggi le gambe sono ok, anche se manipolandole un po' di indolenzimento c'è :-(. Il temuto dolore ai tendini non esiste per niente (YEEEEEEEAAAHHH, almeno quello).
Comunque oggi riposo e poi domani corro. Avrò l'onere e "onore" di correr la PRIMA delle 24 frazioni. Spero di trovare qualcuno che stia all'andatura che voglio tenere, e spero che un po' di pioggia tra stanotte e domani venga a rinfrescare e togliere l'afa. Mmmm addirittura se piovesse DURANTE la mia prima ora devo dire che sarebbe cosa decisamente a me gradita.
Comunque il morale c'è. Le due settimane di acciacchi son mentalmente digerite, con un po' di condizione spero di fare una gara in cui mi DIVERTO. Il resto ... quel che arriva arriva.
1 - Sentendomi bene ho ceduto alle richieste degli amici e quindi ad agosto mi son unito a loro in una serie di partite-sfida a calcio 4 contro 4. Ora: il calcio davvero non mi entusiasma, vederlo mi annoia e giro canale dopo poco ammenoche' non sia qualche evento particolare e partita spettacolare, allora, con amici riesco anche a guardarlo ... quanto a giocarlo, invece, la cosa è leggermente diversa. In campo piccolo specialmente (MAX campo a 7) la cosa, se sono di voglia, finisce per divertirmi, anche se devo sempre vincere la mia inerzia e scetticismo ogni volta ...
Vabbe' comunque fatto sta che in piena preparazione per Firenze con carichi che iniziavano ad aumentare ho iniziato a cacciare ste partitelle (specialmente la domenica pomeriggio ... dopo aver fatto i 18, 20, 24 km al mattino). Risultato: i miei tendini (si gioca sul duro) hanno iniziato a ringraziarmi e essere indolenziti.
2 - sono arrivate le AGOGNATE 2 settimane di ferie, ma a meta' della prima ho avuto una sinusite con infezione delle vie aeree ... risultato: cura antibiotica.
3 - verso la fine della cura antibiotica siamo partiti per l'Egitto, parecchio debilitati, e non correvo gia' da 4 gg per cercare di riposare i tendini e nella speranza di correre un po' lì. Clima stupendo, posto bellissimo, la gente mi piace .. ecc ecc ... ed ovviamente mi becco una bella macumba intestinale che mi ammazza. Dolori, vomito, diarrea e febbre ecc ecc .. risultato son tornato indietro con il peso ai minimi storici e forze NULLE (e ovviamente non ho corso per tutta settimana).
ora mi sto pian piano rimettendo in sesto, ho corso due volte in due giorni settimana. Ier l'altro, ad ora di pranzo, ho fatto 6 km un po' sotto i 5'/km per vedere come stavo. Son tornato con crampi allo stomaco ma per il resto stavo bene. Gambe doloranti comunque :-( come e' possibile ???
Ieri sera altra uscita perché prima di partire per l'Egitto avevo dato la mia parola per correre la 24x1 ora questo fine settimana. E .. senonaltro voglio esser sicuro di poter correre un ora intera senza vomitare. Ieri abbiamo fatto 5 km di riscaldamento e poi 6 km un poco sopra a 4:30/km e finito con due di defaticamento. Ok il percorso era leggermente ondulato ma ho fatto decisamente troppa fatica :-(
Oggi le gambe sono ok, anche se manipolandole un po' di indolenzimento c'è :-(. Il temuto dolore ai tendini non esiste per niente (YEEEEEEEAAAHHH, almeno quello).
Comunque oggi riposo e poi domani corro. Avrò l'onere e "onore" di correr la PRIMA delle 24 frazioni. Spero di trovare qualcuno che stia all'andatura che voglio tenere, e spero che un po' di pioggia tra stanotte e domani venga a rinfrescare e togliere l'afa. Mmmm addirittura se piovesse DURANTE la mia prima ora devo dire che sarebbe cosa decisamente a me gradita.
Comunque il morale c'è. Le due settimane di acciacchi son mentalmente digerite, con un po' di condizione spero di fare una gara in cui mi DIVERTO. Il resto ... quel che arriva arriva.
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venerdì 14 agosto 2009
QUASI secondo i piani
Questa settimana i piani della tabella non sono stati per il momento rispettati in modo letterale, tuttavia mi son discostato poco e son abbastanza soddisfatto del lavoro svolto.
Martedì doveva essere giornata di ripetute e mi sono unito al gruppo che le fa alla sera ma ... dopo il primo km ha iniziato a scendere qualche schizzolicchio di pioggia ... km 2 pioveva leggero ma costante .. e al terzo ha iniziato a venir giu' davvero forte. Di solito dal ritrovo al punto in cui si fanno le ripetute sono circa 4 km di corsa lenta, per poi fare gli allunghi, stavolta era chiaro che non aveva senso fare gli allunghi nelle pozzanghere e correre 10x600 in una piscina, così si è deciso di andare avanti e vedere come si metteva. Ovviamente si metteva MALE, la pioggia è diventata per un minuto anche grandine e la gente che passava in auto ci dava dei matti, vedendo 14 persone correre a testa bassa nel diluvio. Ovviamente poi, c'erano anche i ragazzacci che correvano nelle pozze e si divertivano a fare "i motoscafi". Dire che si faticava e ci si divertiva è semplicemente riduttivo. Al km 6 pausa di riflessione e decisione sotto un ponte. Risultato: si tira avanti ma le ripetute sono ufficialmente annullate, intanto una macchina di "amici" si accosta e ci prendono in giro. Lavati come siamo di proponiamo per lavargli la macchina .. ANCHE DENTRO !
Si riparte, e verso il km 8 la pioggia è quasi sparita ma di acqua per terra ne resta ancora tanta tanta e intanto il ritmo sale. L'umore è altissimo e anche più di prima scatta un tiro io tiri tu ... Alla fine completiamo 11.5 km prima di ritornare alle macchine e per strada ci becchiamo un arcobaleno bellissimo e paesaggi stupendi. E' uno di quei giorni che benedici il momento in cui hai deciso di correre. Pura vida.
Mercoledi' blando
Giovedì ... la rivincita delle ripetute.
SI parte e stavolta porto a termine il programma. Faccio i 10x600 e stavolta il fatto di recuperare solo 2 minuti alla fine si fa sentire. Per le mie possibilità son 10 ripetute fatte bene e forte e con poco margine residuo. Dai numeri direi che le ho corse circa in 2:17 di media, poi ovviamente l'ultima non conta ed è tirata di più ... non so resistere troppo alle provocazioni.
Per finire dovrei fare 20 km domenica ma ho anche un torneo di basket in spiaggia lo stesso giorno ... forse corro i 20 domani (sabato). E' da decidere.
Comunque continua il periodo buono, no infortuni e allenamenti che procedono. Incrociamo le dita !!!
Martedì doveva essere giornata di ripetute e mi sono unito al gruppo che le fa alla sera ma ... dopo il primo km ha iniziato a scendere qualche schizzolicchio di pioggia ... km 2 pioveva leggero ma costante .. e al terzo ha iniziato a venir giu' davvero forte. Di solito dal ritrovo al punto in cui si fanno le ripetute sono circa 4 km di corsa lenta, per poi fare gli allunghi, stavolta era chiaro che non aveva senso fare gli allunghi nelle pozzanghere e correre 10x600 in una piscina, così si è deciso di andare avanti e vedere come si metteva. Ovviamente si metteva MALE, la pioggia è diventata per un minuto anche grandine e la gente che passava in auto ci dava dei matti, vedendo 14 persone correre a testa bassa nel diluvio. Ovviamente poi, c'erano anche i ragazzacci che correvano nelle pozze e si divertivano a fare "i motoscafi". Dire che si faticava e ci si divertiva è semplicemente riduttivo. Al km 6 pausa di riflessione e decisione sotto un ponte. Risultato: si tira avanti ma le ripetute sono ufficialmente annullate, intanto una macchina di "amici" si accosta e ci prendono in giro. Lavati come siamo di proponiamo per lavargli la macchina .. ANCHE DENTRO !
Si riparte, e verso il km 8 la pioggia è quasi sparita ma di acqua per terra ne resta ancora tanta tanta e intanto il ritmo sale. L'umore è altissimo e anche più di prima scatta un tiro io tiri tu ... Alla fine completiamo 11.5 km prima di ritornare alle macchine e per strada ci becchiamo un arcobaleno bellissimo e paesaggi stupendi. E' uno di quei giorni che benedici il momento in cui hai deciso di correre. Pura vida.
Mercoledi' blando
Giovedì ... la rivincita delle ripetute.
SI parte e stavolta porto a termine il programma. Faccio i 10x600 e stavolta il fatto di recuperare solo 2 minuti alla fine si fa sentire. Per le mie possibilità son 10 ripetute fatte bene e forte e con poco margine residuo. Dai numeri direi che le ho corse circa in 2:17 di media, poi ovviamente l'ultima non conta ed è tirata di più ... non so resistere troppo alle provocazioni.
Per finire dovrei fare 20 km domenica ma ho anche un torneo di basket in spiaggia lo stesso giorno ... forse corro i 20 domani (sabato). E' da decidere.
Comunque continua il periodo buono, no infortuni e allenamenti che procedono. Incrociamo le dita !!!
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lunedì 10 agosto 2009
16 Settimane a Firenze !
Settimana passata è andata podisticamente bene
Gara al sabato - e quindi no vero lunghetto domenica
Lunedì riposo
Martedi' 4 km + 5 allunghi da 100 mt + 12x400 a 1'27" con recupero di 1'27"
Mercolediì corsa facile 9 km
Giovedì riposo
Venerdi' 9 km medio a 4:37 di media
Sabato riposo
Domenica 20 km molto collinari + partita a calcetto nel pomeriggio (massacrante).
E oggi .. email dal gruppone podisti triestini che volgiono far Firenze ... e .. mi si dice che MANCANO 16 settimane. E si comincia a strutturare sul serio gli allenamenti ! Wow, non me lo aspettavo gia' adesso. D'altronde mi trovo in un periodo abbastanza felice,, fisicamente senza infortuni e con una discreta voglia di correre :-)
Domenica è stato un bel 20. Son partito da casa e son subito salito, dopo 8 km di salita costante sono arrivato all'Obelisco, ho calcolato bene i tempi e qui ho trovato il gruppo che partiva da lì. Abbiamo il sentiero della Napoleonica assieme (e chi non conosce Trieste sappia che è bellissimo, si snoda sul costone con vista sul golfo ed e' al riparo dal sole si respirano "pini"). Siamo sbucati nel paesino di Prosecco e qui loro hanno continuato per i boschi per andare a Sagrado dove avrebbero fatto la LORO dose di salita, mentre io da lì ho preso la Strada in disccesa che mi ha portato giù fino alla costa. A quel punto avevo 19 km. Ne ho aggiunto uno per far cifra tonda e poi .... dopo un breve riposo TUFFO in mare.
Problema ... poi quando sono arrivati moglie e figli ero così allegro che non ho per nulla reintegrato, e a peggiorare le cose alle 16 non ho saputo dir di no' ad una partitella 4 contro 4 a calcetto in campo piccolo. Risultato: alle 18 ero decisamente senza forze. Una bella mangiata, una bella dormita e ... adesso son pronto per la mia ultima settimana di lavoro di agosto !
E poi ferie.
Questa settimana nelle tre sedute "dure" in teoria mi ripropongo di fare ripetute sui 600 mt, un medio da 12 e domenica un 20 km ma non altrettanto "nervoso" ..
vedremo
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mercoledì 5 agosto 2009
Buone sensazioni non mentono
Eccoci qui.
Buone sensazioni non mentono. Le sensazioni a cui mi riferisco sono quelle provate durante la staffetta 3x800x1 ora. Come ho scritto nel precedente post sono stato soddisfatto dei tempi e devo dire anche del modo in cui le ho corse. Il post gara poi anche è stato buono, leggero indolenzimento muscolare ma dopo un giorno di riposo ero già ok.
Ieri ho accettato di andare a fare le mie prove di ripetute assieme al gruppo. Da programma bisognava correre 12x400 con 3km di riscaldamento e 5 allunghi. Come ho gia' scritto in un precedente post il gruppo di cui faccio parte, che poi è il gruppo con cui andrò in trasferta a Firenze è composto da runners evoluti. Ieri per motivi di vacanze ecc ecc il gruppo era quello degli irriducibili, ovvero tutta gente bella velocina. Risultato ... mi sono allineato ai "più lenti" per la serie di ripetute e .. CI SONO RIUSCITO !
Ho corso 12 ripetute tutte tra 1'27" ed 1"28, con un ultima ripetuta più veloce (ero troppo contento).
Guardando i tempi del Garmin il recupero è stato di 1'27". Quindi praticamente una serie di ripetute 1:1.
Arrivato a casa e dopo aver scaricato i dati, oggi ho riflettuto sul fatto che se questo fosse stato una specie di test di Yasso ... ma non voglio illudermi. La BELLA cosa è che oggi non ho per niente le gambe super imballate come temevo; quindi le sensazioni di miglioramento che sentivo forse son corredate da risultati cronometrici che cominciano a girare meglio :-)
Boh ... vedremo, ne deve passare di acqua sotto i ponti.
Speriamo di tenere duro e .. di goderci questa estate.
lunedì 3 agosto 2009
3 x 800 x 1 ora
Dopo uno stop di allenamenti di dieci giorni credevo andasse peggio !
Invece l'ultima settimana sono riuscito ad andare a correre UNA VOLTA (sigh sigh) ma ho fatto comunque parecchia attivita' fisica (qualcuno più Alvin Dotto di me direbbe cross training). E ... siccome non avevo idea in che stati mi sarei trovato per la gara il giovedì ho deciso che quello che potevo fare era un mini-test per decidere su che tempi partire e cercare di tenere.
Quindi venerdì sera esco dall'ufficio alle 18 50 e decido di fare così ... 3 km facili di riscaldamento e poi 3 x 800 a 4' per vedere come stavo. Ho fatto le tre ripetute su percorso ondulato e con recupero attivo di 800 metri e ... accidenti è stato duro. Sapevo però che poteva essere anche una disabitudine alle ripetute e quindi il giorno prima della gara decido che sarei partito con il primo 800 a 4' a km .. per poi vedere.
Adesso viene il bello.
Sabato ... giorno della gara.
Caldo bestia e impossibile poter sottrarsi ad andare con la famiglia al mare ... dalle 11:30 alle 17:45 son a nuotare, far tuffi .. ecc ecc con i bimbi cercando però di contenermi ma in cuor mio temendo da morire di essere cotto e finito per la serata e con un leggero fastidio alla coscia destra.
Alle 18 10 prendo l'auto, lascio Leila e i bimbi al mare e vado verso Muggia. Appuntamento in partenza alle 18:30 - sparo previsto alle 19:30. Ore 18:20 mi chiama il terzo frazionista ... "Zac ? Dove te son ? Mi son in partenza, son solo ..." ... "Ok ok Toni, non preoccuparti quando parcheggio ti richiamo e ci si trova, tutto sotto controllo ..."
Ovviamente siamo giustissimi con i tempi. Mi cambio e mi presento in piazza alla partenza, ci si organizza un pochino, troviamo il primo frazionista e poi via .. si prova il giro come riscaldamento.
Il percorso è quello dell'anno precedente, ovvero BELLO.... ma .. pericolo di scivolare in partenza, calli strette salita di 50 metri dopo i primi 300 metri e tante tante tante maledette curve a gomito. Eppure il percorso in città vecchia mi piace e inizio con la testa a entrare in modalità gara.
Io parto come frazionista numero 2. Al primo giro non voglio strafare ma voglio andare ... mi pare di chiudere benino, faccio una media di 3'55 / km e purtroppo la sensazione è quella di aver fatto fatica, per essere stata la prima serie. Alla seconda le gambe girano bene, anche se c'è un umidità altissima e si suda e si sbuffa. La terza sto da Dio, la quarta si fatica tanto, ma ogni volta mangiucchio qualcosa sul giro precedente. Con la squadra che abbiamo so che faremo 7 giri e quindi mi sento confidente. Alla numero 4 ho davanti un podista triestino che mi sta sempre davanti ma per tutto il giro non perdo metri, fatico a bestia alla fine e gli mangio pure qualcosa. Vai Zac. Alla 5 ho davanti un altro che conosco - stessa solfa - ormai mi sento quella dose di cattiveria giusta. Chiudo con un settimo giro in cui non riesco a migliorare il giro 6 ma non perdo nemmeno. Alla fine anche se ne ho poco vorrei farne una ottava ... Peccato.
I risultati che metton fuori son menzogneri. Da Garmin il giro NON era da 800 metri mentre i conti a km che loro hanno fatto son arrotondati agli 800 metri .. comunque anche confrontando i tempi con gli altri facciamo la correzione ai tempi finali e ... YES ! Sono andato come volevo e forse un pelo meglio !
Ho tenuto una media di circa 3:45/km sulle 7 ripetute che per me non è affatto male anche visto che era sul lastricato, e con le curve e la salitina.
Mi spiace un sacco per Marco che non ha corso con noi, comunque Zanger ... ti abbiamo pensato !
Invece l'ultima settimana sono riuscito ad andare a correre UNA VOLTA (sigh sigh) ma ho fatto comunque parecchia attivita' fisica (qualcuno più Alvin Dotto di me direbbe cross training). E ... siccome non avevo idea in che stati mi sarei trovato per la gara il giovedì ho deciso che quello che potevo fare era un mini-test per decidere su che tempi partire e cercare di tenere.
Quindi venerdì sera esco dall'ufficio alle 18 50 e decido di fare così ... 3 km facili di riscaldamento e poi 3 x 800 a 4' per vedere come stavo. Ho fatto le tre ripetute su percorso ondulato e con recupero attivo di 800 metri e ... accidenti è stato duro. Sapevo però che poteva essere anche una disabitudine alle ripetute e quindi il giorno prima della gara decido che sarei partito con il primo 800 a 4' a km .. per poi vedere.
Adesso viene il bello.
Sabato ... giorno della gara.
Caldo bestia e impossibile poter sottrarsi ad andare con la famiglia al mare ... dalle 11:30 alle 17:45 son a nuotare, far tuffi .. ecc ecc con i bimbi cercando però di contenermi ma in cuor mio temendo da morire di essere cotto e finito per la serata e con un leggero fastidio alla coscia destra.
Alle 18 10 prendo l'auto, lascio Leila e i bimbi al mare e vado verso Muggia. Appuntamento in partenza alle 18:30 - sparo previsto alle 19:30. Ore 18:20 mi chiama il terzo frazionista ... "Zac ? Dove te son ? Mi son in partenza, son solo ..." ... "Ok ok Toni, non preoccuparti quando parcheggio ti richiamo e ci si trova, tutto sotto controllo ..."
Ovviamente siamo giustissimi con i tempi. Mi cambio e mi presento in piazza alla partenza, ci si organizza un pochino, troviamo il primo frazionista e poi via .. si prova il giro come riscaldamento.
Il percorso è quello dell'anno precedente, ovvero BELLO.... ma .. pericolo di scivolare in partenza, calli strette salita di 50 metri dopo i primi 300 metri e tante tante tante maledette curve a gomito. Eppure il percorso in città vecchia mi piace e inizio con la testa a entrare in modalità gara.
Io parto come frazionista numero 2. Al primo giro non voglio strafare ma voglio andare ... mi pare di chiudere benino, faccio una media di 3'55 / km e purtroppo la sensazione è quella di aver fatto fatica, per essere stata la prima serie. Alla seconda le gambe girano bene, anche se c'è un umidità altissima e si suda e si sbuffa. La terza sto da Dio, la quarta si fatica tanto, ma ogni volta mangiucchio qualcosa sul giro precedente. Con la squadra che abbiamo so che faremo 7 giri e quindi mi sento confidente. Alla numero 4 ho davanti un podista triestino che mi sta sempre davanti ma per tutto il giro non perdo metri, fatico a bestia alla fine e gli mangio pure qualcosa. Vai Zac. Alla 5 ho davanti un altro che conosco - stessa solfa - ormai mi sento quella dose di cattiveria giusta. Chiudo con un settimo giro in cui non riesco a migliorare il giro 6 ma non perdo nemmeno. Alla fine anche se ne ho poco vorrei farne una ottava ... Peccato.
I risultati che metton fuori son menzogneri. Da Garmin il giro NON era da 800 metri mentre i conti a km che loro hanno fatto son arrotondati agli 800 metri .. comunque anche confrontando i tempi con gli altri facciamo la correzione ai tempi finali e ... YES ! Sono andato come volevo e forse un pelo meglio !
Ho tenuto una media di circa 3:45/km sulle 7 ripetute che per me non è affatto male anche visto che era sul lastricato, e con le curve e la salitina.
Mi spiace un sacco per Marco che non ha corso con noi, comunque Zanger ... ti abbiamo pensato !
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lunedì 20 luglio 2009
Orbene ...
Orbene,
giugno è stato un mese intenso di allenamenti - qualche gara, ma più in generale belle sgroppate podistiche che però piano piano e sempre di più hanno dovuto rosicare tempo ad altri impegni e per riuscire a correre con un po' di tranquillità ho dovuto davvero far sacrifici di tempo da dedicare alla famiglia o al riposo ...
Poi .. poi è arrivato luglio e qui è stato delirio. I bimbi da seguire, senza aiuto di nonni e parenti e con due genitori che devono lavorare è davvero un impegno grosso - a questo si è aggiunto un periodo di lavoro che praticamente sta vedendo culminare tanti sforzi preparativi di tutto l'anno proprio prima di agosto .. quindi ? Quindi piano piano le uscite a settimana non sono mai state 4 per settimana, e poi nemmeno 3 .. e poi .. per 10 gg non son riuscito nemmeno ad andare a correre.
Sulle vicende lavorative e di mia salute fisica e nervosa tralascio di commentare, ma .. e' stata dura.
Adesso piano piano sto riuscendo a mettere due uscite a settimana di nuovo, e la scorsa settimana addirittura tre, di cui una alla sera tardi, una ad ora di pranzo con 36 gradi (ma erano solo 8 km) e .. FINALMENTE domenica questa sono riuscito a correre 19 km e fare un percorso che tanto volevo fare.
Son partito da casa e ho iniziato a salire, fino ad arrivare sull'altopiano - quindi da li' ho proseguito sulla mitica "Strada Napoleonica" che è uno dei luoghi simbolo dei runners e dei joggers triestini. Inoltre, per i non triestini, aggiungo che questo percorso, interamente ristrutturato ed in brecciolino, corre sul costone dell'altopiano triestino ed e' anche la mecca dei climbers in quanto verso la fine passa per delle bellissime e comodissime pareti che sono palestre naturali di roccia .. insomma UNA GIOIA. Da qui ho corso fino a Prosecco, per poi imboccare la "Strada del Friuli" scendere fino al faro .. e poi finire in riva al mare dopo essere disceso da c.ca 400 mt sul livello del mare del santuario di Monte Grisa, fino ... giu' nel nostro Golfo per un tuffo ristoratore. Insomma .. dopo un mese finalmente un'uscita VERA.
Adesso sta settimana vorrei rifare un medio ed una prova di ripetute sugli 800 visto che il primo Agosto mi aspetta una 3x800 x 1 ora che ... anche se in teoria è fatta senza scopi di far il tempo ... bhe .. fa sempre fastidio non correre come si vuole .. nevvero ??
ok .. e prometto che riprendo a bloggare !!
Dai, che forse un po' alla volta si torna a correre.
Per la cronaca ho fatto il possibile per fare cross training, ma ne parlero' prossimamente !
Ciaoooo
giugno è stato un mese intenso di allenamenti - qualche gara, ma più in generale belle sgroppate podistiche che però piano piano e sempre di più hanno dovuto rosicare tempo ad altri impegni e per riuscire a correre con un po' di tranquillità ho dovuto davvero far sacrifici di tempo da dedicare alla famiglia o al riposo ...
Poi .. poi è arrivato luglio e qui è stato delirio. I bimbi da seguire, senza aiuto di nonni e parenti e con due genitori che devono lavorare è davvero un impegno grosso - a questo si è aggiunto un periodo di lavoro che praticamente sta vedendo culminare tanti sforzi preparativi di tutto l'anno proprio prima di agosto .. quindi ? Quindi piano piano le uscite a settimana non sono mai state 4 per settimana, e poi nemmeno 3 .. e poi .. per 10 gg non son riuscito nemmeno ad andare a correre.
Sulle vicende lavorative e di mia salute fisica e nervosa tralascio di commentare, ma .. e' stata dura.
Adesso piano piano sto riuscendo a mettere due uscite a settimana di nuovo, e la scorsa settimana addirittura tre, di cui una alla sera tardi, una ad ora di pranzo con 36 gradi (ma erano solo 8 km) e .. FINALMENTE domenica questa sono riuscito a correre 19 km e fare un percorso che tanto volevo fare.
Son partito da casa e ho iniziato a salire, fino ad arrivare sull'altopiano - quindi da li' ho proseguito sulla mitica "Strada Napoleonica" che è uno dei luoghi simbolo dei runners e dei joggers triestini. Inoltre, per i non triestini, aggiungo che questo percorso, interamente ristrutturato ed in brecciolino, corre sul costone dell'altopiano triestino ed e' anche la mecca dei climbers in quanto verso la fine passa per delle bellissime e comodissime pareti che sono palestre naturali di roccia .. insomma UNA GIOIA. Da qui ho corso fino a Prosecco, per poi imboccare la "Strada del Friuli" scendere fino al faro .. e poi finire in riva al mare dopo essere disceso da c.ca 400 mt sul livello del mare del santuario di Monte Grisa, fino ... giu' nel nostro Golfo per un tuffo ristoratore. Insomma .. dopo un mese finalmente un'uscita VERA.
Adesso sta settimana vorrei rifare un medio ed una prova di ripetute sugli 800 visto che il primo Agosto mi aspetta una 3x800 x 1 ora che ... anche se in teoria è fatta senza scopi di far il tempo ... bhe .. fa sempre fastidio non correre come si vuole .. nevvero ??
ok .. e prometto che riprendo a bloggare !!
Dai, che forse un po' alla volta si torna a correre.
Per la cronaca ho fatto il possibile per fare cross training, ma ne parlero' prossimamente !
Ciaoooo
mercoledì 27 maggio 2009
diamoci dentro
Con la calura e zitti zitti stiam tornando a darci dentro.
Ho avuto uno stop per forti problemi di allergia che davvero rendevano i miei allenamenti uno scolo nasale ed una ricerca di ossigeno più che ogni altra cosa ... ed io cerco sempre di stare senza inalare il maledetto antiasmatico ...
OK - adesso le fioriture stan cominciando a darmi pace e forse comincia un po' a fiorire la mia voglia di correre. Adesso la lotta e' contro il caldo, ma quella va bene .. anche perché contro il caldo è una lotta alla pari con ogni altro che corre con me .. hehe.
Comunque due domeniche fa mi son divertito a fare un lunghetto da 15 km molto collinare ed in compagnia di un sacco di runners -è stato fatto lì soprattutto per provare il percorso di una gara locale, poi in settimana un medio corto, una corsa leggera e poi un medio normale (con tanta fatica).
Questa domenica un lunghetto da 20 km fatto molto molto presto al mattino (5:15 AM) e per una volta mi son messo il cardio addosso e .. stavolta mi ha davvero confortato vedere che poco sopra ai 5 di media son stato sui 146 bpm di media .. BENE BENE ... asma maledetta stai cominciando a sparire !!!
Poi martedì (ieri) ripetute - faceva un caldo mortale ma ho fatto 25 min di riscaldamento in compagnia, alcuni allunghi e poi 8 x 400 corsi attorno a 3:50/km di media (1:32 circa). Visto il caldone e la mia condizione, non male, anche se ho dovuto faticar tanto per tenere star col gruppo (loro facevano i 500). Se riesco a dar continuità al lavoro, son contento.
Intanto finalmente percepisco che a Marco inizia a prudere di correre e far qualcosa di diverso che km e km e km di lento ... tanto so che presto mi dara' un sacco di filo da torcere .. se non addirittura mi toccherà vedere il suo sedere davanti a me nelle gare . Ma va bene cosi' ! non vedo l'ora !! Vai Marco
Bravi tutti e forza ai miei amici di corse e quelli di blog che correranno la Cortina Dobbiacco !
Vi leggerò con grande attenzione. Ho visto che il meteo dovrebbe esser buono - fresco - e magari con qualche goccia di pioggia ma ... Pasteo .. dopo Treviso un po' di pioggia estiva sarà solo una divertente leggera doccia per te ! vero ?
buone co(r)se a tutti
Ho avuto uno stop per forti problemi di allergia che davvero rendevano i miei allenamenti uno scolo nasale ed una ricerca di ossigeno più che ogni altra cosa ... ed io cerco sempre di stare senza inalare il maledetto antiasmatico ...
OK - adesso le fioriture stan cominciando a darmi pace e forse comincia un po' a fiorire la mia voglia di correre. Adesso la lotta e' contro il caldo, ma quella va bene .. anche perché contro il caldo è una lotta alla pari con ogni altro che corre con me .. hehe.
Comunque due domeniche fa mi son divertito a fare un lunghetto da 15 km molto collinare ed in compagnia di un sacco di runners -è stato fatto lì soprattutto per provare il percorso di una gara locale, poi in settimana un medio corto, una corsa leggera e poi un medio normale (con tanta fatica).
Questa domenica un lunghetto da 20 km fatto molto molto presto al mattino (5:15 AM) e per una volta mi son messo il cardio addosso e .. stavolta mi ha davvero confortato vedere che poco sopra ai 5 di media son stato sui 146 bpm di media .. BENE BENE ... asma maledetta stai cominciando a sparire !!!
Poi martedì (ieri) ripetute - faceva un caldo mortale ma ho fatto 25 min di riscaldamento in compagnia, alcuni allunghi e poi 8 x 400 corsi attorno a 3:50/km di media (1:32 circa). Visto il caldone e la mia condizione, non male, anche se ho dovuto faticar tanto per tenere star col gruppo (loro facevano i 500). Se riesco a dar continuità al lavoro, son contento.
Intanto finalmente percepisco che a Marco inizia a prudere di correre e far qualcosa di diverso che km e km e km di lento ... tanto so che presto mi dara' un sacco di filo da torcere .. se non addirittura mi toccherà vedere il suo sedere davanti a me nelle gare . Ma va bene cosi' ! non vedo l'ora !! Vai Marco
Bravi tutti e forza ai miei amici di corse e quelli di blog che correranno la Cortina Dobbiacco !
Vi leggerò con grande attenzione. Ho visto che il meteo dovrebbe esser buono - fresco - e magari con qualche goccia di pioggia ma ... Pasteo .. dopo Treviso un po' di pioggia estiva sarà solo una divertente leggera doccia per te ! vero ?
buone co(r)se a tutti
martedì 12 maggio 2009
ripetute in prestito
Non ho ancora un vero programma su carta da seguire e così ancora per questa settimana e forse la prossima navigo un poco a vista, a sensazione, e cercando di fare lavori che avevo voglia di provare.
Oggi ho preso "in prestito" il lavoro svolto da un altro podista con cui sono in contatto, anche perché davvero non ho mai corso un 3000 e non so cosa aspettarmi. Per questo, anche se non è il giusto lavoro preparatorio, voglio provare a sentire un po' il ritmo che potrei tenere in una gara del genere.
Ma torno al lavoro - Il programma era quello di un 3k di riscaldamento + (2000 a 4:30 + 1000 a 5:00)x2 + 1000 a 5'/km + 1000 "veloci", per poi finire con 2k lenti.
Note: i 1000 di recupero a 5' in teoria dovrebbero essere "corsa rigenerante" ma per me 5' e' RM e, per essere onesti, non ci muoio ma non è nemmeno che quel ritmo mi riporti i battiti "a riposo", specialmente se corsi dopo uno sforzo un po' più importante. E poi non ho fatto sto lavoro in pista ma con un po' di saliscendi (tanto per farsi del male).
Risultato, uno sforzo che quantificherei attorno all 85-90% anche visto il fatto che ho corso a mezzogiorno. Davvero alla fine dei 12 km spalmati come descritto sopra ero abbastanza piallato.
Per quanto riguarda il compito ho cercato di essere il più diligente possibile perché mi han tirato le orecchie e mi han detto che devo imparare a tenere bene i ritmi altrimenti ... bhe è una lunga storia ma mi han fatto capire quanto importante sia. comunque ecco il resoconto.
3 km a 5:34/km
2 km a 4:23/km
1000 a 5:02/km
2 km a 4:26/km
1000 a 4:58/km
1000 a 4:17/km
2000 finali a 5:22/km
Gli ultimi 2000 in realtà non sono stati costanti perchè li stavo facendo a circa 5:45 quando negli ultimi 600 mt ho incontrato Giuliano (runner da 1:13 sulla mezza ma che si cimenta soprattutto su 5000/10000). Stava facendo scarico e, al solito come tanti sportivi veri e forti, è stato superdisponibile e supergentile e, al solito, ha dimostrato di portare grande rispetto anche per chi non ha fatto atletica da sempre ma ama sto sport e lo onora con sudore e fatica ... e così mi son accodato a lui per chiacchierare fino alla fine dei miei 12 e mi ha dato consigli sui percorsi da 2k che ci sono in bosco (senza doverli fare come ho fatto io oggi, in statale e con saliscendi). Che gioia andare con gente del genere che accarezza il suolo quando corre.
Alla fin fine ... contento di aver tenuto l'allenamento esattamente come volevo e al tempo stesso mi sento un po' una pippa per la fatica che faccio. Domani riposo e giovedì un qualcosa di più agile. Poi vediamo come si mette per sabato. E .. intanto continuo la cura antiasma prescrittami :-(
buone corse a tutti e .. ok .. lo dico, son sincero. In particolare a quelli che mi leggono e mi danno consigli e bacchettate.
Oggi ho preso "in prestito" il lavoro svolto da un altro podista con cui sono in contatto, anche perché davvero non ho mai corso un 3000 e non so cosa aspettarmi. Per questo, anche se non è il giusto lavoro preparatorio, voglio provare a sentire un po' il ritmo che potrei tenere in una gara del genere.
Ma torno al lavoro - Il programma era quello di un 3k di riscaldamento + (2000 a 4:30 + 1000 a 5:00)x2 + 1000 a 5'/km + 1000 "veloci", per poi finire con 2k lenti.
Note: i 1000 di recupero a 5' in teoria dovrebbero essere "corsa rigenerante" ma per me 5' e' RM e, per essere onesti, non ci muoio ma non è nemmeno che quel ritmo mi riporti i battiti "a riposo", specialmente se corsi dopo uno sforzo un po' più importante. E poi non ho fatto sto lavoro in pista ma con un po' di saliscendi (tanto per farsi del male).
Risultato, uno sforzo che quantificherei attorno all 85-90% anche visto il fatto che ho corso a mezzogiorno. Davvero alla fine dei 12 km spalmati come descritto sopra ero abbastanza piallato.
Per quanto riguarda il compito ho cercato di essere il più diligente possibile perché mi han tirato le orecchie e mi han detto che devo imparare a tenere bene i ritmi altrimenti ... bhe è una lunga storia ma mi han fatto capire quanto importante sia. comunque ecco il resoconto.
3 km a 5:34/km
2 km a 4:23/km
1000 a 5:02/km
2 km a 4:26/km
1000 a 4:58/km
1000 a 4:17/km
2000 finali a 5:22/km
Gli ultimi 2000 in realtà non sono stati costanti perchè li stavo facendo a circa 5:45 quando negli ultimi 600 mt ho incontrato Giuliano (runner da 1:13 sulla mezza ma che si cimenta soprattutto su 5000/10000). Stava facendo scarico e, al solito come tanti sportivi veri e forti, è stato superdisponibile e supergentile e, al solito, ha dimostrato di portare grande rispetto anche per chi non ha fatto atletica da sempre ma ama sto sport e lo onora con sudore e fatica ... e così mi son accodato a lui per chiacchierare fino alla fine dei miei 12 e mi ha dato consigli sui percorsi da 2k che ci sono in bosco (senza doverli fare come ho fatto io oggi, in statale e con saliscendi). Che gioia andare con gente del genere che accarezza il suolo quando corre.
Alla fin fine ... contento di aver tenuto l'allenamento esattamente come volevo e al tempo stesso mi sento un po' una pippa per la fatica che faccio. Domani riposo e giovedì un qualcosa di più agile. Poi vediamo come si mette per sabato. E .. intanto continuo la cura antiasma prescrittami :-(
buone corse a tutti e .. ok .. lo dico, son sincero. In particolare a quelli che mi leggono e mi danno consigli e bacchettate.
lunedì 11 maggio 2009
Che settimana Sarà ?
Boh -
sto fine settimana, ora di pranzo, faceva un caldo bestia qui a TS. Così, siccome la domenica sarei stato fuori per un ritrovo di tutti e 5 !!!! noi fratelli ho deciso di andar a correre il sabato.
Ovviamente ora di pranzo perche' dalle 07 AM in poi ho lavorato a montare il calcetto (divertentissimo) per i due draghi (figli Jacopo e Mattia) e poi .. poi ovviamente lo si prova ... e prima ? Prima Mattia si è svegliato alle 5:45 e quindi non si poteva uscire. ok ok .. dunque son uscito alle 14 con quella che avrei inserito in un medio (non troppo tirato) anche un 2000 metri più impegnativi per vedere a che punto sto con i ritmi più veloci. Ho messo giù un 2000 metri che mi ha letteralmente e TRISTEMENTE lasciato senza fiato. Complice anche un po' di fondo d'asma mi son trovato davvero a boccheggiare. Sabato ci sarebbe una gara di 3000 in pista valida per Coppa Trieste ma sono un po' scettico. Per la cronaca (ridete pure) ho fatto i 2000 in 4:11 4:01. Sono ancora un po' duro da Trieste ma speravo di poter contare di stare sui 4:05 - 4:10 sabato. Anche perche' non ho mai corso un 3000 prima (ri-ridete pure). Avendo fatto un 5x1000 sotto tra 3:50 e 3:58 in preparazione della maratona non credevo di esser messo così male ... eh si .. sarà proprio il caso che con la bella stagione si lavori tanto sui cambi di ritmo e lavori più rapidi. Bisogna far pompare sto cuore
e ... nel frattempo la spirometria fatta per lavoro ha detto che medi e grandi bronchi sono infiammati ... :-(
Io ODIO l'asma.
E prima di andare a nanna ieri .. ho dovuto fare PUFF, :-( almeno così non si fischia mentre si respira dai.
per i programmi della settimana .. non so che fare. Intanto oggi sarà corsa leggera. Poi domani avrei in programma la seduta "specifica" ma non so ancora cosa piazzarci. Poi forse un medio più tirato giovedì e ... chissà mai che alla fin fine non decida comunque di far brutta figura e andar a correre sto benedetto 3000. Boh
giovedì 7 maggio 2009
Tempo di ...
E vabbè, tempo di ...
tempo di mettere a frutto quello che si è "imparato" domenica. Tempo di alzare la testa e meditare la rivincita, e poi tempo di riabbassarla per darsi da fare per le prossime mete.
Vediamo di spiegarlo ... So di essere migliorato in questo periodo, e se penso che la mia prima maratona è stata meno di 6 mesi fa, e non sapevo neanche cosa volesse dire correrne una e come fossi arrivato alla fine (di spirito più che anche di fisico), bhe, allora mi consola vedere che son progredito. Detto questo non sono soddisfatto di me per come ho gestito dal punto di vista mentale la crisi di Trieste. Tuttavia è andata, punto, fine.
Adesso ci sono alcune risoluzioni che sono quasi state prese.
1 - Adesso competizioni più agili per un po' di tempo.
2 - Maratona in Autunno
3 - Qualche cambiamento nell'organizzazione degli allenamenti.
Non serve che scriva molto in proposito ed un po' alla volta spero che sia chiaro come si svolgeranno i punti di cui sopra. Per il punto 3 diciamo che sicuramente passerò dalle striminzite 3 sedute per settimana (di cui più di qualche volta una era fatta in tutta velocità), a 4. Familiarmente ho capito come poterlo fare, e comunque questo non porterà neanche via tempo al mio lavoro, quindi è decisamente un must. Inoltre la corsa per me è così tanto fonte di piacere anche nella sua rude durezza che .. ne beneficia comunque anche tutta la mia vita al contorno.
Per il resto, ho messo in archivio le mie passate scarpe, le Saucony Progrid Triumph che ho tanto amato e che mi hanno portato a spasso per tre maratone tre !! + qualche mezza + varie gare più corte.
Dopo aver tentato di passare a scarpe diverse ed esserne insoddisfatto, una delle cose buone che ho fatto è stato ri-acquistarne un paio. Così adesso mi trovo ad avere 2 paia, di cui un paio per allenamenti medi e eventualmente qualche gara e le nuove Saucony per gare a cui tengo di più e in prospettiva per l'autunno.
Ringrazio quelli che mi han visto giù e .. hehehe si son davvero preoccupati perché è raro vedermi non raggiante e "cattivo dentro" per cose di corsa .. e mi son stati vicini ed invece di sfottere per una volta han voluto esser loro a motivarmi (anche ridendo e dicendomi che la pagherò per questo :-).
E poi .. e poi ieri ho fatto un uscita con Marco e le donzelle. Facile, lenta, qualche saliscendi e .. ho visto ancora una volta che il Zanger è un ganzo ! Spero davvero che per la maratona autunnale si possa fare la trasferta assieme - ma stiam buoni, la strada è lunga e per adesso usiamo l'estate per quei lavori che servono per arrivarci per bene.
E poi .. ho parlato con Piero, Sandro e gli altri e mi vogliono fortemente nelle loro uscite (anche se son ancora BEN dietro a loro), questo per me è importante perché so che da solo non saprei probabilmente fare un lavoro strutturato, e la mia passione, entusiasmo, e passionalità mi porterebbe a essere attratto dal far questo e quello .. e poi quello .. ecc ecc .. e al di là della mia determinazione il "focus" su un obiettivo è importante per una gara e una disciplina che merita rispetto come "Lei".
E poi ... ok .. poi fremo per correre la gara di Coppa Trieste di questo fine settimana, anche se si tratterebbe di un 3000 in pista e sicuramente non mi troverei ad avere neanche quel briciolo di brillantezza che talvolta posso avere
E poi ... è tempo di risolvere sto problemino fisico interno che mi assilla da tempo, quindi ho deciso di farmi vedere. Non credo che abbia o possa condizionare la mia corsa, ma se anche solo mette un tarlo in testa ogni tanto ... non e' mai bello aver tarli quando devi correrne 42 e vuoi far bene.
Per ora è quanto.
Il tempo è bello, la voglia di pantaloncini corti e correre è alta, dai riabbassiamo la testa e diamoci dentro, adesso abbiam già perso abbastanza tempo a scrivere :-)
tempo di mettere a frutto quello che si è "imparato" domenica. Tempo di alzare la testa e meditare la rivincita, e poi tempo di riabbassarla per darsi da fare per le prossime mete.
Vediamo di spiegarlo ... So di essere migliorato in questo periodo, e se penso che la mia prima maratona è stata meno di 6 mesi fa, e non sapevo neanche cosa volesse dire correrne una e come fossi arrivato alla fine (di spirito più che anche di fisico), bhe, allora mi consola vedere che son progredito. Detto questo non sono soddisfatto di me per come ho gestito dal punto di vista mentale la crisi di Trieste. Tuttavia è andata, punto, fine.
Adesso ci sono alcune risoluzioni che sono quasi state prese.
1 - Adesso competizioni più agili per un po' di tempo.
2 - Maratona in Autunno
3 - Qualche cambiamento nell'organizzazione degli allenamenti.
Non serve che scriva molto in proposito ed un po' alla volta spero che sia chiaro come si svolgeranno i punti di cui sopra. Per il punto 3 diciamo che sicuramente passerò dalle striminzite 3 sedute per settimana (di cui più di qualche volta una era fatta in tutta velocità), a 4. Familiarmente ho capito come poterlo fare, e comunque questo non porterà neanche via tempo al mio lavoro, quindi è decisamente un must. Inoltre la corsa per me è così tanto fonte di piacere anche nella sua rude durezza che .. ne beneficia comunque anche tutta la mia vita al contorno.
Per il resto, ho messo in archivio le mie passate scarpe, le Saucony Progrid Triumph che ho tanto amato e che mi hanno portato a spasso per tre maratone tre !! + qualche mezza + varie gare più corte.
Dopo aver tentato di passare a scarpe diverse ed esserne insoddisfatto, una delle cose buone che ho fatto è stato ri-acquistarne un paio. Così adesso mi trovo ad avere 2 paia, di cui un paio per allenamenti medi e eventualmente qualche gara e le nuove Saucony per gare a cui tengo di più e in prospettiva per l'autunno.
Ringrazio quelli che mi han visto giù e .. hehehe si son davvero preoccupati perché è raro vedermi non raggiante e "cattivo dentro" per cose di corsa .. e mi son stati vicini ed invece di sfottere per una volta han voluto esser loro a motivarmi (anche ridendo e dicendomi che la pagherò per questo :-).
E poi .. e poi ieri ho fatto un uscita con Marco e le donzelle. Facile, lenta, qualche saliscendi e .. ho visto ancora una volta che il Zanger è un ganzo ! Spero davvero che per la maratona autunnale si possa fare la trasferta assieme - ma stiam buoni, la strada è lunga e per adesso usiamo l'estate per quei lavori che servono per arrivarci per bene.
E poi .. ho parlato con Piero, Sandro e gli altri e mi vogliono fortemente nelle loro uscite (anche se son ancora BEN dietro a loro), questo per me è importante perché so che da solo non saprei probabilmente fare un lavoro strutturato, e la mia passione, entusiasmo, e passionalità mi porterebbe a essere attratto dal far questo e quello .. e poi quello .. ecc ecc .. e al di là della mia determinazione il "focus" su un obiettivo è importante per una gara e una disciplina che merita rispetto come "Lei".
E poi ... ok .. poi fremo per correre la gara di Coppa Trieste di questo fine settimana, anche se si tratterebbe di un 3000 in pista e sicuramente non mi troverei ad avere neanche quel briciolo di brillantezza che talvolta posso avere
E poi ... è tempo di risolvere sto problemino fisico interno che mi assilla da tempo, quindi ho deciso di farmi vedere. Non credo che abbia o possa condizionare la mia corsa, ma se anche solo mette un tarlo in testa ogni tanto ... non e' mai bello aver tarli quando devi correrne 42 e vuoi far bene.
Per ora è quanto.
Il tempo è bello, la voglia di pantaloncini corti e correre è alta, dai riabbassiamo la testa e diamoci dentro, adesso abbiam già perso abbastanza tempo a scrivere :-)
lunedì 4 maggio 2009
Passeggiata amara
Probabilmente doveva succedere.
Probabilmente prima o dopo se uno vuole correre, bisogna mettere in conto anche queste cose. Eppure moralmente fa male.
Son stato male dopo essermi sentito tranquillo ed in relativo controllo, fin dopo la mezza. Troppo presto per una crisi da affaticamento, eppure son stato male. Stomaco, crampetti addominali e la luce che si spegne e le forze che se ne vanno. Ho provato a reagire ma niente, non c'ero più di testa e non stavo bene. Da lì è stata una passeggiata .. da incavolato e rassegnato, intervallata a dei tratti di "corsa".
Non sono proprio dell'umore di descrivere nulla. E sono un po' a terra.
Gli ultimi due tre km stavo meglio, e mi son perfino permesso il lusso di cercare di esser brillante all'arrivo in Piazza .. almeno quello. Infatti oggi non fanno quasi nemmeno male le gambe per niente. Che patetico.
Ci devo pensare su. Probabilmente voglio dedicare da qui alla stagione calda a gare più corte e sviluppare un po' di brillantezza. Poi con calma preparare una "autunnale" ma ora son anche troppo giu' per pensarci.
E poi ... avrei davvero voluto ritirarmi, ho anche aspettato per farlo, ma non mi ero mai reso conto che se vuoi ritirarti alla fin fine ci metti quasi più tempo che a far "La Passeggiata".
Per chi volesse saperlo, il tempo finale è stato un po' superiore alle 4 ore. Unica nota positiva all'arrivo ho trovato Matteo, il compare di Alvin e almeno mi son divertito a tirare un po' il giro in Piazza con lui, mi è sembrato uno in gamba e molto simpa. L'unico sorriso dalla mezza alla fine. Ciao a Matteo e mi spiace non essermi fermato a salutarti.
Probabilmente prima o dopo se uno vuole correre, bisogna mettere in conto anche queste cose. Eppure moralmente fa male.
Son stato male dopo essermi sentito tranquillo ed in relativo controllo, fin dopo la mezza. Troppo presto per una crisi da affaticamento, eppure son stato male. Stomaco, crampetti addominali e la luce che si spegne e le forze che se ne vanno. Ho provato a reagire ma niente, non c'ero più di testa e non stavo bene. Da lì è stata una passeggiata .. da incavolato e rassegnato, intervallata a dei tratti di "corsa".
Non sono proprio dell'umore di descrivere nulla. E sono un po' a terra.
Gli ultimi due tre km stavo meglio, e mi son perfino permesso il lusso di cercare di esser brillante all'arrivo in Piazza .. almeno quello. Infatti oggi non fanno quasi nemmeno male le gambe per niente. Che patetico.
Ci devo pensare su. Probabilmente voglio dedicare da qui alla stagione calda a gare più corte e sviluppare un po' di brillantezza. Poi con calma preparare una "autunnale" ma ora son anche troppo giu' per pensarci.
E poi ... avrei davvero voluto ritirarmi, ho anche aspettato per farlo, ma non mi ero mai reso conto che se vuoi ritirarti alla fin fine ci metti quasi più tempo che a far "La Passeggiata".
Per chi volesse saperlo, il tempo finale è stato un po' superiore alle 4 ore. Unica nota positiva all'arrivo ho trovato Matteo, il compare di Alvin e almeno mi son divertito a tirare un po' il giro in Piazza con lui, mi è sembrato uno in gamba e molto simpa. L'unico sorriso dalla mezza alla fine. Ciao a Matteo e mi spiace non essermi fermato a salutarti.
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sabato 2 maggio 2009
Poche parole.
Poche parole.
1 - l'altimetria del percorso.
2 - La divisa è pronta per domattina.
a proposito del punto 1
ho deciso quello che è il sogno, il piano della gara, il mio target.
Andare da km 1 fino alle prime salite tra 4:55/km e 5:00/km (fino a km 19 circa)
Salire ad un ritmo di 5:10 - 5:15 (fino a km 25 circa)
Arrivati sulla cima della costiera iniziare l'avvicinamento vero verso trieste per la strada che conosco da una vita mettendomi a 4:55/km o leggermente sotto (fino a km 35 o 35.5).
A km 35 circa c'e' il cambio di pendenza che potrebbe ammazzarmi. Da qui sarà (immagino) volontà, fatica e determinazione. Se ne avremo nelle gambe da LI' si deve lottare per tenere duro e portare a casa un tempo che mi dia soddisfazione.
Farà caldo.
Ho deciso di bere un po' d'acqua ad ogni ristoro già da subito. Avrò un gel con me.
Spero di incontrare il serpentone della non competitiva negli ultimi km e che magari mi aiuti.
Ho mangiato abbastanza giusto anche se ho un problema fisico interno che mi ha tormentato negli ultimi due giorni.
pronti, via.
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giovedì 30 aprile 2009
Lavoro, tensione, concentrazione, tentato riposo
E così siamo nell'ultima settimana. Credevo di fare puro puro scarico ma i 3x1500 fatti assieme al gruppo si sono rivelati più impegnativi di quello che credevo. O meglio, sono stati fatti in modo più intenso di quanto credevo di dover fare, anche se per fortuna mi sentivo davvero bene. Ma andiamo con ordine.
Domenica i 19 km con progressione finale; lunedì riposo, e, da parte mia, una ricerca di ripiegarmi dentro per capire come stavo, per percepire qualunque segno mi volesse dare il corpo. Tutto è andato bene e martedì son andato al lavoro portandomi la roba per correre, con l'idea di fare i 3x1500 nel pomeriggio.
La giornata è stata uggiosa ma non prometteva male, la temperatura era attorno ai 14-16 gradi e sebbene ci fosse prevista pioggia, per tutto il giorno c'è stato solo un leggero piovvigginare. Alle 17:25 lascio il laboratorio per andare in campo sportivo con la sicurezza che avrei trovato i runners del mio gruppo (e quelli camminano forte). In realtà mentre mi cambiavo ho trovato solo un altro di noi e .. come siamo usciti ci siam guardati negli occhi ... pioveva, e anche bene, ed era chiaro che non avrebbe smesso.
I 20 min di riscaldamento con lui (+ un amico che si è aggregato) son stati decisamente percorsi più velocemente di quello che pensavo di fare, un po' sotto ai 5/km tanto per intenderci. Il fatto è che questi hanno una media maratona da poco più di 4'/km mentre per me .. è un altro paio di maniche. Comunque decisamente l'andatura mi era facile, se non fosse che eravamo bagnati come pulcini. Quasi alla fine del riscaldamento sono comparsi tutti gli altri, e tra questi anche Piero, che a causa di un infortunio non può correre. Mi terrà i tempi. Bene.
Faccio i 3x1500 rec 800 sbuffando poco e schizzando acqua. I tempi delle tre rip sono percorsi alla media di 4:13, 4:16, 4:09. A me sembran tempi un po' troppo tirati per i capelli ma effettivamente la fatica percepita è poca. Finisco allagato e contento.
Il mercoledì è giorno di grandi avvenimenti, ho il numero di pettorale che sarà il 325. Ho un sacco di amici runners con cui si scambiano nervosi commenti pregara, e sento di voler provarci davvero ... poi purtroppo capita un casino davvero davvero grosso sul lavoro che mi fa preoccupare .. la notte non dormirò.
Oggi ancora pensiero su cose di lavoro (di cui non voglio parlare qui) io prendo troppo a cuore le cose e tutto questo mi ha spossato. Forse più tardi, in serata, vado a prendere il pacco gara giù in città. Tanto per farmi un giro e rinfrescare la mente. Sta settimana a Treiste c'è stata la gara del Triathlon, la gara dei ragazzi, ieri in piazza la 10x1000 .. insomma la settimana sportiva di Trieste è in pieno svolgimento.
domani conto di fare una corsetta davvero leggera di scarico, praticamente un riscaldamento con magari qualche allungo, e basta ...
Dai .. dai dai dai dai ..
stavolta voglio provare a spremere quel che ho ..
ogni maratona per me ha stimoli diversi e questa come titolo vuole avere questo. Infatti finora ho sempre voluto obiettivi che quasi sapevo facili da raggiungere mentre per la prima volta proverò qualcosa di più stavolta e .. se dovessi sbagliare .. avrò imparato qualcosa, .. comunque ci credo, fino all'ultima goccia di sudore ! Si Pasteo, domenica vendo cara la pellaccia.
PS .. e' previsto il sole. Probabilmente tanto sole. Vabbè .. vuol dire che Giancarlo ci avrà visto giusto (un'altra volta).
Domenica i 19 km con progressione finale; lunedì riposo, e, da parte mia, una ricerca di ripiegarmi dentro per capire come stavo, per percepire qualunque segno mi volesse dare il corpo. Tutto è andato bene e martedì son andato al lavoro portandomi la roba per correre, con l'idea di fare i 3x1500 nel pomeriggio.
La giornata è stata uggiosa ma non prometteva male, la temperatura era attorno ai 14-16 gradi e sebbene ci fosse prevista pioggia, per tutto il giorno c'è stato solo un leggero piovvigginare. Alle 17:25 lascio il laboratorio per andare in campo sportivo con la sicurezza che avrei trovato i runners del mio gruppo (e quelli camminano forte). In realtà mentre mi cambiavo ho trovato solo un altro di noi e .. come siamo usciti ci siam guardati negli occhi ... pioveva, e anche bene, ed era chiaro che non avrebbe smesso.
I 20 min di riscaldamento con lui (+ un amico che si è aggregato) son stati decisamente percorsi più velocemente di quello che pensavo di fare, un po' sotto ai 5/km tanto per intenderci. Il fatto è che questi hanno una media maratona da poco più di 4'/km mentre per me .. è un altro paio di maniche. Comunque decisamente l'andatura mi era facile, se non fosse che eravamo bagnati come pulcini. Quasi alla fine del riscaldamento sono comparsi tutti gli altri, e tra questi anche Piero, che a causa di un infortunio non può correre. Mi terrà i tempi. Bene.
Faccio i 3x1500 rec 800 sbuffando poco e schizzando acqua. I tempi delle tre rip sono percorsi alla media di 4:13, 4:16, 4:09. A me sembran tempi un po' troppo tirati per i capelli ma effettivamente la fatica percepita è poca. Finisco allagato e contento.
Il mercoledì è giorno di grandi avvenimenti, ho il numero di pettorale che sarà il 325. Ho un sacco di amici runners con cui si scambiano nervosi commenti pregara, e sento di voler provarci davvero ... poi purtroppo capita un casino davvero davvero grosso sul lavoro che mi fa preoccupare .. la notte non dormirò.
Oggi ancora pensiero su cose di lavoro (di cui non voglio parlare qui) io prendo troppo a cuore le cose e tutto questo mi ha spossato. Forse più tardi, in serata, vado a prendere il pacco gara giù in città. Tanto per farmi un giro e rinfrescare la mente. Sta settimana a Treiste c'è stata la gara del Triathlon, la gara dei ragazzi, ieri in piazza la 10x1000 .. insomma la settimana sportiva di Trieste è in pieno svolgimento.
domani conto di fare una corsetta davvero leggera di scarico, praticamente un riscaldamento con magari qualche allungo, e basta ...
Dai .. dai dai dai dai ..
stavolta voglio provare a spremere quel che ho ..
ogni maratona per me ha stimoli diversi e questa come titolo vuole avere questo. Infatti finora ho sempre voluto obiettivi che quasi sapevo facili da raggiungere mentre per la prima volta proverò qualcosa di più stavolta e .. se dovessi sbagliare .. avrò imparato qualcosa, .. comunque ci credo, fino all'ultima goccia di sudore ! Si Pasteo, domenica vendo cara la pellaccia.
PS .. e' previsto il sole. Probabilmente tanto sole. Vabbè .. vuol dire che Giancarlo ci avrà visto giusto (un'altra volta).
martedì 28 aprile 2009
Update + ultima seduta
Oggi pomeriggio ultima seduta, una cosa più leggera del precedente ma non di tutto riposo, comunque facendola oggi avrò tutto il tempo per essere carico domenica mattina (spero).
Il menù prevede per questa sera un 20 min riscaldamento + 3x1500 con 800 mt di recupero. Non forzo troppo i 1500 ma la sensazione deve essere quella di sentire le gambe che girano bene per un po' di tempo, senza cose troppo brucianti, ma non la blanda semplice corsa lenta.
Intanto ho deciso che stavolta (per la prima volta) il mio obiettivo sarà cronometricamente decisamente più challenging delle volte precedenti. Visto che Trieste ha una altimetria non sfavorevole ma nemmeno piatta la condotta di gara va un po' pensata e aspetto che Piero (podista triestino stranavigato) mi dia delle dritte .. che poi posterò qui.
Sento che la tensione pregara sta salendo e ne son contento, temevo di non entrare in clima di gara, sia perché è nella mia città che per la relativa vicinanza a Treviso.
intanto in figura metto l'immagine della mia seduta domenicale.
Complicazione ulteriore sarà il fatto che sembra che la temperatura salirà salirà salirà ... e io non sono esattamente un corridore dei deserti ...
bon dai - se devo aver le visioni, averle nella mia città sarà bello :-)
Giove pluvio ... manda un due goccette domenica ...
domenica 26 aprile 2009
-7 alla Maratona
Eccomi qui
una settimana prima della Maratona di Trieste, a cui non avevo pianificato di iscrivermi e che affronterò domenica prossima. Oggi il mio programma doveva essere quello di fare 18 km con finale progressivo.
Il ritrovo, per una volta è stato uno di quelli più consueti per i consumati podisti triestini. Ore 0900 ritrovo a Barcola per correre la strada costiera. Oggi ovviamente c'era il mondo per strada. Il gruppo a cui mi sono unito era quello dei corridori triestini che vanno davvero, infatti ero l'unico che aveva un programma così leggero ... quindi alla fin fine la mia idea è stata quella di decided di seguirli all'inizio e poi vedere di fare il mio allenamento.
Ovviamente le cose non sono andate così.
Diciamo che nelle migliori condizioni possibili di congiunture astrali favorevoli, quello che mi sentirei di provare a fare domenica prossima sarebbe un 3:30 (che è il mio target per fine anno). Oggi volevo stare su un ritmo da lento per poi fare un po' di progressivo alla fine, quindi la mia idea era un 5:30 per quasi tutto il percorso tranne alla fine. Quello che è successo invece è che mi son fatto 6 km molto lenti (5:40 circa) poi uno un po' intermedio 5:10, e poi 12 km sotto al ritmo eventuale maratona. Quindi 12 km a circa 4:50 o 4:45. Poi ultimi due km in 4:38 e 4:20, e sentivo bene le gambe.
Spero di non avere usato troppe energie, comunque mi sentivo bene.
Adesso non resta che affrontare con calma l'ultima settimana, concentrarsi, pensare come impostare la gara, nutrirsi nel modo giusto, cercare di stare sani, ecc ecc.
Soprattutto però devo e voglio entrare mentalmente nella gara per VOLERE un certo tempo, che ho sempre visto che nelle esperienze precedenti per me è una delle cose più importanti.
Intanto faccio i complimenti pubblici e Gianluca per Padova, e a Giorgio ed Alberto per Londra (anche se li so non supersoddisfatti).
E per noi che domenica faremo Trieste, forza ragazzi diamoci dentro.
una settimana prima della Maratona di Trieste, a cui non avevo pianificato di iscrivermi e che affronterò domenica prossima. Oggi il mio programma doveva essere quello di fare 18 km con finale progressivo.
Il ritrovo, per una volta è stato uno di quelli più consueti per i consumati podisti triestini. Ore 0900 ritrovo a Barcola per correre la strada costiera. Oggi ovviamente c'era il mondo per strada. Il gruppo a cui mi sono unito era quello dei corridori triestini che vanno davvero, infatti ero l'unico che aveva un programma così leggero ... quindi alla fin fine la mia idea è stata quella di decided di seguirli all'inizio e poi vedere di fare il mio allenamento.
Ovviamente le cose non sono andate così.
Diciamo che nelle migliori condizioni possibili di congiunture astrali favorevoli, quello che mi sentirei di provare a fare domenica prossima sarebbe un 3:30 (che è il mio target per fine anno). Oggi volevo stare su un ritmo da lento per poi fare un po' di progressivo alla fine, quindi la mia idea era un 5:30 per quasi tutto il percorso tranne alla fine. Quello che è successo invece è che mi son fatto 6 km molto lenti (5:40 circa) poi uno un po' intermedio 5:10, e poi 12 km sotto al ritmo eventuale maratona. Quindi 12 km a circa 4:50 o 4:45. Poi ultimi due km in 4:38 e 4:20, e sentivo bene le gambe.
Spero di non avere usato troppe energie, comunque mi sentivo bene.
Adesso non resta che affrontare con calma l'ultima settimana, concentrarsi, pensare come impostare la gara, nutrirsi nel modo giusto, cercare di stare sani, ecc ecc.
Soprattutto però devo e voglio entrare mentalmente nella gara per VOLERE un certo tempo, che ho sempre visto che nelle esperienze precedenti per me è una delle cose più importanti.
Intanto faccio i complimenti pubblici e Gianluca per Padova, e a Giorgio ed Alberto per Londra (anche se li so non supersoddisfatti).
E per noi che domenica faremo Trieste, forza ragazzi diamoci dentro.
venerdì 24 aprile 2009
Progressivo serale
Una settimana alla maratona ed oggi giornata intensa ...
Il mio giorno libero dal lavoro è iniziato facendo preparativi, pulizia della macchina ecc ecc .. poi alle 8 abbiamo portato i bimbi a scuola ed in asilo, e poi siam partiti per Padova, direzione IKEA.
Mi son fermato dai miei genitori a Monfalcone per lasciare loro una cosa e poi via. Ore 10:45 siamo dentro e lì abbiam camminato, deciso, acquistato, cambiato idea, preso di tutto, rimesso a posto, ripreso .. ecc ecc ..
Alle 16 siamo ritornati a Trieste, con la mia schiena parecchio intorpidita per lo star seduto alla guida. Il tempo di arrivare a casa, montare un tavolo avvitare delle cose .. e poi via.
Son uscito per la mia sessione serale.
Ho fatto 12 km progressivi proprio come volevo. Primo km a 5:45, secondo a 5:40 poi 5:30 - 5:25 - 5:16 - 5:03 ... ecc ecc .. con ultimi tre km in 4:51 4:36 4:27. Avevo una maledetta voglia di correre.
Poi ovviamente .. tornato a casa mi son montato il mobile Trofast più qualche altra cosa dal nome svedese impronunciabile ... adesso ho finito i montaggi alle 21. Bimbi a letto, ci si siede ... si mangiano asparagi con le uova et al.
Domani non si corre
in programma per domenica 18/20 km con ultimi due km progressivi.
Il mio giorno libero dal lavoro è iniziato facendo preparativi, pulizia della macchina ecc ecc .. poi alle 8 abbiamo portato i bimbi a scuola ed in asilo, e poi siam partiti per Padova, direzione IKEA.
Mi son fermato dai miei genitori a Monfalcone per lasciare loro una cosa e poi via. Ore 10:45 siamo dentro e lì abbiam camminato, deciso, acquistato, cambiato idea, preso di tutto, rimesso a posto, ripreso .. ecc ecc ..
Alle 16 siamo ritornati a Trieste, con la mia schiena parecchio intorpidita per lo star seduto alla guida. Il tempo di arrivare a casa, montare un tavolo avvitare delle cose .. e poi via.
Son uscito per la mia sessione serale.
Ho fatto 12 km progressivi proprio come volevo. Primo km a 5:45, secondo a 5:40 poi 5:30 - 5:25 - 5:16 - 5:03 ... ecc ecc .. con ultimi tre km in 4:51 4:36 4:27. Avevo una maledetta voglia di correre.
Poi ovviamente .. tornato a casa mi son montato il mobile Trofast più qualche altra cosa dal nome svedese impronunciabile ... adesso ho finito i montaggi alle 21. Bimbi a letto, ci si siede ... si mangiano asparagi con le uova et al.
Domani non si corre
in programma per domenica 18/20 km con ultimi due km progressivi.
mercoledì 22 aprile 2009
Alea iacta est
Il dado è tratto.
Dopo le ripetute faticose sui 400 è stato il turno di una corsetta e poi il turno della Vivicittà. Fatto un buon riscaldamento con i colleghi podisti la gara è andata bene, eccetto il fatto che la mia timidezza in partenza mi ha fatto prendere una posizione davvero sconveniente, così il primo km è stato tutto un zigzagare per superare tutti quelli della non competitiva (cani compresi). Erano 1300 i partecipanti quest'anno. Davvero tanti se si considera anche il fatto che la giornata era davvero molto grigia e leggermente piovosa.
Non sto a descrivere in dettaglio la gara perché la notizia di questo post è un altra ... TA DA ... suspense ... comunque il risultato finale è stato sotto i 54:35 di mio orologio. La bella cosa è stata che gli ultimi due km li ho corsi a 4:20 e sotto i 4:10 e, a parte l'accelerazione finale non ero in tragico affanno e le gambe c'erano. Quindi mi do un 8 in pagella (si può sempre far meglio). E che soddisfazione quando uno ti si affianca e corre con te fino km 9.5 e poi ti dice "Grazie, ho aprofittato del tuo passo e adesso provo ad accelerare se vuoi e ce la fai vienimi dietro" .. e poi dopo che ha preso una decina di metri pian piano lo prendi e poi vai via in progressione e lui non ce la fa ... mmm che BELLO ... superare all'ultimo km non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard) .
ok ok .. andiamo avanti.
Ieri è stato il turno dei 1000+1000. Dovevo fare 4x1000 "fortini" secondo la tabella seguiti da 1000 di corsa lenta. Ebbene .. per la PRIMA VOLTA ho provato e sono riuscito a fare le ripetute sui mille a 3:53 3:57 3:53 3:51 !! e poi ne ho aggiunta una più lenta perché ero su di giri :-)
Non sarà nulla ma per me è stato importante, così ho deciso che a Trieste correrò la 42 !!!!!
Il dado è tratto: alla maratona ci sarò. E se questo non fosse tutto stanotte ho sognato che correvo una gara (non ho riconosciuto quale, ma non era Trieste) e che all'arrivo mi dicevano che avevo corso il 3:28:58. Ora ... sicuramente schiatterò a Trieste e molto prima ma ho deciso, ed ho deciso di mettermi ad un pace più veloce di quello seguito a Treviso. E poi vedremo.
Ovviamente a Leila non ho detto che mi son sognato una gara di corsa .. ed alle 04:00 mi son fatto trovare pronto per consolare Mattia che è ritrovato a tossire per un ora senza riuscire a prender sonno ...
Così pochi minuti fa ho fatto l'iscrizione online ...
Si amici - a Gradisca ci saremo .. scalpitanti ed ognuno con i propri rituali e i propri fantasmi da scacciare in 42 lunghi magici chilometri, in bocca al lupo a voi.
E ... il mio pensiero anche a Marco, che avrebbe voluto tanto tanto esser parte della kermesse ma che sarà lì in partenza con noi. Vedrai che il ginocchio ti torna a posto Marco tanto che hai una volontà d'acciaio lo sanno tutti !!
Dopo le ripetute faticose sui 400 è stato il turno di una corsetta e poi il turno della Vivicittà. Fatto un buon riscaldamento con i colleghi podisti la gara è andata bene, eccetto il fatto che la mia timidezza in partenza mi ha fatto prendere una posizione davvero sconveniente, così il primo km è stato tutto un zigzagare per superare tutti quelli della non competitiva (cani compresi). Erano 1300 i partecipanti quest'anno. Davvero tanti se si considera anche il fatto che la giornata era davvero molto grigia e leggermente piovosa.
Non sto a descrivere in dettaglio la gara perché la notizia di questo post è un altra ... TA DA ... suspense ... comunque il risultato finale è stato sotto i 54:35 di mio orologio. La bella cosa è stata che gli ultimi due km li ho corsi a 4:20 e sotto i 4:10 e, a parte l'accelerazione finale non ero in tragico affanno e le gambe c'erano. Quindi mi do un 8 in pagella (si può sempre far meglio). E che soddisfazione quando uno ti si affianca e corre con te fino km 9.5 e poi ti dice "Grazie, ho aprofittato del tuo passo e adesso provo ad accelerare se vuoi e ce la fai vienimi dietro" .. e poi dopo che ha preso una decina di metri pian piano lo prendi e poi vai via in progressione e lui non ce la fa ... mmm che BELLO ... superare all'ultimo km non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard) .
ok ok .. andiamo avanti.
Ieri è stato il turno dei 1000+1000. Dovevo fare 4x1000 "fortini" secondo la tabella seguiti da 1000 di corsa lenta. Ebbene .. per la PRIMA VOLTA ho provato e sono riuscito a fare le ripetute sui mille a 3:53 3:57 3:53 3:51 !! e poi ne ho aggiunta una più lenta perché ero su di giri :-)
Non sarà nulla ma per me è stato importante, così ho deciso che a Trieste correrò la 42 !!!!!
Il dado è tratto: alla maratona ci sarò. E se questo non fosse tutto stanotte ho sognato che correvo una gara (non ho riconosciuto quale, ma non era Trieste) e che all'arrivo mi dicevano che avevo corso il 3:28:58. Ora ... sicuramente schiatterò a Trieste e molto prima ma ho deciso, ed ho deciso di mettermi ad un pace più veloce di quello seguito a Treviso. E poi vedremo.
Ovviamente a Leila non ho detto che mi son sognato una gara di corsa .. ed alle 04:00 mi son fatto trovare pronto per consolare Mattia che è ritrovato a tossire per un ora senza riuscire a prender sonno ...
Così pochi minuti fa ho fatto l'iscrizione online ...
Si amici - a Gradisca ci saremo .. scalpitanti ed ognuno con i propri rituali e i propri fantasmi da scacciare in 42 lunghi magici chilometri, in bocca al lupo a voi.
E ... il mio pensiero anche a Marco, che avrebbe voluto tanto tanto esser parte della kermesse ma che sarà lì in partenza con noi. Vedrai che il ginocchio ti torna a posto Marco tanto che hai una volontà d'acciaio lo sanno tutti !!
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venerdì 17 aprile 2009
Il ritorno delle ripetute ...
Dopo la pausa da ripetute che mi son, e mi è stata, concessa, è tornato il momento dell'altalena del tira-e-molla che ti impongono le ripetute.
Così il "medico" mi ha prescritto di riprendere con ripetute, questa settimana la ricetta recitava 20x400 con 200 mt di recupero mentre per la prossima la curà consisterà in 4/5 x 1000 con 1000 di rec. Così eccomi pronto, con un giorno di ritardo, a scalciare in pista di nuovo. Ovviamente il ritorno alla realtà delle ripetute è stato duro. Il compito però è stato portato a casa e questa volta ripetute ha fatto rima con "volontà" più di quanto il lavoro prescritto possa suonare.
Domenica mi spetta la Vivicittà a Trieste, il cui percorso lo scorso anno mi è piaciuto molto. L'idea è comunque quella di inanellare qualche bel km di riscaldamento prima, in modo da non far dimenticare alle mie gambe le distanze più importanti, in vista della maratona di Trieste.
Intanto la settimana lavorativa è finita ed è stata semplicemente estenuante soprattutto dal punto di vista nervoso.
Così il "medico" mi ha prescritto di riprendere con ripetute, questa settimana la ricetta recitava 20x400 con 200 mt di recupero mentre per la prossima la curà consisterà in 4/5 x 1000 con 1000 di rec. Così eccomi pronto, con un giorno di ritardo, a scalciare in pista di nuovo. Ovviamente il ritorno alla realtà delle ripetute è stato duro. Il compito però è stato portato a casa e questa volta ripetute ha fatto rima con "volontà" più di quanto il lavoro prescritto possa suonare.
Domenica mi spetta la Vivicittà a Trieste, il cui percorso lo scorso anno mi è piaciuto molto. L'idea è comunque quella di inanellare qualche bel km di riscaldamento prima, in modo da non far dimenticare alle mie gambe le distanze più importanti, in vista della maratona di Trieste.
Intanto la settimana lavorativa è finita ed è stata semplicemente estenuante soprattutto dal punto di vista nervoso.
martedì 14 aprile 2009
Strani Giorni
Come per molti se non moltissimi correre vuole dire tante cose e per ognuno è una cosa diversa e poi se ci guardiamo dentro ai motivi di ognuno vediamo che qualcosa di "nostro" lo ritroviamo nelle esperienze di corsa di ogni altro runner che incontriamo.
Questo "fine settimana lungo" regalatoci dalle festività pasquali è stato difficile per me da conciliare con i miei desideri e necessità da "runner". Eppure, alla fine, mi ha regalato una seduta di corsa importante, sia per quello che ho provato quanto per il modo in cui mi son sentito. Scorsa settimana ho corso un 10.000 metri partendo dal mio posto di lavoro che ho voluto usare per testare la mia condizione e le mie gambe. Devo dire che correre Treviso per me è stato fino alla crisi da freddo+crampi un po' una sorpresa per il modo in cui mi sentivo, e questa è stata la molla che mi ha fatto balenare in testa l'idea di puntare con qualche velleità di risultato a Trieste (3 Maggio). Al ritorno da TV la ripresa è stata più rapida di quanto mi aspettassi e tutti gli amici e quelli con cui corro assieme lì a dirmi il famoso "te l'avevo detto che hai nelle gambe tempi migliori ... ecc ecc".
... come descritto nel post precedente Treviso per me è anche stata illuminante per tastare in prima persona come prima che nelle gambe le cose bisogna averle nella testa in questo sport.
Parlando con Leila .. anche se il suo livello di tolleranza al running nelle ultime 12 settimane prima della maratona è andato via via scemando fino a darmi pubblicamente del "maniaco" ... pure lei mi aveva messo in testa che se davvero mi sento ok forse è un peccato sprecare il fondo costruito e vedere se riesco a recuperare per correre la maratona a Trieste, piuttosto che la mezza, e che sarebbe forse la prima volta in cui sarebbe presente all'arrivo con Jacopo e Mattia.
Ovviamente quando dici una cosa del genere ad un "runner ferito" è come inserire un tarlo che ti rode e ti spinge allo stesso tempo. Mi son imposto la calma nella ripresa e son stato sorpreso che in ritardo rispetto al previsto mi son trovato con un adduttore che ha iniziato ad essere dolorante .. ma scorsa settimana ho iniziato a star meglio in ogni comparto.
Così venerdì ho corso un 10000 partendo dall'ufficio. Il terreno che ho scelto era non piatto ma volevo vedere con quanta facilità avrei tenuto un ritmo tra 4:30 e 5 a km. Sarà stata l'allergia che mi sta colpendo (sono un asmatico allergico), o la disabitudine a correre ma dal km 3 mi son trovato a fare una fatica boia, ad essere sfiduciato, a respirare male e con il dolore alla gamba destra che per quanto non fosse proprio fortemente limitante .. mi condizionava. Fatto sta che ho fatto i miei 10k a 4:40 di media ma arrivando con il cuore letteralmente in gola e dovendo cercare ossigeno ad ogni respiro. A questo punto mi son detto .. ok Zac .. qui non ci siamo, prendi tempo e basta, ed il morale era piuttosto basso.
Si avvicinava il fine settimana e venerdì ho fatto 6 km sempre partendo dal posto di lavoro, nel tardo pomeriggio, prima di andare a casa. Stavolta le sensazioni erano migliori, respiravo con estremo agio, ma tenevo un ritmo di circa 5 a km. Boh.
Nell'affrontare il fine settimana mi son trovato un messaggio di Piero che mi consigliava di andare a correre Domenica con i ragazzi 28 km assieme e di farli senza pensare e di vedere come mi sentivo.
Purtroppo sapevo già che Sabato e Domenica erano state letteralmente impossibili per piazzare una seduta di corsa di quella durata ... anche se a dire il vero avevo già accettato prima che Leila mi ricordasse con fastidio che mi aveva già detto circa 25 volte che dovevamo andare via il giorno di Pasqua e saremmo dovuti essere a Lignano già in mattinata ... ok ok ... niente 28 alla Domenica ma ho promesso a Piero che avrei fatto una seduta di quel tipo e poi gli avrei fatto sapere.
Sabato ... idropulitrice e pulizia terrazzo + lavori in casa, pomeriggio si doveva andare in città.
Domenica ... trasferta a Lignano per pranzo con i parenti di Leila, poi .. sulla strada del ritorno visita ai miei genitori, infine rientro alla sera, si mette nanna i piccoli ... ecc.
A letto dico a Leila quello che già aspettavo di chiederle da tutto il giorno, ovvero, le chiedo a che ora avrei potuto correre 28 km e ... ok ... diciamolo, non l'ha "presa bene" ... lei, con una calma olimpica ma sottolineando le consonanti mi dice che lunedì mattina sua madre "si aspetta" di vederci per una passeggiata in città .. e intanto io penso ... mmm ma poi, alla sera siamo di nuovo a cena da sua madre! E qui commetto il tragico errore di tentare un timido ... "Ma Leila, non l'abbiamo già vista domenica a pranzo, e comunque non vediamo già alla sera ?"
Ora ... se uno ha un po' di sale in zucca ... probabilmente capisce subito che una domanda retorica di questo tipo, anche se fosse solo per scherzo o messa giu' solo per riflettere ... NON VA FATTA (e le maiuscole ci stanno). Così, per un fenomeno ancora sconosciuto, la camera si gela d'improvviso e non c'è piuma d'oca che tenga. Le frasi "Miki fa quel che vuoi ... " o "vuol dire che andrò in città da sola e magari quando torni puoi far la doccia e sistemare le altre cose da fare in casa ..." le escono dalla bocca ed hanno tutto il sentore di tanti piccoli sassi scagliatimi contro ... ognuno dei quali con su scritto qualcosa del tipo "irresponsabile" "maniaco" .. ecc ecc.
Segue il silenzio, e poi un mio "ok buonanotte", fingendo allegria e un distacco verso la cosa.
Dopo un tempo difficile da definire in cui ovviamente nessuno dei due dorme lei spezza il pesante silenzio e mi chiede "Pensi che non capisca questa tua passione per la corsa vero ? dai, a cosa stai pensando ?". Questa volta sono più sensato ed ovviamente glisso sulla prima domanda e rispondo semplicemente sminuendo e dicendo "No no, sto solo pensando a come organizzare la cosa per il meglio di tutti, tutto ok". Stavolta azzecco la risposta di circostanza, e anche se suono non del tutto credibile almeno ho detto che cosa che va detta.
Ovviamente so che lei mi reputa presente in famiglia e sa quanto ci tenga a lei e i bimbi e a noi come famiglia; eppure, ogni tanto, come in ogni famiglia, non è facile riuscire per ognuno di noi coltivare le passioni, interessi, e le cose in cui crediamo e che ci fanno crescere anche dal punto di vista di ricchezza di esperienze ed emozioni, e non mi va che lei rinunci a qualunque cosa possa darle felicità ed allo stesso tempo deve vedere che per me è lo stesso. Questo è quello che penso in quei momenti. Ovviamente dormo malissimo e intanto faccio un paio di conti, e i conti mi dicono che per poter correre tornare a casa far la doccia, e regalare a mia moglie e la mia famiglia una giornata di allegria assieme devo partire di casa circa alle 04:45 del mattino. Mi vien da ridere, non voglio andar di là per prendere la sveglietta e metterla .. così mi addormento verso mezzanotte più o meno con questo pensiero.
Ad un certo punto mi alzo, ho proprio sonno, mi ritornano in mente tutti i pensieri della sera prima e l'amaro di un dissapore che è così estraneo a noi due .. e vado a vedere l'ora in soggiorno (non ho un orologio vicino al letto). L'orologio dice 03:50, ci penso, maledico il fatto che se mi fossi svegliato mezz'ora dopo sarebbe stato perfetto e torno in camera. Ovviamente non mi addormento, a quel punto è chiaro che la decisione è presa.
Vado in soggiorno e prendo le cose da corsa preparate la sera prima, cerco di nutrirmi, e decido di lasciare un messaggio elettronico a Leila per quando si sarebbe svegliata alle 07 circa. Ovviamente è tutto diverso da come speravo o prevedervo, il percorso non può essere quello che avevo pianificato, non posso fare uno stop per dissetarmi, non potrò mettere la macchina in modo da passarci davanti nel caso ci fosse un problema (anche se 28, 32, 34 li ho corsi varie volte in passato e non ne ho mai sentito la necessità). Decido di partire da casa in modo da star fuori meno possibile ed essere a casa in tempo per godermi il loro risveglio e dire a Leila che tutto è a posto e possiamo andare in città al mattino anche se questo vuol dire una salita finale importante. Decido di uscire con le chiavi e lasciarle in un posto "recuperabile" e decido comunque di portare con me un gel da usare al km 15 eventualmente per un "sorsetto".
Temperatura fresca - il sole non sarà ancora sorto per tutta la mia corsa e quindi decido per pantaloni sgambati ma maglia leggera a manica lunga, che tanto non credo di soffrire il caldo. Arrivo davanti l'uscio chiudo gli occhi, abbasso la testa, un pochi di respiri, un sorriso verso le camere e mando loro un bacio dentro la mia testa .. e via.
Appena fuori di casa tutto va a posto ... la temperatura e ottima, no vento, le strade assolutamente deserte. Faccio la discesa facendo attenzione ad andare piano e usarla per scaldarmi un pochino. Questa corsa la volevo per testare la mia condizione e volevo stare attorno a 5 e qualcosa per 20 o 25 km per poi fare defaticamento alla fine. Scendo giù ma la città è talmente deserta che decido di scendere per i vialoni che non percorro mai, ci sono solo io ed il rumore dei miei passi. Sorrido, controllo l'andatura, cerco di sentire come stiamo con la respirazione e procedo. Mentre scendo mi diverto a pensare a quale può essere un percorso tutto cittadino o quasi che mi permetta di fare i km che voglio. E' BELLO. Faccio un km a 4:37 facile facile facile e decido di rallentare, proseguo. Incontro qualche auto della polizia e basta - mi guardano - proseguo - incontro il camion che raccoglie le campane di raccolta vetro e proseguo - ora curvo e mi dirigerò in Piazza unità e poi le rive verso i Campi Elisi. Nessuno. I passi, il respiro. Rivedo la raccolta vetro, mi rivedono. Li rivedrò una terza volta verso le 5:15, in una zona completamente diversa della città e questa volta mi saluteranno ed io rispondo con un cenno. Rispetto per chi lavora e vedo da parte loro rispetto per uno che ha deciso di correre a Pasquetta prima dell'inizio del giorno. Penso a Leila e i bimbi che si rotoleranno nel letto al mio ritorno. Penso che questo è quello che doveva succedere, che è il mio malsano modo di dire a mia moglie quanto mi piace stare con lei, che dove il parlare non porta da nessuna parte un po' di volontà risolve i problemi, penso a tutto quello che mi ha insegnato la mia precedente attività agonistica sul come affrontare la vita, e intanto i km vanno.
Ad un certo punto vedo che ho corso per 55 minuti, che ho fatto più di 10 km, son in pace con me, sto bene. Cattivi odori, ma anche odore di mare si alternano durante la corsa, è la Trieste che amo, oggi la vedo bellissima, penso anche ai suoi edifici a come deve essere per altri italiani meno fortunati che nel correre nella loro città vedrebbero solo rovine, non ne ho mai scritto nel mio blog, ma il pensiero oggi va anche a loro e per la prima (e unica) volta voglio scriverlo qui, correndo con questo in mente verso un paio di lacrime e so che valgono quanto una preghiera per l'intimità e vicinanza che di colpo sento verso chi sta vivendo questa sventura.
Altra polizia. A questo punto lascio la città per andare verso Barcola. Adesso se ho calcolato bene correrò fino al castello di Miramare e poi ritorno. Ancora polizia, per la prima volta non mi vergogno ad aver indosso una maglia con scritto "Maratona .. bla bla". Sto bene ma proprio bene. Al ritorno decido di provare ad incrementare un po' il ritmo verso la fine, cosa che tempo addietro mi sarebbe stata impensabile. Per una volta le gambe fanno quello che dico dall'inizio alla fine della corsa. L'ultimo km lo faccio al passo, non voglio arrivare dentro casa senza fiato, voglio farlo col sorriso, voglio farlo ed abbracciare i piccolini ancora in pigiama e dare un bacino a Leila.
Vedo che arriverò prima delle 7. Sorrido pensando che, a parte il fatto di dover vincere il sonno, la giornata per me si prospetta meravigliosa.
il ritorno a casa non è per niente come speravo, ma NON IMPORTA, le gratificazioni prima di tutto devono nascere da dentro, e, per quanto mi sia difficile non gridarlo, ancora una volta correre, con tutto quello che significa (dedizione, volontà, poesia, fatica, aspettative, delusioni ... ) ha aggiunto qualcosa al mio "oggi" (e ... a modo suo ... anche nella vita di famiglia).
Questo "fine settimana lungo" regalatoci dalle festività pasquali è stato difficile per me da conciliare con i miei desideri e necessità da "runner". Eppure, alla fine, mi ha regalato una seduta di corsa importante, sia per quello che ho provato quanto per il modo in cui mi son sentito. Scorsa settimana ho corso un 10.000 metri partendo dal mio posto di lavoro che ho voluto usare per testare la mia condizione e le mie gambe. Devo dire che correre Treviso per me è stato fino alla crisi da freddo+crampi un po' una sorpresa per il modo in cui mi sentivo, e questa è stata la molla che mi ha fatto balenare in testa l'idea di puntare con qualche velleità di risultato a Trieste (3 Maggio). Al ritorno da TV la ripresa è stata più rapida di quanto mi aspettassi e tutti gli amici e quelli con cui corro assieme lì a dirmi il famoso "te l'avevo detto che hai nelle gambe tempi migliori ... ecc ecc".
... come descritto nel post precedente Treviso per me è anche stata illuminante per tastare in prima persona come prima che nelle gambe le cose bisogna averle nella testa in questo sport.
Parlando con Leila .. anche se il suo livello di tolleranza al running nelle ultime 12 settimane prima della maratona è andato via via scemando fino a darmi pubblicamente del "maniaco" ... pure lei mi aveva messo in testa che se davvero mi sento ok forse è un peccato sprecare il fondo costruito e vedere se riesco a recuperare per correre la maratona a Trieste, piuttosto che la mezza, e che sarebbe forse la prima volta in cui sarebbe presente all'arrivo con Jacopo e Mattia.
Ovviamente quando dici una cosa del genere ad un "runner ferito" è come inserire un tarlo che ti rode e ti spinge allo stesso tempo. Mi son imposto la calma nella ripresa e son stato sorpreso che in ritardo rispetto al previsto mi son trovato con un adduttore che ha iniziato ad essere dolorante .. ma scorsa settimana ho iniziato a star meglio in ogni comparto.
Così venerdì ho corso un 10000 partendo dall'ufficio. Il terreno che ho scelto era non piatto ma volevo vedere con quanta facilità avrei tenuto un ritmo tra 4:30 e 5 a km. Sarà stata l'allergia che mi sta colpendo (sono un asmatico allergico), o la disabitudine a correre ma dal km 3 mi son trovato a fare una fatica boia, ad essere sfiduciato, a respirare male e con il dolore alla gamba destra che per quanto non fosse proprio fortemente limitante .. mi condizionava. Fatto sta che ho fatto i miei 10k a 4:40 di media ma arrivando con il cuore letteralmente in gola e dovendo cercare ossigeno ad ogni respiro. A questo punto mi son detto .. ok Zac .. qui non ci siamo, prendi tempo e basta, ed il morale era piuttosto basso.
Si avvicinava il fine settimana e venerdì ho fatto 6 km sempre partendo dal posto di lavoro, nel tardo pomeriggio, prima di andare a casa. Stavolta le sensazioni erano migliori, respiravo con estremo agio, ma tenevo un ritmo di circa 5 a km. Boh.
Nell'affrontare il fine settimana mi son trovato un messaggio di Piero che mi consigliava di andare a correre Domenica con i ragazzi 28 km assieme e di farli senza pensare e di vedere come mi sentivo.
Purtroppo sapevo già che Sabato e Domenica erano state letteralmente impossibili per piazzare una seduta di corsa di quella durata ... anche se a dire il vero avevo già accettato prima che Leila mi ricordasse con fastidio che mi aveva già detto circa 25 volte che dovevamo andare via il giorno di Pasqua e saremmo dovuti essere a Lignano già in mattinata ... ok ok ... niente 28 alla Domenica ma ho promesso a Piero che avrei fatto una seduta di quel tipo e poi gli avrei fatto sapere.
Sabato ... idropulitrice e pulizia terrazzo + lavori in casa, pomeriggio si doveva andare in città.
Domenica ... trasferta a Lignano per pranzo con i parenti di Leila, poi .. sulla strada del ritorno visita ai miei genitori, infine rientro alla sera, si mette nanna i piccoli ... ecc.
A letto dico a Leila quello che già aspettavo di chiederle da tutto il giorno, ovvero, le chiedo a che ora avrei potuto correre 28 km e ... ok ... diciamolo, non l'ha "presa bene" ... lei, con una calma olimpica ma sottolineando le consonanti mi dice che lunedì mattina sua madre "si aspetta" di vederci per una passeggiata in città .. e intanto io penso ... mmm ma poi, alla sera siamo di nuovo a cena da sua madre! E qui commetto il tragico errore di tentare un timido ... "Ma Leila, non l'abbiamo già vista domenica a pranzo, e comunque non vediamo già alla sera ?"
Ora ... se uno ha un po' di sale in zucca ... probabilmente capisce subito che una domanda retorica di questo tipo, anche se fosse solo per scherzo o messa giu' solo per riflettere ... NON VA FATTA (e le maiuscole ci stanno). Così, per un fenomeno ancora sconosciuto, la camera si gela d'improvviso e non c'è piuma d'oca che tenga. Le frasi "Miki fa quel che vuoi ... " o "vuol dire che andrò in città da sola e magari quando torni puoi far la doccia e sistemare le altre cose da fare in casa ..." le escono dalla bocca ed hanno tutto il sentore di tanti piccoli sassi scagliatimi contro ... ognuno dei quali con su scritto qualcosa del tipo "irresponsabile" "maniaco" .. ecc ecc.
Segue il silenzio, e poi un mio "ok buonanotte", fingendo allegria e un distacco verso la cosa.
Dopo un tempo difficile da definire in cui ovviamente nessuno dei due dorme lei spezza il pesante silenzio e mi chiede "Pensi che non capisca questa tua passione per la corsa vero ? dai, a cosa stai pensando ?". Questa volta sono più sensato ed ovviamente glisso sulla prima domanda e rispondo semplicemente sminuendo e dicendo "No no, sto solo pensando a come organizzare la cosa per il meglio di tutti, tutto ok". Stavolta azzecco la risposta di circostanza, e anche se suono non del tutto credibile almeno ho detto che cosa che va detta.
Ovviamente so che lei mi reputa presente in famiglia e sa quanto ci tenga a lei e i bimbi e a noi come famiglia; eppure, ogni tanto, come in ogni famiglia, non è facile riuscire per ognuno di noi coltivare le passioni, interessi, e le cose in cui crediamo e che ci fanno crescere anche dal punto di vista di ricchezza di esperienze ed emozioni, e non mi va che lei rinunci a qualunque cosa possa darle felicità ed allo stesso tempo deve vedere che per me è lo stesso. Questo è quello che penso in quei momenti. Ovviamente dormo malissimo e intanto faccio un paio di conti, e i conti mi dicono che per poter correre tornare a casa far la doccia, e regalare a mia moglie e la mia famiglia una giornata di allegria assieme devo partire di casa circa alle 04:45 del mattino. Mi vien da ridere, non voglio andar di là per prendere la sveglietta e metterla .. così mi addormento verso mezzanotte più o meno con questo pensiero.
Ad un certo punto mi alzo, ho proprio sonno, mi ritornano in mente tutti i pensieri della sera prima e l'amaro di un dissapore che è così estraneo a noi due .. e vado a vedere l'ora in soggiorno (non ho un orologio vicino al letto). L'orologio dice 03:50, ci penso, maledico il fatto che se mi fossi svegliato mezz'ora dopo sarebbe stato perfetto e torno in camera. Ovviamente non mi addormento, a quel punto è chiaro che la decisione è presa.
Vado in soggiorno e prendo le cose da corsa preparate la sera prima, cerco di nutrirmi, e decido di lasciare un messaggio elettronico a Leila per quando si sarebbe svegliata alle 07 circa. Ovviamente è tutto diverso da come speravo o prevedervo, il percorso non può essere quello che avevo pianificato, non posso fare uno stop per dissetarmi, non potrò mettere la macchina in modo da passarci davanti nel caso ci fosse un problema (anche se 28, 32, 34 li ho corsi varie volte in passato e non ne ho mai sentito la necessità). Decido di partire da casa in modo da star fuori meno possibile ed essere a casa in tempo per godermi il loro risveglio e dire a Leila che tutto è a posto e possiamo andare in città al mattino anche se questo vuol dire una salita finale importante. Decido di uscire con le chiavi e lasciarle in un posto "recuperabile" e decido comunque di portare con me un gel da usare al km 15 eventualmente per un "sorsetto".
Temperatura fresca - il sole non sarà ancora sorto per tutta la mia corsa e quindi decido per pantaloni sgambati ma maglia leggera a manica lunga, che tanto non credo di soffrire il caldo. Arrivo davanti l'uscio chiudo gli occhi, abbasso la testa, un pochi di respiri, un sorriso verso le camere e mando loro un bacio dentro la mia testa .. e via.
Appena fuori di casa tutto va a posto ... la temperatura e ottima, no vento, le strade assolutamente deserte. Faccio la discesa facendo attenzione ad andare piano e usarla per scaldarmi un pochino. Questa corsa la volevo per testare la mia condizione e volevo stare attorno a 5 e qualcosa per 20 o 25 km per poi fare defaticamento alla fine. Scendo giù ma la città è talmente deserta che decido di scendere per i vialoni che non percorro mai, ci sono solo io ed il rumore dei miei passi. Sorrido, controllo l'andatura, cerco di sentire come stiamo con la respirazione e procedo. Mentre scendo mi diverto a pensare a quale può essere un percorso tutto cittadino o quasi che mi permetta di fare i km che voglio. E' BELLO. Faccio un km a 4:37 facile facile facile e decido di rallentare, proseguo. Incontro qualche auto della polizia e basta - mi guardano - proseguo - incontro il camion che raccoglie le campane di raccolta vetro e proseguo - ora curvo e mi dirigerò in Piazza unità e poi le rive verso i Campi Elisi. Nessuno. I passi, il respiro. Rivedo la raccolta vetro, mi rivedono. Li rivedrò una terza volta verso le 5:15, in una zona completamente diversa della città e questa volta mi saluteranno ed io rispondo con un cenno. Rispetto per chi lavora e vedo da parte loro rispetto per uno che ha deciso di correre a Pasquetta prima dell'inizio del giorno. Penso a Leila e i bimbi che si rotoleranno nel letto al mio ritorno. Penso che questo è quello che doveva succedere, che è il mio malsano modo di dire a mia moglie quanto mi piace stare con lei, che dove il parlare non porta da nessuna parte un po' di volontà risolve i problemi, penso a tutto quello che mi ha insegnato la mia precedente attività agonistica sul come affrontare la vita, e intanto i km vanno.
Ad un certo punto vedo che ho corso per 55 minuti, che ho fatto più di 10 km, son in pace con me, sto bene. Cattivi odori, ma anche odore di mare si alternano durante la corsa, è la Trieste che amo, oggi la vedo bellissima, penso anche ai suoi edifici a come deve essere per altri italiani meno fortunati che nel correre nella loro città vedrebbero solo rovine, non ne ho mai scritto nel mio blog, ma il pensiero oggi va anche a loro e per la prima (e unica) volta voglio scriverlo qui, correndo con questo in mente verso un paio di lacrime e so che valgono quanto una preghiera per l'intimità e vicinanza che di colpo sento verso chi sta vivendo questa sventura.
Altra polizia. A questo punto lascio la città per andare verso Barcola. Adesso se ho calcolato bene correrò fino al castello di Miramare e poi ritorno. Ancora polizia, per la prima volta non mi vergogno ad aver indosso una maglia con scritto "Maratona .. bla bla". Sto bene ma proprio bene. Al ritorno decido di provare ad incrementare un po' il ritmo verso la fine, cosa che tempo addietro mi sarebbe stata impensabile. Per una volta le gambe fanno quello che dico dall'inizio alla fine della corsa. L'ultimo km lo faccio al passo, non voglio arrivare dentro casa senza fiato, voglio farlo col sorriso, voglio farlo ed abbracciare i piccolini ancora in pigiama e dare un bacino a Leila.
Vedo che arriverò prima delle 7. Sorrido pensando che, a parte il fatto di dover vincere il sonno, la giornata per me si prospetta meravigliosa.
il ritorno a casa non è per niente come speravo, ma NON IMPORTA, le gratificazioni prima di tutto devono nascere da dentro, e, per quanto mi sia difficile non gridarlo, ancora una volta correre, con tutto quello che significa (dedizione, volontà, poesia, fatica, aspettative, delusioni ... ) ha aggiunto qualcosa al mio "oggi" (e ... a modo suo ... anche nella vita di famiglia).
martedì 7 aprile 2009
Quello che tu pensi, tu diventi ... (sottotitolo: Maledetta Saggezza Indiana)
Poco tempo fa, in modo scanzonato, dopo la maratona di Treviso mi è stato chiesto "Allora Zac, come è andata ?" e io a spiegare la gara .. ecc ecc .. e per tutta risposta, di fretta, non il mio interlocutore ma un ascoltatore occasionale mi ha detto "Hehe ... Quello che tu pensi, tu diventi .. quelle parole mi si sono appiccicate addosso. Vi capita mai che una frase vi si appiccichi addosso ? Una cosa simile ad un motivetto di una canzone, ma anche peggio (o meglio).
Ci ho pensato, e ho capito quanto dannatamente vere fossero quelle parole. Dopo Milano, subito dopo Milano, in me era chiaro che i miei prossimi obiettivi podistici sarebbero stati, per quanto riguarda la maratona, 3h45m e 3h30m. Sapevo che il primo mi era accessibile in breve tempo ma in qualche modo quel tempo era nella mia testa ed era quello che volevo. Quando ho parlato per la prima volta con la persona che mi ha stilato la tabella che ho seguito (Piero), podista MM55 ancora capace quest'anno di stare sotto le 3 ore ... e con molti anni di gare alle spalle, lui mi ha ascoltato ma mi ha detto già da subito che potevo far meglio. Quando mi è arrivata il "Sacro Testo" chiamato tabella ... la prima 'disturbing thing' che ho notato nel titolo era ... "Tabella per il completamento della maratona in 3h30 .. la cosa mi ha un po' fatto sorridere e un po' indispettito.
"Piero, ma forse non ci siamo capiti, io in 12 settimane mi devo fare una tabella per fare 3h30 ? ... non credo di essere in grado ... " lui ovviamente mi ha tranquillizzato e mostrato come almeno per tutto il primo mese avrei avuto un progressivo di fatiche che sarei comunque riuscito a svolgere, e poi ... e poi vedremo e comunque avremo un feedback volta per volta. Le settimane sono passate e, a parte alcune serie di ripetute infinite (leggasi un 15x1000) sono riuscito a svolgere il programma e lui ha sempre detto che io devo solo credere al lavoro che ho fatto, perché son riuscito a farlo nel modo giusto...
Nella mia testa però anche se una parte di me era intrigata dal far meglio ... nella mia testa avevo il 3h45m - c'eè poco da dire, adesso SO di aver avuto quello, o quantomeno di non esser convinto con l'obiettivo più ambizioso ma, a detta di più di qualcuno, per me raggiungibile.
Quello che tu pensi, tu diventi.
In un blog di inizio anno tra i goals podistici da raggiungere per le varie distanze, magari perché non so cosa vuol dire ancora correre a determinati tempi o .. non importa il perché .. comunque tra i miei goals avevo messo quel tempo lì.
Quello che tu pensi, tu diventi.
Alla partenza di Treviso, pioggia, notte agitata o no, adrenalina o no ... non importa .. io avevo questa convinzione di aver le gambe, ma ora sono certo che nella mia testa non avevo la determinazione e la VOLONTA' necessaria all'obiettivo più ambizioso e ... 'Quello che tu pensi, tu diventi'.
Così mi son messo ad un ritmo che mi permetteva QUEL tempo, e con margine, ma sicuramente non al ritmo che mi avrebbe potuto condurre più in là, e così quando crisi è stata la gestione della crisi, conscia o inconscia che sia stata, mi ha portato a VOLERE con tutto me stesso di stare su quello che comunque nel retro del mio cervello era l'obiettivo ...
Maledetta Saggezza Indiana
Quello che tu pensi, tu diventi.
E bravo chi ha ascoltato solo poche parole e sogghignando è stato in grado di sputarmelo addosso. Un punto per lui, chapeau.
Ci ho pensato, e ho capito quanto dannatamente vere fossero quelle parole. Dopo Milano, subito dopo Milano, in me era chiaro che i miei prossimi obiettivi podistici sarebbero stati, per quanto riguarda la maratona, 3h45m e 3h30m. Sapevo che il primo mi era accessibile in breve tempo ma in qualche modo quel tempo era nella mia testa ed era quello che volevo. Quando ho parlato per la prima volta con la persona che mi ha stilato la tabella che ho seguito (Piero), podista MM55 ancora capace quest'anno di stare sotto le 3 ore ... e con molti anni di gare alle spalle, lui mi ha ascoltato ma mi ha detto già da subito che potevo far meglio. Quando mi è arrivata il "Sacro Testo" chiamato tabella ... la prima 'disturbing thing' che ho notato nel titolo era ... "Tabella per il completamento della maratona in 3h30 .. la cosa mi ha un po' fatto sorridere e un po' indispettito.
"Piero, ma forse non ci siamo capiti, io in 12 settimane mi devo fare una tabella per fare 3h30 ? ... non credo di essere in grado ... " lui ovviamente mi ha tranquillizzato e mostrato come almeno per tutto il primo mese avrei avuto un progressivo di fatiche che sarei comunque riuscito a svolgere, e poi ... e poi vedremo e comunque avremo un feedback volta per volta. Le settimane sono passate e, a parte alcune serie di ripetute infinite (leggasi un 15x1000) sono riuscito a svolgere il programma e lui ha sempre detto che io devo solo credere al lavoro che ho fatto, perché son riuscito a farlo nel modo giusto...
Nella mia testa però anche se una parte di me era intrigata dal far meglio ... nella mia testa avevo il 3h45m - c'eè poco da dire, adesso SO di aver avuto quello, o quantomeno di non esser convinto con l'obiettivo più ambizioso ma, a detta di più di qualcuno, per me raggiungibile.
Quello che tu pensi, tu diventi.
In un blog di inizio anno tra i goals podistici da raggiungere per le varie distanze, magari perché non so cosa vuol dire ancora correre a determinati tempi o .. non importa il perché .. comunque tra i miei goals avevo messo quel tempo lì.
Quello che tu pensi, tu diventi.
Alla partenza di Treviso, pioggia, notte agitata o no, adrenalina o no ... non importa .. io avevo questa convinzione di aver le gambe, ma ora sono certo che nella mia testa non avevo la determinazione e la VOLONTA' necessaria all'obiettivo più ambizioso e ... 'Quello che tu pensi, tu diventi'.
Così mi son messo ad un ritmo che mi permetteva QUEL tempo, e con margine, ma sicuramente non al ritmo che mi avrebbe potuto condurre più in là, e così quando crisi è stata la gestione della crisi, conscia o inconscia che sia stata, mi ha portato a VOLERE con tutto me stesso di stare su quello che comunque nel retro del mio cervello era l'obiettivo ...
Maledetta Saggezza Indiana
Quello che tu pensi, tu diventi.
E bravo chi ha ascoltato solo poche parole e sogghignando è stato in grado di sputarmelo addosso. Un punto per lui, chapeau.
lunedì 6 aprile 2009
Ricominciato a correre ...
Dopo Treviso si ricomincia a correre.
Ovviamente in testa si son cominciate a formare già da subito le prime idee per i prossimi bersagli podistici. Prima della maratona si è concentrati solo su quello, o meglio, si dovrebbe, ma poi .. specialmente nei giorni subito successivi ci si può lasciare andare a pensieri, riflessioni ecc .. lasciando libere le idee mentre si è ancora sotto il forte influsso delle endorfine e/o delle incavolature (che comunque sono adrenaliniche).
Così non nego di avere avuto e di cominciare già a desiderare le prossime gare, desiderare di avere delle mete, degli obiettivi. Prima mi ero fissato in testa l'idea di fare Treviso e poi fare mezze e le gare brevi del Trofeo -TS per vedere di concentrarmi su gare del tipo 5-10k per capire quali sono oggi i miei tempi su queste distanze. Oggi .. il panorama di idee è leggermente cambiato, ma avremo tempo di scriverne ...
Intanto oggi ho corso con Marco !!!! Dopo un SACCO di tempo siamo di nuovo usciti assieme. Accidenti, ne son passati di km sotto le scarpe dalla nostra prima uscita assieme, per me era una festa oggi. Tempo bello, mi son anche messo in "tenuta estiva" ... vedi foto .. come no avevo ancora fatto sto anno. O meglio lo avevo finora fatto sinora ma con sensazione di freddino iniziale mentre oggi è stato sempre caldo e piacevole se non addirittura troppo caldo in alcuni tratti.
Comunque corsa lenta a piacere oggi per circa 50 min (devo ancora guardare i dati del Garmin). Corsa più trail che stradale e su percorsini che non avevo ancora corso. Bello. Il muscolo che aveva sofferto di crampi durante la maratona di Treviso mi faceva e fa ancora un po' male, ma è chiaramente un dolore muscolare. Fa male se si va sotto i 5 ma altrimenti e' solo un dolorino debole debole. Spero migliori presto anche perché la corsa di oggi mi ha riacceso TANTA voglia di lasciare un po' andare le gambe.
A Dio piacendo vorrei fare un 3 o 4 x 3000 più tardi in settimana.
Aaaah altro appunto, ho usato le odiate Etonic dopo averle indossate per camminare nel fine settimana in modo da cercare di far si' che il mio piede e le scarpe finalmente inizino a flirtare e smettano di odiarsi ..
martedì 31 marzo 2009
Treviso - dal PUM all'arrivo
PUM
Si parte ..
no non si parte,
è la partenza delle hand-bikes, ma quello sparo ha già fatto aumentare i battiti di centinaia di corridori che hanno iniziato a muoversi prima ancora di capire che non è il momento della partenza. Davanti a me il muro di persone è più fitto adesso, l'umidità, la pioggia il vento, a momenti non sento nulla e poi sento gocce come aghi freddi.
Tutto si mescola, richiudo gli occhi e respiro, respiro e penso che ci siamo, penso ai più di 42000 metri che mi separano dall'arrivo. Penso all'arrivo, a come sarà e mi carico, mi concentro e mi commuovo. A Treviso Ci VOGLIO arrivare e dal 1 gennaio 2009 ho deciso che voglio farlo sotto le 3h45m. Piovesse a catinelle ci voglio arrivare e alzare le dannate braccia. Voglio questo obiettivo e lo voglio per affrontare il prossimo. Rialzo la testa, sono pronto adesso, aspetto con quelli accanto a me, sorrido al fatto che uno "odora fortemente di sudore" e mi chiedo come sia possibile, (con sta pioggia), prima di partire ... un ultimo spensierato sorriso prima della partenza.
Pum.
(d'ora in poi i tempi che si leggeranno sono quelli registrati sull'orologio e riletti adesso mentre scrivo)
Questo è lo sparo giusto, lo speaker grida che la strada è per noi, per questi 4000 (alcuni splendidamente incoscenti) che vogliono arrivare a Treviso. Tremo dal freddo ma sono caldo dentro mi son scaldato molto poco ma mi sento bene, l'anca fa male, ma solo in torsione, ed io, di far torsioni inutili, non ne ho nessuna voglia. So che all'arrivo mi farà male anche senza girarmi, per adesso mi basta che non faccia male prima degli ultimi 10000 metri, poi ne riparleremo. Il primo km vorrei farlo a 5:20 ma la partenza è quasi a passo di marcia e i primi cento metri a meno di 6' a km non si riesce proprio a farli;
è un tappo, è un tubo,
dai 100 ai 500 metri si sta sui 5:30, si va così poi prima della fine del primo km una curva, ci piantiamo, quel che penso in quel momento è che a meno di 5:40 sto km forse non son riuscito a farlo. Il secondo km è una reazione di tutti, lo si percorre a 5:05 di media ma in alcuni tratti è un 4:45 o meno, mi sento che le cose succedono da sole; infatti così è. Presto, molto presto, ogni cosa dovrò essere io a farla succedere. I km 3 e 4 van via facili facili, continuo a correre a 5:03 e 5:03. Non guardo il cronometro, e lo farò molto poco in tutta la gara la sensazione per adesso è che sia tutto facile, troppo, e anche che forse il ritmo è troppo elevato. Mi dico che va bene così, guardo avanti per vedere se scorgo i pacers delle 3:45 e penso che se li prendo sicuramente ho recuperato un minuto almeno. In qualche tratto mi sembra di veder i loro palloncini, mi dico "bene" adesso tieni un 5:15 o qualcosa sotto fino a che non li prendi. 5:12 .. 5:06 5:06 ... ecc ... Il ristoro liquido dei 5 passa senza che me ne accorga nemmeno, non guardo il crono, so di esser abbastanza in linea con quello che volevo fosse il mio piano di gara. Ai 7.5 km spugnaggio con i volontari che sorridono porgendo spugne bagnate ad un esercito di piedi che schizza acqua dappertutto. Si passa Colle Umberto, la strada è dritta dritta dritta, ben diverso dai primi km a Milano, qui è statale con paesini che si passano, gente ai lati della strada tutti sotto il loro ombrello e li senti incitare, senti mormorare ... "Quelli delle 3:45 quelli delle 3:45" .. e poi .. "Dai che ci sieteeee siete fortiii". Se mi ci soffermo a pensare mi commuovo. Piove forte adesso, dopo il paese, subito dopo, hai la statale che continua diritta e di colpo hai di nuovo il silenzio, e l'unico suono è lo sclich sclach dei piedi di quelli davanti e dietro a te.
I 9k non so dove siano, penso solo a tenere un ritmo che mi sia agevole e non guardo mai il crono. Quelle volte che ci ho buttato l'occhio ho sempre visto che ero sotto i 5:10. Adesso i pacers delle 3:45 son a pochi metri da me, un gruppo di noi è ben delineato e capisco quelli che saranno i miei compagni per parecchi km a venire. C'è una ragazza che deve essere del posto e deve essere una che corre sempre le gare da queste parti perché un sacco di gente la saluta.
Ai 10 prendo un bicchiere di the, per scaldarmi e bere. Lo schiaccio per berlo in corsa e lo bevo di taglio, con l'acqua che viene giu' non mi importa se mi bagno tutto, al massimo il the caldo mi scalda il petto, infatti ne perdo mezzo bicchiere abbondante ma sento di aver fatto la cosa giusta. Il berrettino che uso fa il suo lavoro magnificamente, mai ho problemi agli occhiali Ai 10 mi accorgo di non aver guardato il crono al passaggio mentre era uno dei pochi passaggi che mi interessava, lo faccio in ritardo e calcolo che devo esser passato quasi giusto. (in realtà poi vedo che son passato proprio nel tempo che mi ero prefissato). I pacers delle 3:45 son con me adesso e mi sembra che stiano andando decisamente troppo forti per far fare 3:45 a quelli partiti con me. La cosa a me va benissimo, è il ritmo che speravo di tenere e se lo tengo con loro fin dopo il 30simo e poi gestisco, mi porto a casa il 3:45 che volevo. Dai 10 km ai 15 è tempo di Conegliano, passare il paese è bellissimo, piove e la gente è ai lati della strada, qualche famiglia aspetta il babbo o la la mamma, amici che aspettano amici podisti, una festa. Ad un certo punto mi perdo un po', vado leggermente in progressione su un leggero falsopiano (l'unico incontrato finora) e chiudo il gap con il gruppetto di compagni. Quel km lo farò in 5:00.
Sto bene.
A tratti il vento più freddo ma poi tutto torna ok, a tratti sento acqua, soprattutto sulle braccia e spalle che mi raffredda, poi tutto torna ok. Penso, penso penso. Penso a casa, penso alla mia prima mezza, penso ai mesi che non ho potuto correre, penso che ci voglio arrivare a Treviso, e che tutto può ancora succedere. Alla mezza passo in quello che mi pare essere 1h51 ma non perdo tempo a controllare, mi sta bene così (in realtà il real time darà 1:49:45). Al 25 mi dico che devo bere c'è un ristoro e voglio ripetere l'operazione bicchiere di the, come passo mi viene portato via, mi fermo tendo la mano e aspetto che il volontario davanti a me versi e me ne porga un altro, da dietro arriva un runner, che lo prende dalle sue mani e me lo porta via; guardo il volontario, lui fa per scusarsi, gli sorrido, ma sono infastidito tantissimo dal comportamento scortese di chi mi stava dietro, riprendo a correre, prendo un pezzo di mela al volo; gli dò un morso e poi la getto nell'erba. Riprendo il mio gruppetto spingendo un po' più di quello che dovrei. Sento il gel nella tasca posteriore dei miei inzuppatissimi pantaloncini, sembra chiamarmi, prima non l'avevo mai sentita ballonzolare ed ora la sento. A Milano avevo due "bustine" ed una l'ho iniziata dopo l'ora e mezza e la seconda verso le tre ore e ricordo che, illusione o fantasia che fosse, mi sembrava di aver avuto nuova benzina e nuove forze dopo averle prese; a dire il vero questo lo avevo pensato altre volte durante la gara e aspettavo di sentirne "il bisogno". Questo è un errore che dovevo conoscere, in gara quando sento il "bisogno" di energia vuol dire che è già troppo tardi, le sensazioni sono così viziate dallo sforzo e dalla concentrazione che certe cose le si deve prevenire. Al 25 inizio a sentire le gambe, inizio a sentire vento, inizio a sentire pioggia forte. Abbasso la testa e incomincio a vedere solo il sedere di chi mi sta davanti, l'azione è ancora ok e sento che fino al 30 ci arrivo di sicuro relativamente fresco ma al tempo stesso non si deve più scherzare. Adesso corro con il pacer più veloce del gruppo delle 3:45. Al 30 lui comincia a parlare e motivare la gente, comincia a dire che abbiamo margine, che per quelli che son partiti nella gabbia dietro si arriva in 3:41 scarsi e che dal 36 chi ne ha .. può andar via, andar a prendersi Treviso. Arriviamo al 30 ... prendersi Treviso ... mi sembra vicinissima eppure faccio fatica adesso, al 32 guardo il crono e mi sembra che siam bene, non perdo tempo ma vedo che devo aver corso gli ultimi due km a 5:15. Mi dico ... "dai Miki dai Miki, facciamo sti cazzo di ultimi 10.000 metri" e mi ripeto "fai sti cazzo di 10000 metri". Non uso mai parole forti ma voglio farlo, vorrei gridarlo sto motto, e lo farei se solamente non avrei paura di sprecare anche un solo battito di cuore di troppo. Al 30 apro la bustina di gel e la succhio. Lo faccio male e mi manca il fiato, mi va di traverso, la cosa mi costa fatica, devo correre e tossire e non recupero il respiro subito. Ci riprovo dopo 500 metri. Meglio. Questa volta lascio che mi si sciolga in bocca. Lo faccio ancora, ma non la finisco. La tengo in mano. Tengo duro ed arrivo fino al 35 con il pacer da 3:40 (miei). Ora ho un po' di fatica, sento vento contro e sento freddo. Ho sete, e comincio ad aver freddo. Perdo la concentrazione, ho smesso di guardare il culo di quelli davanti e impormi di correre a QUELLA velocità e quando mi riprendo ho perso 20 metri. Mi dico che son solo 20 metri e che non devo andarli a prendere ... però .. era bello avere il sedere di dieci persone che ti stan davanti in gruppo e ti danno il tempo. Prima quando avevo freddo stavo ingruppato e mi riparavo dal vento con loro adesso son ancora più nudo. Al 38 ho davvero freddo, ma non capisco se siamo al 37 38 36 ., non ci capisco niente. Il pacer aveva detto che dal 38 si vedeva Treviso e ricordavo un pezzo di percorso in città ma ... non vedo nulla di tutto questo. Adesso mi piove addosso, non ho la città ed ho freddo. Forse son questi pensieri che mi fan gelare all'improvviso. Fatto sta che inizio a tremare, le gambe iniziano a fare parecchio male adesso, in un km mi si induriscono, se provo a stenderle per un azione di corsa più distesa mi sento i muscoli contrarre, quando provo a farlo con più decisione sento principi di crampi. Ad un certo punto leggo 39. 39 ?? allora bene, mi dico. Ma so di correre con un azione pessima e sto peggiorando si arriva ai bordi della città e per due volte metto il piede in una pozzanghera. Come già mi era successo attorno al decimo km sento il piede ancora più freddo, come se ci fossi entrato a piedi nudi, ma soprattutto sento la scarpa pesare. Tanto.
Mi accorgo di avere nella mano sinistra la busta di gel ancora mezza piena, la porto alla bocca. Se non altro non è fredda. Dopo il km 39 tremo dal freddo, provo a rallentare e muovere le braccia, ma decido che sarebbe solo peggio. Ad un certo punto vedo il ristoro, entro in città davvero. Sanpietrini, leggera salita, strade strette, curve. Alle curve sono incerto mi superano. E' dal km 38 che ho iniziato ad avere gente che mi supera. Al 40simo spero di avere gente incitamento, di sentire che il mio corpo annusa l'arrivo e reagisce, ma non è così vado piano, fa male, ho freddo, i passi sono piccoli e le ginocchia non si stendono, e se lo fanno i muscoli si contraggono e dolgono molto di più. Sono arrabbiato perché non vedo mai la segnalazione del 41simo km semplicemente non arriva mai, infatti non l'ho proprio incontrata e questo mi ha confuso. Credo di aver perso il mio target, non voglio guardare l'orologio, vorrei gettarlo nel Sile, vorrei gente che mi conosce attorno e che mi gridi di darmi una mossa, ma mi sembra non ci sia nessuno. Un ponte e capisco che sono in dirittura d'arrivo. Con tristezza guardo il crono; leggo 3:43 ... e non guardo i secondi. Miki-si tratta di correre UNA ripetuta da 400 metri e ti può fare tutto il cazzo di male di questo mondo ma o ti crampi da non muoverti o arriverai sotto le 3:45 di tuo orologio. Aumento il ritmo, provo a correre, alzo la testa e inizio a superare qualcuno. Penso che sarò ridicolissimo da vedere, alzo la testa e allungo le gambe, 1 minuto da fare. So di aver corso benino i primi 200 metri e arrivo, alzo il ditino per la foto anche se mi vergogno come un verme. Alla banda di gomma fermo il tempo.
Non lo voglio guardare, ma devo farlo. Dice 3:44:58. Adesso TDS può fare quello che vuole, Abbasso la testa e faccio confondere le lacrime con la pioggia. Sono felice, triste, deluso, contento. Vorrei abbracciare qualcuno anche se non è stato l'arrivo che sognavo. Mi abbraccerei anche la tizia che mi mette la medaglia di finisher, ovviamente non lo faccio. Cammino pochi metri ed abbraccio il palo della tenda ci appoggio la testa. La testa mi gira e tremo forte, un infermiere mi chiede se e' tutto a posto, gli faccio un cenno di si alzando il pollice. Mi invita ad andare avanti, peccato, quel palo era così comodo.
Vado avanti, vedo bottiglie d'acqua dappertutto, ma dove le avranno prese ? ho sete. Piove, ho freddo, ho seteeeee.
Vado avanti ancora guidato dalle transenne e chiedo dove si ritirano le sacche, mi mostrano di proseguire, non c'è riparo, vado piano e mi duole tutto. Dove saranno Fulvio e Riccardo ? Quanto avranno fatto ? Vorrei qualcuno a cui parlare, arrivo al ristoro post gara ed e' una ressa, non ce la faccio più e prendo una bottiglia d'acqua quasi piena da terra, buonissima. Alla tenda prendo qualcosa da mangiare, con ogni persona vorrei parlare di più. E' il primo arrivo da quando corro in cui non conosco davvero nessuno. E' strano.
A vado avanti, sempre sotto la pioggia, saranno passati 5 minuti buoni, a me sembrano 10 e non ho ancora la borsa non so dove andare, mi piove addosso. Davanti al campo sportivo qualcuno e' caduto e lo aiutano, cammino cammino cammino ed arrivo al ritiro borse. La prendo e dentro le cose son bagnate, vado a quella che dovrebbe essere la tenda spogliatoi ed è un caos. E' buia, a terra e' tutto fango, mi inciampo nei teli che la gente ha gettato a terra per avere un appoggio asciutto, siamo strettissimi vado avanti ed avanti e mi ricavo un buco per cambiarmi, lo faccio piano, scomodo .. non riesco ad organizzarmi, apoggio le cose e poi non so dove sono .. alla fine .. quando riprenderò le cose avrò perso una delle cose a cui tengo di più. I miei occhiali da corsa.
... ci sono mille piccole grandi cose che mi succedono. Quello che penso è tornare a casa, mettermi sotto una doccia calda e sedermi e sentire l'acqua che mi lava via tutto che si porta via le fatiche per lasciarmi con tutti i miei ricordi di questa gara. Quello che penso è mettermi a letto dopo la doccia, nudo, asciutto, al caldo ed avere a chi raccontare tutto, e avere Jacopo che mi salta addosso facendomi un bellissimo male, e poi mi fa mille domande e poi Mattia che fa altrettanto e poi .. "sogno ancor più sogno" esser a letto a far ... "altro" ... con il maldimaratona addosso ad ogni abbraccio, ad ogni movimento e scoppiare a ridere per come mi rende goffo, e poi raccontare sensazioni, momenti, pensieri, e farsi raccontare sensazioni, momenti, pensieri.
E poi ... altri abbracci che ti faccian quel "male buono" che ogni sportivo conosce.
Si parte ..
no non si parte,
è la partenza delle hand-bikes, ma quello sparo ha già fatto aumentare i battiti di centinaia di corridori che hanno iniziato a muoversi prima ancora di capire che non è il momento della partenza. Davanti a me il muro di persone è più fitto adesso, l'umidità, la pioggia il vento, a momenti non sento nulla e poi sento gocce come aghi freddi.
Tutto si mescola, richiudo gli occhi e respiro, respiro e penso che ci siamo, penso ai più di 42000 metri che mi separano dall'arrivo. Penso all'arrivo, a come sarà e mi carico, mi concentro e mi commuovo. A Treviso Ci VOGLIO arrivare e dal 1 gennaio 2009 ho deciso che voglio farlo sotto le 3h45m. Piovesse a catinelle ci voglio arrivare e alzare le dannate braccia. Voglio questo obiettivo e lo voglio per affrontare il prossimo. Rialzo la testa, sono pronto adesso, aspetto con quelli accanto a me, sorrido al fatto che uno "odora fortemente di sudore" e mi chiedo come sia possibile, (con sta pioggia), prima di partire ... un ultimo spensierato sorriso prima della partenza.
Pum.
(d'ora in poi i tempi che si leggeranno sono quelli registrati sull'orologio e riletti adesso mentre scrivo)
Questo è lo sparo giusto, lo speaker grida che la strada è per noi, per questi 4000 (alcuni splendidamente incoscenti) che vogliono arrivare a Treviso. Tremo dal freddo ma sono caldo dentro mi son scaldato molto poco ma mi sento bene, l'anca fa male, ma solo in torsione, ed io, di far torsioni inutili, non ne ho nessuna voglia. So che all'arrivo mi farà male anche senza girarmi, per adesso mi basta che non faccia male prima degli ultimi 10000 metri, poi ne riparleremo. Il primo km vorrei farlo a 5:20 ma la partenza è quasi a passo di marcia e i primi cento metri a meno di 6' a km non si riesce proprio a farli;
è un tappo, è un tubo,
dai 100 ai 500 metri si sta sui 5:30, si va così poi prima della fine del primo km una curva, ci piantiamo, quel che penso in quel momento è che a meno di 5:40 sto km forse non son riuscito a farlo. Il secondo km è una reazione di tutti, lo si percorre a 5:05 di media ma in alcuni tratti è un 4:45 o meno, mi sento che le cose succedono da sole; infatti così è. Presto, molto presto, ogni cosa dovrò essere io a farla succedere. I km 3 e 4 van via facili facili, continuo a correre a 5:03 e 5:03. Non guardo il cronometro, e lo farò molto poco in tutta la gara la sensazione per adesso è che sia tutto facile, troppo, e anche che forse il ritmo è troppo elevato. Mi dico che va bene così, guardo avanti per vedere se scorgo i pacers delle 3:45 e penso che se li prendo sicuramente ho recuperato un minuto almeno. In qualche tratto mi sembra di veder i loro palloncini, mi dico "bene" adesso tieni un 5:15 o qualcosa sotto fino a che non li prendi. 5:12 .. 5:06 5:06 ... ecc ... Il ristoro liquido dei 5 passa senza che me ne accorga nemmeno, non guardo il crono, so di esser abbastanza in linea con quello che volevo fosse il mio piano di gara. Ai 7.5 km spugnaggio con i volontari che sorridono porgendo spugne bagnate ad un esercito di piedi che schizza acqua dappertutto. Si passa Colle Umberto, la strada è dritta dritta dritta, ben diverso dai primi km a Milano, qui è statale con paesini che si passano, gente ai lati della strada tutti sotto il loro ombrello e li senti incitare, senti mormorare ... "Quelli delle 3:45 quelli delle 3:45" .. e poi .. "Dai che ci sieteeee siete fortiii". Se mi ci soffermo a pensare mi commuovo. Piove forte adesso, dopo il paese, subito dopo, hai la statale che continua diritta e di colpo hai di nuovo il silenzio, e l'unico suono è lo sclich sclach dei piedi di quelli davanti e dietro a te.
I 9k non so dove siano, penso solo a tenere un ritmo che mi sia agevole e non guardo mai il crono. Quelle volte che ci ho buttato l'occhio ho sempre visto che ero sotto i 5:10. Adesso i pacers delle 3:45 son a pochi metri da me, un gruppo di noi è ben delineato e capisco quelli che saranno i miei compagni per parecchi km a venire. C'è una ragazza che deve essere del posto e deve essere una che corre sempre le gare da queste parti perché un sacco di gente la saluta.
Ai 10 prendo un bicchiere di the, per scaldarmi e bere. Lo schiaccio per berlo in corsa e lo bevo di taglio, con l'acqua che viene giu' non mi importa se mi bagno tutto, al massimo il the caldo mi scalda il petto, infatti ne perdo mezzo bicchiere abbondante ma sento di aver fatto la cosa giusta. Il berrettino che uso fa il suo lavoro magnificamente, mai ho problemi agli occhiali Ai 10 mi accorgo di non aver guardato il crono al passaggio mentre era uno dei pochi passaggi che mi interessava, lo faccio in ritardo e calcolo che devo esser passato quasi giusto. (in realtà poi vedo che son passato proprio nel tempo che mi ero prefissato). I pacers delle 3:45 son con me adesso e mi sembra che stiano andando decisamente troppo forti per far fare 3:45 a quelli partiti con me. La cosa a me va benissimo, è il ritmo che speravo di tenere e se lo tengo con loro fin dopo il 30simo e poi gestisco, mi porto a casa il 3:45 che volevo. Dai 10 km ai 15 è tempo di Conegliano, passare il paese è bellissimo, piove e la gente è ai lati della strada, qualche famiglia aspetta il babbo o la la mamma, amici che aspettano amici podisti, una festa. Ad un certo punto mi perdo un po', vado leggermente in progressione su un leggero falsopiano (l'unico incontrato finora) e chiudo il gap con il gruppetto di compagni. Quel km lo farò in 5:00.
Sto bene.
A tratti il vento più freddo ma poi tutto torna ok, a tratti sento acqua, soprattutto sulle braccia e spalle che mi raffredda, poi tutto torna ok. Penso, penso penso. Penso a casa, penso alla mia prima mezza, penso ai mesi che non ho potuto correre, penso che ci voglio arrivare a Treviso, e che tutto può ancora succedere. Alla mezza passo in quello che mi pare essere 1h51 ma non perdo tempo a controllare, mi sta bene così (in realtà il real time darà 1:49:45). Al 25 mi dico che devo bere c'è un ristoro e voglio ripetere l'operazione bicchiere di the, come passo mi viene portato via, mi fermo tendo la mano e aspetto che il volontario davanti a me versi e me ne porga un altro, da dietro arriva un runner, che lo prende dalle sue mani e me lo porta via; guardo il volontario, lui fa per scusarsi, gli sorrido, ma sono infastidito tantissimo dal comportamento scortese di chi mi stava dietro, riprendo a correre, prendo un pezzo di mela al volo; gli dò un morso e poi la getto nell'erba. Riprendo il mio gruppetto spingendo un po' più di quello che dovrei. Sento il gel nella tasca posteriore dei miei inzuppatissimi pantaloncini, sembra chiamarmi, prima non l'avevo mai sentita ballonzolare ed ora la sento. A Milano avevo due "bustine" ed una l'ho iniziata dopo l'ora e mezza e la seconda verso le tre ore e ricordo che, illusione o fantasia che fosse, mi sembrava di aver avuto nuova benzina e nuove forze dopo averle prese; a dire il vero questo lo avevo pensato altre volte durante la gara e aspettavo di sentirne "il bisogno". Questo è un errore che dovevo conoscere, in gara quando sento il "bisogno" di energia vuol dire che è già troppo tardi, le sensazioni sono così viziate dallo sforzo e dalla concentrazione che certe cose le si deve prevenire. Al 25 inizio a sentire le gambe, inizio a sentire vento, inizio a sentire pioggia forte. Abbasso la testa e incomincio a vedere solo il sedere di chi mi sta davanti, l'azione è ancora ok e sento che fino al 30 ci arrivo di sicuro relativamente fresco ma al tempo stesso non si deve più scherzare. Adesso corro con il pacer più veloce del gruppo delle 3:45. Al 30 lui comincia a parlare e motivare la gente, comincia a dire che abbiamo margine, che per quelli che son partiti nella gabbia dietro si arriva in 3:41 scarsi e che dal 36 chi ne ha .. può andar via, andar a prendersi Treviso. Arriviamo al 30 ... prendersi Treviso ... mi sembra vicinissima eppure faccio fatica adesso, al 32 guardo il crono e mi sembra che siam bene, non perdo tempo ma vedo che devo aver corso gli ultimi due km a 5:15. Mi dico ... "dai Miki dai Miki, facciamo sti cazzo di ultimi 10.000 metri" e mi ripeto "fai sti cazzo di 10000 metri". Non uso mai parole forti ma voglio farlo, vorrei gridarlo sto motto, e lo farei se solamente non avrei paura di sprecare anche un solo battito di cuore di troppo. Al 30 apro la bustina di gel e la succhio. Lo faccio male e mi manca il fiato, mi va di traverso, la cosa mi costa fatica, devo correre e tossire e non recupero il respiro subito. Ci riprovo dopo 500 metri. Meglio. Questa volta lascio che mi si sciolga in bocca. Lo faccio ancora, ma non la finisco. La tengo in mano. Tengo duro ed arrivo fino al 35 con il pacer da 3:40 (miei). Ora ho un po' di fatica, sento vento contro e sento freddo. Ho sete, e comincio ad aver freddo. Perdo la concentrazione, ho smesso di guardare il culo di quelli davanti e impormi di correre a QUELLA velocità e quando mi riprendo ho perso 20 metri. Mi dico che son solo 20 metri e che non devo andarli a prendere ... però .. era bello avere il sedere di dieci persone che ti stan davanti in gruppo e ti danno il tempo. Prima quando avevo freddo stavo ingruppato e mi riparavo dal vento con loro adesso son ancora più nudo. Al 38 ho davvero freddo, ma non capisco se siamo al 37 38 36 ., non ci capisco niente. Il pacer aveva detto che dal 38 si vedeva Treviso e ricordavo un pezzo di percorso in città ma ... non vedo nulla di tutto questo. Adesso mi piove addosso, non ho la città ed ho freddo. Forse son questi pensieri che mi fan gelare all'improvviso. Fatto sta che inizio a tremare, le gambe iniziano a fare parecchio male adesso, in un km mi si induriscono, se provo a stenderle per un azione di corsa più distesa mi sento i muscoli contrarre, quando provo a farlo con più decisione sento principi di crampi. Ad un certo punto leggo 39. 39 ?? allora bene, mi dico. Ma so di correre con un azione pessima e sto peggiorando si arriva ai bordi della città e per due volte metto il piede in una pozzanghera. Come già mi era successo attorno al decimo km sento il piede ancora più freddo, come se ci fossi entrato a piedi nudi, ma soprattutto sento la scarpa pesare. Tanto.
Mi accorgo di avere nella mano sinistra la busta di gel ancora mezza piena, la porto alla bocca. Se non altro non è fredda. Dopo il km 39 tremo dal freddo, provo a rallentare e muovere le braccia, ma decido che sarebbe solo peggio. Ad un certo punto vedo il ristoro, entro in città davvero. Sanpietrini, leggera salita, strade strette, curve. Alle curve sono incerto mi superano. E' dal km 38 che ho iniziato ad avere gente che mi supera. Al 40simo spero di avere gente incitamento, di sentire che il mio corpo annusa l'arrivo e reagisce, ma non è così vado piano, fa male, ho freddo, i passi sono piccoli e le ginocchia non si stendono, e se lo fanno i muscoli si contraggono e dolgono molto di più. Sono arrabbiato perché non vedo mai la segnalazione del 41simo km semplicemente non arriva mai, infatti non l'ho proprio incontrata e questo mi ha confuso. Credo di aver perso il mio target, non voglio guardare l'orologio, vorrei gettarlo nel Sile, vorrei gente che mi conosce attorno e che mi gridi di darmi una mossa, ma mi sembra non ci sia nessuno. Un ponte e capisco che sono in dirittura d'arrivo. Con tristezza guardo il crono; leggo 3:43 ... e non guardo i secondi. Miki-si tratta di correre UNA ripetuta da 400 metri e ti può fare tutto il cazzo di male di questo mondo ma o ti crampi da non muoverti o arriverai sotto le 3:45 di tuo orologio. Aumento il ritmo, provo a correre, alzo la testa e inizio a superare qualcuno. Penso che sarò ridicolissimo da vedere, alzo la testa e allungo le gambe, 1 minuto da fare. So di aver corso benino i primi 200 metri e arrivo, alzo il ditino per la foto anche se mi vergogno come un verme. Alla banda di gomma fermo il tempo.
Non lo voglio guardare, ma devo farlo. Dice 3:44:58. Adesso TDS può fare quello che vuole, Abbasso la testa e faccio confondere le lacrime con la pioggia. Sono felice, triste, deluso, contento. Vorrei abbracciare qualcuno anche se non è stato l'arrivo che sognavo. Mi abbraccerei anche la tizia che mi mette la medaglia di finisher, ovviamente non lo faccio. Cammino pochi metri ed abbraccio il palo della tenda ci appoggio la testa. La testa mi gira e tremo forte, un infermiere mi chiede se e' tutto a posto, gli faccio un cenno di si alzando il pollice. Mi invita ad andare avanti, peccato, quel palo era così comodo.
Vado avanti, vedo bottiglie d'acqua dappertutto, ma dove le avranno prese ? ho sete. Piove, ho freddo, ho seteeeee.
Vado avanti ancora guidato dalle transenne e chiedo dove si ritirano le sacche, mi mostrano di proseguire, non c'è riparo, vado piano e mi duole tutto. Dove saranno Fulvio e Riccardo ? Quanto avranno fatto ? Vorrei qualcuno a cui parlare, arrivo al ristoro post gara ed e' una ressa, non ce la faccio più e prendo una bottiglia d'acqua quasi piena da terra, buonissima. Alla tenda prendo qualcosa da mangiare, con ogni persona vorrei parlare di più. E' il primo arrivo da quando corro in cui non conosco davvero nessuno. E' strano.
A vado avanti, sempre sotto la pioggia, saranno passati 5 minuti buoni, a me sembrano 10 e non ho ancora la borsa non so dove andare, mi piove addosso. Davanti al campo sportivo qualcuno e' caduto e lo aiutano, cammino cammino cammino ed arrivo al ritiro borse. La prendo e dentro le cose son bagnate, vado a quella che dovrebbe essere la tenda spogliatoi ed è un caos. E' buia, a terra e' tutto fango, mi inciampo nei teli che la gente ha gettato a terra per avere un appoggio asciutto, siamo strettissimi vado avanti ed avanti e mi ricavo un buco per cambiarmi, lo faccio piano, scomodo .. non riesco ad organizzarmi, apoggio le cose e poi non so dove sono .. alla fine .. quando riprenderò le cose avrò perso una delle cose a cui tengo di più. I miei occhiali da corsa.
... ci sono mille piccole grandi cose che mi succedono. Quello che penso è tornare a casa, mettermi sotto una doccia calda e sedermi e sentire l'acqua che mi lava via tutto che si porta via le fatiche per lasciarmi con tutti i miei ricordi di questa gara. Quello che penso è mettermi a letto dopo la doccia, nudo, asciutto, al caldo ed avere a chi raccontare tutto, e avere Jacopo che mi salta addosso facendomi un bellissimo male, e poi mi fa mille domande e poi Mattia che fa altrettanto e poi .. "sogno ancor più sogno" esser a letto a far ... "altro" ... con il maldimaratona addosso ad ogni abbraccio, ad ogni movimento e scoppiare a ridere per come mi rende goffo, e poi raccontare sensazioni, momenti, pensieri, e farsi raccontare sensazioni, momenti, pensieri.
E poi ... altri abbracci che ti faccian quel "male buono" che ogni sportivo conosce.
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lunedì 30 marzo 2009
Treviso. Dal pregara allo sparo (to be continued)
Come per la maratona di Milano divido la gara in due post.
Il primo (questo) arriva fino al momento dello sparo, mentre il prossimo è quello della gara, e sensazioni dell'imminente post-gara.
------
La giornata di sabato è volata via con mille impegni. Al solito, da una parte ci sono i doveri verso la mia famiglia, verso Leila, verso i bimbi, verso gli amici, e dall'altra la spinta verso la mia passione per la corsa e per tutto il mio mondo che ho costruito attorno e a cui ci tengo. Il bilanciare queste due "forze" come tutti quelli che vivono questa passione sanno, è una cosa difficile e di per se già sarebbe un discorso affascinante da analizzare e sviscerare a fondo.
Così sabato son stato "scollegato" verso le cose di casa, con poco tempo per organizzarmi e sentendomi inadatto a gestire queste due spinte; così alla fine la sensazione è stata di nuovo quella di "rubare" tempo, al tempo stesso sapendo che domenica non sarei stato a casa e sarebbe stato pesante per Leila di gestire i nostri tesori ... ma andiamo avanti.
La preparazione della borsa è stata difficile, sapevo che ci sarebbe stata pioggia, ma quanta ? Sapevo che ci sarebbero stati circa 10 gradi, ma cosa significa correre con pioggia per 4 ore ? Non lo sapevo, non lo potevo sapere, alla fine ho deciso che avrei indossato una maglia a maniche lunghe leggera e la canotta della società con il pettorale, mentre di sotto avrei indossato pantaloni corti, invece di quelli sgambati che amo avrei usato quelli aderenti per la loro tasca e perché mi permettono di metter una busta di gel (grazie) nella tasca posteriore. Poi avrei indossato il cappellino nuovo e gli occhiali da vista (nella speranza che le "goccioline" non li facciano diventare inusabili).
La sveglia l'avevo settata alle ore 04:15 ma forse avrei dovuto metterla anche prima perché alla fine ho fatto in fretta e mi son trovato spiazzato. Nel preparare le mie cose, me stesso, la mia mente, il mio corpo .. ho i miei tempi, è una sorta di avvicinamento mentale, non si tratta solo di preparare una valigia, per me una gara è ripassare in testa ogni cosa, una alla volta, riviverle, e dovevo saperlo che ho bisogno di tempo. Io funziono così, devo pensare che indosso i pantaloncini e poi vedermi che mi metto ogni cosa, immaginare come mi sentirò, è questo che mi da la sicurezza e la tranquillità per poi poter pensare solo a quello che farò al momento dell'inizio della gara, sia essa una partita di tennis, una maratona, un esame, una presentazione ... in questo lo sport mi ha insegnato un "metodo" che è parte del bagaglio delle cose che mi porto dietro e fanno parte anch'esse della mia persona.
Comunque alla fine tutto è andato quasi bene, ho messo gli abiti da runner e sopra a questo un paio di jeans, e mi son portato il piumino pensando di dovermi coprire nel caso avessi avuto freddo e fossi stato bagnato alla fine. Si tutto questo e tutti i possibili disagi me li sono immaginati, e così che scelgo le cose da fare in modo da autoconvincermi che tutto è pronto per avere il minimo dei disagi possibili. Ore 4:45 (5:45 ora nuova) avevo appuntamento con Fulvio e Riccardo. Sono arrivato alle 5:45 e li ho trovati nel luogo dell'appuntamento; amo la puntualità. Ci siamo sbrigativamente salutati e siamo andati a parcheggiare la mia macchina, poi son salito nella loro auto e siamo andati avanti. Il viaggio è volato via come in una nuvola ... alla fine del viaggio ho realizzato che avrei avuto poco tempo per organizzarmi, loro avevano preso la sacca indumenti il giorno prima e sicuramente avranno già separato le cose da metter nella sacca, mentre io no, avrei dovuto fare tutto all'ultimo momento ed odio l'idea che mi si debba aspettare. Ansia, fretta, cattive compagne di un pregara. Mi cambio le scarpe in macchina dopo aver recuperato la mia borsa e la sacca nel bagagliaio, dal sedile posteriore in cui ero. Problema, mentre mi tiro la scarpa sento un principio di crampo al polpaccio. e penso .. "accidenti, qui siamo finiti, come è possibile che mi prenda una sorta di crampo mentre devo appena iniziare una MARATONA". Cattive sensazioni, cattive compagnie della mente prima di una gara.
A quel punto... fantasmi, vedevo pioggia tutto attorno ed ogni scelta di pregara mi sembrava sbagliata. Vestiti di cambio che non mi sarebbero stati nella sacca, bisogni fisiologici non svolti come di solito, alimentazione non adeguata ... fantasmi - cattive compagnie.
All'arrivo a Treviso di nuovo una nuvola, un turbine, siamo scesi dalla macchina ed è stato un piccolo shock. Lasciare tutto lì e avere pioggia che ti bagna, all'improvviso, e freddo senza che la temperatura esterna sia troppo fredda. Il mio pensiero in autobus navetta è andato verso coloro che più amo, al solito quando mi succede in "privatamente in pubblico" devo da una parte nascondere le mie lacrime e dall'altra vorrei condividerle. Cura contro i fantasmi, la migliore.
Il viaggio in autobus è stato il primo momento in cui ho iniziato a conoscere Fulvio, persona interessante (Dio mio quanto vorrei scrivere d mille cose diverse). Si scende dal bus navetta, anche qui l'esperienza di Fulvio mi è preziosa, così ci si dirige nei posti giusti senza dover perder troppo tempo a cercare, meno tempo per stare con me stesso, ma la cosa è un bene ed un male allo stesso tempo. E se non avessi avuto un aiuto sicuramente avrei dovuto arrivare lì molto prima.
Provo ad andare al bagno e contrariamente ad OGNI mia gara, finale, semifinale, ecc ecc .. la cosa non va come di solito. La consegna della sacca è l'ultimo distacco dai tuoi averi, e sotto pioggia battente questo "distacco" si sente. Ci troviamo dopo, semi ignudi con Riccardo che trema per il freddo in modo visibile. Io cerco di correre per scaldarmi il meno possibile mentre più che mai penso che sarà un salto nel buio circa la mia condizione fisica. Mi ingabbio, ci separiamo, loro vanno nella gabbia di "quelli forti". Vicino a me, sconosciuti di ogni età. Ecco, è questo il momento in cui io sono io. Son solo, respiro, sento le gocce d'acqua, aspetto, ascolto i discorsi di chi mi sta attorno e quello mi distacca da tutto e tutti, a posteriori questo è uno dei momenti magici della corsa quello in cui inizi ad estraniarti. Si avvicina il momento della partenza, ripasso quello che vorrei sia il mio ritmo. 5'15" a km appena possibile e da tenere per quanto posso. Magari cercando di vedere dove saranno i palloncini delle 3:45 e cercando di stargli davanti. Calcolo che partiranno un minuto prima di me circa e quindi quando li prenderò avrò comunque un minuto sul tempo finale che vogliono tenere. Ripenso ai passaggi più importanti che vorrei tenere; 26:30 ai 5000, 53 minuti ai 10k, alla mezza vorrei passare tra 1:50 ed 1:52. E poi ... tenere tenere tenere i 5:15 o sotto. Intanto si avvicina lo sparo la pioggia ci colpisce e pochi minuti prima dello sparo il freddo si trasforma in tremore che non riesco ben a tenere a freno. Mi muovo sul posto, mi preparo a togliere il vecchio k-way che mi son messo addosso. Ci siamo quasi, ci compattiamo. Ore 9:45 lo sparo. BUM. Sono sveglio dalle 3:20, adesso si parte ... stavolta a differenza di Milano si cammina poco .. si inizia a trottare piano da subito, siamo in 4000, a Milano eravamo 6000. Non vedo l'ora di scaldarmi ho freddo e son bagnato. Ho la mano pronta a far scattare il mio orologio. Passo sotto al gonfiabile ed al transponder della TDS e clicco. Sono partito.
.. to be continued ..
Il primo (questo) arriva fino al momento dello sparo, mentre il prossimo è quello della gara, e sensazioni dell'imminente post-gara.
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La giornata di sabato è volata via con mille impegni. Al solito, da una parte ci sono i doveri verso la mia famiglia, verso Leila, verso i bimbi, verso gli amici, e dall'altra la spinta verso la mia passione per la corsa e per tutto il mio mondo che ho costruito attorno e a cui ci tengo. Il bilanciare queste due "forze" come tutti quelli che vivono questa passione sanno, è una cosa difficile e di per se già sarebbe un discorso affascinante da analizzare e sviscerare a fondo.
Così sabato son stato "scollegato" verso le cose di casa, con poco tempo per organizzarmi e sentendomi inadatto a gestire queste due spinte; così alla fine la sensazione è stata di nuovo quella di "rubare" tempo, al tempo stesso sapendo che domenica non sarei stato a casa e sarebbe stato pesante per Leila di gestire i nostri tesori ... ma andiamo avanti.
La preparazione della borsa è stata difficile, sapevo che ci sarebbe stata pioggia, ma quanta ? Sapevo che ci sarebbero stati circa 10 gradi, ma cosa significa correre con pioggia per 4 ore ? Non lo sapevo, non lo potevo sapere, alla fine ho deciso che avrei indossato una maglia a maniche lunghe leggera e la canotta della società con il pettorale, mentre di sotto avrei indossato pantaloni corti, invece di quelli sgambati che amo avrei usato quelli aderenti per la loro tasca e perché mi permettono di metter una busta di gel (grazie) nella tasca posteriore. Poi avrei indossato il cappellino nuovo e gli occhiali da vista (nella speranza che le "goccioline" non li facciano diventare inusabili).
La sveglia l'avevo settata alle ore 04:15 ma forse avrei dovuto metterla anche prima perché alla fine ho fatto in fretta e mi son trovato spiazzato. Nel preparare le mie cose, me stesso, la mia mente, il mio corpo .. ho i miei tempi, è una sorta di avvicinamento mentale, non si tratta solo di preparare una valigia, per me una gara è ripassare in testa ogni cosa, una alla volta, riviverle, e dovevo saperlo che ho bisogno di tempo. Io funziono così, devo pensare che indosso i pantaloncini e poi vedermi che mi metto ogni cosa, immaginare come mi sentirò, è questo che mi da la sicurezza e la tranquillità per poi poter pensare solo a quello che farò al momento dell'inizio della gara, sia essa una partita di tennis, una maratona, un esame, una presentazione ... in questo lo sport mi ha insegnato un "metodo" che è parte del bagaglio delle cose che mi porto dietro e fanno parte anch'esse della mia persona.
Comunque alla fine tutto è andato quasi bene, ho messo gli abiti da runner e sopra a questo un paio di jeans, e mi son portato il piumino pensando di dovermi coprire nel caso avessi avuto freddo e fossi stato bagnato alla fine. Si tutto questo e tutti i possibili disagi me li sono immaginati, e così che scelgo le cose da fare in modo da autoconvincermi che tutto è pronto per avere il minimo dei disagi possibili. Ore 4:45 (5:45 ora nuova) avevo appuntamento con Fulvio e Riccardo. Sono arrivato alle 5:45 e li ho trovati nel luogo dell'appuntamento; amo la puntualità. Ci siamo sbrigativamente salutati e siamo andati a parcheggiare la mia macchina, poi son salito nella loro auto e siamo andati avanti. Il viaggio è volato via come in una nuvola ... alla fine del viaggio ho realizzato che avrei avuto poco tempo per organizzarmi, loro avevano preso la sacca indumenti il giorno prima e sicuramente avranno già separato le cose da metter nella sacca, mentre io no, avrei dovuto fare tutto all'ultimo momento ed odio l'idea che mi si debba aspettare. Ansia, fretta, cattive compagne di un pregara. Mi cambio le scarpe in macchina dopo aver recuperato la mia borsa e la sacca nel bagagliaio, dal sedile posteriore in cui ero. Problema, mentre mi tiro la scarpa sento un principio di crampo al polpaccio. e penso .. "accidenti, qui siamo finiti, come è possibile che mi prenda una sorta di crampo mentre devo appena iniziare una MARATONA". Cattive sensazioni, cattive compagnie della mente prima di una gara.
A quel punto... fantasmi, vedevo pioggia tutto attorno ed ogni scelta di pregara mi sembrava sbagliata. Vestiti di cambio che non mi sarebbero stati nella sacca, bisogni fisiologici non svolti come di solito, alimentazione non adeguata ... fantasmi - cattive compagnie.
All'arrivo a Treviso di nuovo una nuvola, un turbine, siamo scesi dalla macchina ed è stato un piccolo shock. Lasciare tutto lì e avere pioggia che ti bagna, all'improvviso, e freddo senza che la temperatura esterna sia troppo fredda. Il mio pensiero in autobus navetta è andato verso coloro che più amo, al solito quando mi succede in "privatamente in pubblico" devo da una parte nascondere le mie lacrime e dall'altra vorrei condividerle. Cura contro i fantasmi, la migliore.
Il viaggio in autobus è stato il primo momento in cui ho iniziato a conoscere Fulvio, persona interessante (Dio mio quanto vorrei scrivere d mille cose diverse). Si scende dal bus navetta, anche qui l'esperienza di Fulvio mi è preziosa, così ci si dirige nei posti giusti senza dover perder troppo tempo a cercare, meno tempo per stare con me stesso, ma la cosa è un bene ed un male allo stesso tempo. E se non avessi avuto un aiuto sicuramente avrei dovuto arrivare lì molto prima.
Provo ad andare al bagno e contrariamente ad OGNI mia gara, finale, semifinale, ecc ecc .. la cosa non va come di solito. La consegna della sacca è l'ultimo distacco dai tuoi averi, e sotto pioggia battente questo "distacco" si sente. Ci troviamo dopo, semi ignudi con Riccardo che trema per il freddo in modo visibile. Io cerco di correre per scaldarmi il meno possibile mentre più che mai penso che sarà un salto nel buio circa la mia condizione fisica. Mi ingabbio, ci separiamo, loro vanno nella gabbia di "quelli forti". Vicino a me, sconosciuti di ogni età. Ecco, è questo il momento in cui io sono io. Son solo, respiro, sento le gocce d'acqua, aspetto, ascolto i discorsi di chi mi sta attorno e quello mi distacca da tutto e tutti, a posteriori questo è uno dei momenti magici della corsa quello in cui inizi ad estraniarti. Si avvicina il momento della partenza, ripasso quello che vorrei sia il mio ritmo. 5'15" a km appena possibile e da tenere per quanto posso. Magari cercando di vedere dove saranno i palloncini delle 3:45 e cercando di stargli davanti. Calcolo che partiranno un minuto prima di me circa e quindi quando li prenderò avrò comunque un minuto sul tempo finale che vogliono tenere. Ripenso ai passaggi più importanti che vorrei tenere; 26:30 ai 5000, 53 minuti ai 10k, alla mezza vorrei passare tra 1:50 ed 1:52. E poi ... tenere tenere tenere i 5:15 o sotto. Intanto si avvicina lo sparo la pioggia ci colpisce e pochi minuti prima dello sparo il freddo si trasforma in tremore che non riesco ben a tenere a freno. Mi muovo sul posto, mi preparo a togliere il vecchio k-way che mi son messo addosso. Ci siamo quasi, ci compattiamo. Ore 9:45 lo sparo. BUM. Sono sveglio dalle 3:20, adesso si parte ... stavolta a differenza di Milano si cammina poco .. si inizia a trottare piano da subito, siamo in 4000, a Milano eravamo 6000. Non vedo l'ora di scaldarmi ho freddo e son bagnato. Ho la mano pronta a far scattare il mio orologio. Passo sotto al gonfiabile ed al transponder della TDS e clicco. Sono partito.
.. to be continued ..
mercoledì 25 marzo 2009
Quattro giorni
Quattro giorni allo sparo.
Quattro giorni alla mia seconda maratona
Quattro giorni.
Sensazioni diverse ma uguali, piccole decisioni da prendere, che sembrano difficili anche se son sciocchezze, ed il tutto si deve al fatto che ci hai messo così tanto dentro, sacrifici, ore rubate alla famiglia, al sonno, dispiaceri vissuti e superati, esaltazioni vissute e passate .. che si finisce per vivere una realtà drogata dalle aspettative e dalle speranze. D'altronde questo e anche lo specchio di ciò che viviamo, è lo stesso per una storia d'amore, per un progetto di lavoro che segui e a cui ci tieni. Al solito, la corsa come un () della vita. Come lo è stato il tennis, come lo è un pezzo meccanico per un tornitore che ami il suo lavoro, o come una frase musicale azzeccata sia gioia per un compositore.
E allora ? E allora ecco un altalena di sensazioni che negli ultimi giorni mi ha accompagnato.
Domenica a Treviso è prevista pioggia ... pioggia pioggia pioggia tutto il giorno.
Domenica a Vittorio Veneto la partenza è prevista alle 0945.
Domenica bisogna esser nelle griglie tra le 0855 e le 0930
Domenica si può andare a Treviso e lasciare la macchina a Prato Fiera e andare con i bus navetta a VV (dalle 0615 alle 0755).
Domenica si devono lasciare le sacche numerate entro le 0900
Riassumendo domenica devo alzarmi alle 0400, devo avere la borsa già fatta e conto di arrivare a Treviso in 1h45. E poi ...
E poi sto decidendo cosa indossare il giorno della gara.
Intanto non sanguino più ma in compenso l'infiammazione all'anca che non era mai passata ma sopita al punto da sembrar sparita .. si è riacutizzata nella penultima settimana.
Ancora non ci credo che posso correre al ritmo che dovrei, per un intera maratona, come tabella di marcia ho deciso di correre a 5min15 a km e poi vedere. Se così sarà dovrei passare ai 5k in 26:30 - ai 10k in 52min e vorrei passare alla mezza tra 1h50 ed 1h52min. Vediamo.
Avrei tanto tanto tanto da scrivere, che mi spiace da morire di non aver compagnia, del mio poco desiderio di correre sotto la pioggia, della mia paura che il dolore all'anca monti lentamente .. della speranza di non avere problemi fisiologici. Che sciocchezze queste, mi sento piccolo piccolo piccolo a pensare che queste con cose che mi preoccupano, eppure mentirei se non lo ammettessi.
Asma non esserci ... problemi .. via via via ... Miki ... DIVERTITI !
Quattro giorni alla mia seconda maratona
Quattro giorni.
Sensazioni diverse ma uguali, piccole decisioni da prendere, che sembrano difficili anche se son sciocchezze, ed il tutto si deve al fatto che ci hai messo così tanto dentro, sacrifici, ore rubate alla famiglia, al sonno, dispiaceri vissuti e superati, esaltazioni vissute e passate .. che si finisce per vivere una realtà drogata dalle aspettative e dalle speranze. D'altronde questo e anche lo specchio di ciò che viviamo, è lo stesso per una storia d'amore, per un progetto di lavoro che segui e a cui ci tieni. Al solito, la corsa come un () della vita. Come lo è stato il tennis, come lo è un pezzo meccanico per un tornitore che ami il suo lavoro, o come una frase musicale azzeccata sia gioia per un compositore.
E allora ? E allora ecco un altalena di sensazioni che negli ultimi giorni mi ha accompagnato.
Domenica a Treviso è prevista pioggia ... pioggia pioggia pioggia tutto il giorno.
Domenica a Vittorio Veneto la partenza è prevista alle 0945.
Domenica bisogna esser nelle griglie tra le 0855 e le 0930
Domenica si può andare a Treviso e lasciare la macchina a Prato Fiera e andare con i bus navetta a VV (dalle 0615 alle 0755).
Domenica si devono lasciare le sacche numerate entro le 0900
Riassumendo domenica devo alzarmi alle 0400, devo avere la borsa già fatta e conto di arrivare a Treviso in 1h45. E poi ...
E poi sto decidendo cosa indossare il giorno della gara.
Intanto non sanguino più ma in compenso l'infiammazione all'anca che non era mai passata ma sopita al punto da sembrar sparita .. si è riacutizzata nella penultima settimana.
Ancora non ci credo che posso correre al ritmo che dovrei, per un intera maratona, come tabella di marcia ho deciso di correre a 5min15 a km e poi vedere. Se così sarà dovrei passare ai 5k in 26:30 - ai 10k in 52min e vorrei passare alla mezza tra 1h50 ed 1h52min. Vediamo.
Avrei tanto tanto tanto da scrivere, che mi spiace da morire di non aver compagnia, del mio poco desiderio di correre sotto la pioggia, della mia paura che il dolore all'anca monti lentamente .. della speranza di non avere problemi fisiologici. Che sciocchezze queste, mi sento piccolo piccolo piccolo a pensare che queste con cose che mi preoccupano, eppure mentirei se non lo ammettessi.
Asma non esserci ... problemi .. via via via ... Miki ... DIVERTITI !
lunedì 16 marzo 2009
Il lungo da 32-35
Il giorno del lunghissimo per fortuna si era messo bene. Non lo avrei fatto da solo, o meglio, lo avrei fatto da solo, ma con gente intorno, partendo con altri, un bel gruppo. Quella mattina, a differenza degli altri giorni, più che di compagnia avevo fame di correre, così non son stato molto "chiacchierone". Sapevo che la maggior parte di loro avrebbe avuto intenzione di correre meno km di me, così, nella pia illusione di massimizzare i km percorsi assieme, mi son presentato all'appuntamento delle 9 dopo averne percorsi già un paio abbondanti.
Avrei dovuto farne da 32 a 35 quella domenica, e, a sentire gli altri, chi ne correva di più voleva farne 30. Era anche il giorno in cui dopo tanto tempo avrei rivisto Sandro e corso con lui. Mi aveva detto che viste le sue magagne fisiche sarebbe andato piano piano e gli andava benissimo qualunque ritmo avessi voluto tenere; tuttavia io lo conosco, so che è un agonista, so che va forte, so che sa soffrire, e sapevo che anche lui voleva correre con gli altri e che sarebbe stato bene gli sarebbe venuta un poca di voglia di misurarsi e di sentire sulle sue gambe un po' di fatica.
La partenza con loro è sempre così misurata e lenta che ogni volta mi fa pensare che io non ci capisco nulla e non so riscaldarmi a dovere, al solito siam partiti ad un ritmo che è la linea di confine tra la camminata veloce ed il dover iniziare a corricchiare. Umore alto, scherzi nel gruppo gruppetti che si formano, chi chiede i programmi di gare future, chi si aggiorna su cose di famiglia ... ed i passi di 13 di noi che iniziano a correre. Cose che chi corre capisce, cose che per chi corre .. gia' il chiudere gli occhi ed immaginarle, ti fa stare bene.
Le due ragazze vanno avanti, il capitano lo vedi ad un passo in cui il suo incedere sembra quasi goffo, che infatti prende la sua armonia solo a ritmi più elevati, il lungo F. sembra che debba trattenere le gambe per andare a questa andatura. Parto con Sandro a fianco e si chiacchiera, il primo, il secondo, il terzo km .. poi si arriva alla salita che porta alla galleria. Andiamo avanti così. Io ho la bustina di gel che mi è stata data e la tengo nella tasca, ad un certo punto guardo il mio cronometro e vedo che stiamo già andando ad un ritmo che probabilmente mi costerebbe caro da tenere a lungo, ma si chiacchiera, e per il momento non faccio fatica. Le ragazze salgono per Via del Pucino, altri si separano. Siam molto molto sgranati. GS con Dario son poco più avanti e con Sandro li prendiamo chiacchierando, poi si scherza a 4. Raggiungiamo PV e poi l'elastico tra noi e loro si allunga di nuovo, questa volta percepisco che l'andatura di crociera di tutti è oramai presa e consolidata per bene. Ad un certo punto Sandro mi dice se mi va di provare ad andare a prendere PV, che poi altrimenti per lui sarebbe forse più costoso in termini di energia di quanto vorrebbe spendere, se ci lasciamo troppo spazio in mezzo. Accetto ma dicendogli che poi io devo assolutamente prendere un ritmo da lungo lento adeguato a me ed alla distanza che devo percorrere. Abbiamo un accordo e si va. Ad un certo punto dopo aver chiuso metà del gap lui vede che guardo l'orologio e sorrido, mi sorride anche lui e mi chiede a quando andiamo. Glielo dico e gli dico di andare, che sarebbe troppo per me e farei un allenamento sbagliato. Mi dice che gli va benissimo e che ci saremmo rivisti nel bastone di ritorno. Così pian piano vedo la sua figura che si allontana, io inizio a sentire solo il mio respiro ed i miei passi adesso. Vado avanti così per un bel po, finchè comincio a ri-incontrare quelli che tornano e volevano fare solo 15, o 20 .. ecc. Ci si saluta con un sorriso, o un five al volo. Ed il sorriso di un incontro ti resta dentro per un centinaio di metri dopo l'incrocio. Alla fine incontro quelli che correvano 30, e mi sembra di incontrarli troppo presto (infatti hanno accorciato il ritorno per allungare dopo). A quel punto sai che sei di nuovo solo. Mentre corro penso a questo; c'è un momento in ogni lungo, in ogni mezza, in ogni maratona, in cui sai e senti di esser solo. Per me è un momento chiaro, limpido, un istante ben preciso. Ammenochè non si corra davvero assieme ed allo stesso ritmo questo istante che definisce una corsa è una cosa importante. Da quel momento sei solo, e corri solo con te. Alle volte parti da solo ma senti questa cosa solo dopo la seconda ora, altre volte ti scatta quando senti un particolare dolore fisico, ma e' un istante importante.
Proseguo così e mi forzo a non cercare scorciatoie, scusanti, niente. Arriva la salita di Sistiana, arrivo in prossimità di Duino. E' tempo di girare; stappo la bustina di gel e ne prendo una sorsata. E' denso, più tiepido di quanto mi aspettassi, e sento che mi riempie la bocca ed il palato, Lo inghiotto e ne sento ancora il gusto nel palato, lo sciolgo e continuo, da adesso in poi continuerò a prenderne piccoli sorsi mentre corro.
Un altro momento importante per me e' quello in cui giri i tacchi e ritorni, anche quella è una soglia psicologica importante. Comunque andando sulla cronaca, questo lunghissimo è mi ha lasciato abbastanza soddisfatto. Non ho percepito un livello di fatica che mi ha fatto pensare che non sono pronto, ovviamente fatica e la fine delle scorte l'ho sentita, ma .. a livelli accettabili. La distanza totale percorsa è stata 33 km.
Avrei dovuto farne da 32 a 35 quella domenica, e, a sentire gli altri, chi ne correva di più voleva farne 30. Era anche il giorno in cui dopo tanto tempo avrei rivisto Sandro e corso con lui. Mi aveva detto che viste le sue magagne fisiche sarebbe andato piano piano e gli andava benissimo qualunque ritmo avessi voluto tenere; tuttavia io lo conosco, so che è un agonista, so che va forte, so che sa soffrire, e sapevo che anche lui voleva correre con gli altri e che sarebbe stato bene gli sarebbe venuta un poca di voglia di misurarsi e di sentire sulle sue gambe un po' di fatica.
La partenza con loro è sempre così misurata e lenta che ogni volta mi fa pensare che io non ci capisco nulla e non so riscaldarmi a dovere, al solito siam partiti ad un ritmo che è la linea di confine tra la camminata veloce ed il dover iniziare a corricchiare. Umore alto, scherzi nel gruppo gruppetti che si formano, chi chiede i programmi di gare future, chi si aggiorna su cose di famiglia ... ed i passi di 13 di noi che iniziano a correre. Cose che chi corre capisce, cose che per chi corre .. gia' il chiudere gli occhi ed immaginarle, ti fa stare bene.
Le due ragazze vanno avanti, il capitano lo vedi ad un passo in cui il suo incedere sembra quasi goffo, che infatti prende la sua armonia solo a ritmi più elevati, il lungo F. sembra che debba trattenere le gambe per andare a questa andatura. Parto con Sandro a fianco e si chiacchiera, il primo, il secondo, il terzo km .. poi si arriva alla salita che porta alla galleria. Andiamo avanti così. Io ho la bustina di gel che mi è stata data e la tengo nella tasca, ad un certo punto guardo il mio cronometro e vedo che stiamo già andando ad un ritmo che probabilmente mi costerebbe caro da tenere a lungo, ma si chiacchiera, e per il momento non faccio fatica. Le ragazze salgono per Via del Pucino, altri si separano. Siam molto molto sgranati. GS con Dario son poco più avanti e con Sandro li prendiamo chiacchierando, poi si scherza a 4. Raggiungiamo PV e poi l'elastico tra noi e loro si allunga di nuovo, questa volta percepisco che l'andatura di crociera di tutti è oramai presa e consolidata per bene. Ad un certo punto Sandro mi dice se mi va di provare ad andare a prendere PV, che poi altrimenti per lui sarebbe forse più costoso in termini di energia di quanto vorrebbe spendere, se ci lasciamo troppo spazio in mezzo. Accetto ma dicendogli che poi io devo assolutamente prendere un ritmo da lungo lento adeguato a me ed alla distanza che devo percorrere. Abbiamo un accordo e si va. Ad un certo punto dopo aver chiuso metà del gap lui vede che guardo l'orologio e sorrido, mi sorride anche lui e mi chiede a quando andiamo. Glielo dico e gli dico di andare, che sarebbe troppo per me e farei un allenamento sbagliato. Mi dice che gli va benissimo e che ci saremmo rivisti nel bastone di ritorno. Così pian piano vedo la sua figura che si allontana, io inizio a sentire solo il mio respiro ed i miei passi adesso. Vado avanti così per un bel po, finchè comincio a ri-incontrare quelli che tornano e volevano fare solo 15, o 20 .. ecc. Ci si saluta con un sorriso, o un five al volo. Ed il sorriso di un incontro ti resta dentro per un centinaio di metri dopo l'incrocio. Alla fine incontro quelli che correvano 30, e mi sembra di incontrarli troppo presto (infatti hanno accorciato il ritorno per allungare dopo). A quel punto sai che sei di nuovo solo. Mentre corro penso a questo; c'è un momento in ogni lungo, in ogni mezza, in ogni maratona, in cui sai e senti di esser solo. Per me è un momento chiaro, limpido, un istante ben preciso. Ammenochè non si corra davvero assieme ed allo stesso ritmo questo istante che definisce una corsa è una cosa importante. Da quel momento sei solo, e corri solo con te. Alle volte parti da solo ma senti questa cosa solo dopo la seconda ora, altre volte ti scatta quando senti un particolare dolore fisico, ma e' un istante importante.
Proseguo così e mi forzo a non cercare scorciatoie, scusanti, niente. Arriva la salita di Sistiana, arrivo in prossimità di Duino. E' tempo di girare; stappo la bustina di gel e ne prendo una sorsata. E' denso, più tiepido di quanto mi aspettassi, e sento che mi riempie la bocca ed il palato, Lo inghiotto e ne sento ancora il gusto nel palato, lo sciolgo e continuo, da adesso in poi continuerò a prenderne piccoli sorsi mentre corro.
Un altro momento importante per me e' quello in cui giri i tacchi e ritorni, anche quella è una soglia psicologica importante. Comunque andando sulla cronaca, questo lunghissimo è mi ha lasciato abbastanza soddisfatto. Non ho percepito un livello di fatica che mi ha fatto pensare che non sono pronto, ovviamente fatica e la fine delle scorte l'ho sentita, ma .. a livelli accettabili. La distanza totale percorsa è stata 33 km.
venerdì 6 marzo 2009
Si prosegue ...
Si prosegue la lunga ma inesorabile marcia verso Treviso, marcia fatta di corse leggere, medie e lunghe, pesanti, e allegre, bagnate ed asciutte, in solitaria ed in compagnia ...
Dopo Milano, come era e com'è naturale ho corso per un po' in "libertà", senza troppo l'assillo di tempi e tabelle. Poi mi sentivo bene ed un poco alla volta la voglia di rimisurarmi e di sottoporre il mio corpo ad un regime di allenamento più mirato si è fatta via via strada nella mia mente finché .. finché è maturata l'idea di fare Treviso.
L'inizio è stato un po' stentato. Gianni, che mi aveva aiutato lo scorso anno cercando di farmi capire il senso delle varie tipologie di allenamento e dandomi delle tabelle, per suoi grossi problemi familiari non sarebbe più stato in grado di farlo, e così mi son dapprima arrangiato riciclando le sue tabelle per poi affidarmi a Pietro.
Non nego che all'inizio per me non è stato facile abituarmi ad un modo diverso di allenarsi. Sono un neofita e, prima di Gianni, nessuno mi aveva mai dato delle dritte, così ero un po' spaesato all'inizio.
Ho sempre avuto una simpatia a pelle per Pietro, senza saper niente di lui, mi ha sempre dato l'impressione di una persona che ne sa parecchio ma che non te lo fa pesare, una gentilezza scanzonata e talvolta nascosta in battute in triestino.
Mi ci è voluto tempo per sentire sulla mia pelle che oltre a tutto questo c'è quella rigidità e quella disciplina ed autodisciplina che .. tanto ammiro. Così quello che sembrava all'inizio un programma arrivatomi in modi un po' traversi in realtà ha preso forma e vita e gli scambi di idee opinioni, i consigli, e le tirate d'orecchie son finalmente arrivate. Il condimento, il sale ed il pepe di un percorso di allenamenti che altrimenti sarebbe stato arido.
Un percorso di allenamenti, per me che ho sempre avuto fame di umanità e passione in tutte le cose che faccio, non avrebbe senso e sarebbe triste se non fosse fatto anche di questo, di condivisione. Di risate e prese in giro. di piccole magagne, di nuovi amici, di sedute che ti abbattono e sedute che ti divertono.
Ed ora un po' di "dettagli" - dopo il lungo da 32 la settimana successiva è stata quella in cui ho scaricato un attimo .. quindi le sedute importanti della settimana sono state solo
1) un serie di ripetute da 200 metri (non troppo veloci ma con recupero ancora piu' corto) - Bella - non troppo faticosa e soddisfacente.
2) un medio da 12 km. Questa è stata una delle più particolari e spensierate corse del 2009 finora. Percorso nuovo su cui sono stato portato (grazie grazie grazie) e che spero di ripercorrere presto (ma vorrei scriverne in un altro post - che qui sarebbe sacrificato)
3) la domenica un 22 km in costiera.
La nuova settimana è iniziata con una serie di ripetute. Una 15x600 percorsa tuttadunfiatosenzarespirare perché non avevo tempo per fare altrimenti. Sarà perché avevo un po' scaricato settimana scorsa o perché sento la primavera ma comunque mi sentivo parecchio reattivo e alla fine, per tutte e 15 prove sono usciti tempi al di sotto di quelli richiesti senza essere in quel tragico affanno che le ripetute talvolta ti impongono.
Cosa manca per finire la settimana ??
Manca un 14 km di medio che conto di fare oggi
e ... manca l'ULTIMO lunghissimo .. forse alla fin fine la mia campagna per fare adepti ha avuto un esito favorevole e Sandro + qualcun'altro di RW che vuole andare lento .. riesco a trovarli
è un periodo intenso, podisticamente e lavorativamente, e vorrei scriver di piu' - spero di trovare il tempo e l'ispirazione per farlo presto
Dopo Milano, come era e com'è naturale ho corso per un po' in "libertà", senza troppo l'assillo di tempi e tabelle. Poi mi sentivo bene ed un poco alla volta la voglia di rimisurarmi e di sottoporre il mio corpo ad un regime di allenamento più mirato si è fatta via via strada nella mia mente finché .. finché è maturata l'idea di fare Treviso.
L'inizio è stato un po' stentato. Gianni, che mi aveva aiutato lo scorso anno cercando di farmi capire il senso delle varie tipologie di allenamento e dandomi delle tabelle, per suoi grossi problemi familiari non sarebbe più stato in grado di farlo, e così mi son dapprima arrangiato riciclando le sue tabelle per poi affidarmi a Pietro.
Non nego che all'inizio per me non è stato facile abituarmi ad un modo diverso di allenarsi. Sono un neofita e, prima di Gianni, nessuno mi aveva mai dato delle dritte, così ero un po' spaesato all'inizio.
Ho sempre avuto una simpatia a pelle per Pietro, senza saper niente di lui, mi ha sempre dato l'impressione di una persona che ne sa parecchio ma che non te lo fa pesare, una gentilezza scanzonata e talvolta nascosta in battute in triestino.
Mi ci è voluto tempo per sentire sulla mia pelle che oltre a tutto questo c'è quella rigidità e quella disciplina ed autodisciplina che .. tanto ammiro. Così quello che sembrava all'inizio un programma arrivatomi in modi un po' traversi in realtà ha preso forma e vita e gli scambi di idee opinioni, i consigli, e le tirate d'orecchie son finalmente arrivate. Il condimento, il sale ed il pepe di un percorso di allenamenti che altrimenti sarebbe stato arido.
Un percorso di allenamenti, per me che ho sempre avuto fame di umanità e passione in tutte le cose che faccio, non avrebbe senso e sarebbe triste se non fosse fatto anche di questo, di condivisione. Di risate e prese in giro. di piccole magagne, di nuovi amici, di sedute che ti abbattono e sedute che ti divertono.
Ed ora un po' di "dettagli" - dopo il lungo da 32 la settimana successiva è stata quella in cui ho scaricato un attimo .. quindi le sedute importanti della settimana sono state solo
1) un serie di ripetute da 200 metri (non troppo veloci ma con recupero ancora piu' corto) - Bella - non troppo faticosa e soddisfacente.
2) un medio da 12 km. Questa è stata una delle più particolari e spensierate corse del 2009 finora. Percorso nuovo su cui sono stato portato (grazie grazie grazie) e che spero di ripercorrere presto (ma vorrei scriverne in un altro post - che qui sarebbe sacrificato)
3) la domenica un 22 km in costiera.
La nuova settimana è iniziata con una serie di ripetute. Una 15x600 percorsa tuttadunfiatosenzarespirare perché non avevo tempo per fare altrimenti. Sarà perché avevo un po' scaricato settimana scorsa o perché sento la primavera ma comunque mi sentivo parecchio reattivo e alla fine, per tutte e 15 prove sono usciti tempi al di sotto di quelli richiesti senza essere in quel tragico affanno che le ripetute talvolta ti impongono.
Cosa manca per finire la settimana ??
Manca un 14 km di medio che conto di fare oggi
e ... manca l'ULTIMO lunghissimo .. forse alla fin fine la mia campagna per fare adepti ha avuto un esito favorevole e Sandro + qualcun'altro di RW che vuole andare lento .. riesco a trovarli
è un periodo intenso, podisticamente e lavorativamente, e vorrei scriver di piu' - spero di trovare il tempo e l'ispirazione per farlo presto
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